CULTURA

Il cosmo magico di Leonardo

Fino al 24 settembre 2017 nella Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi è possibile ammirare l’Adorazione dei Magi di Leonardo in tutto il suo splendore, grazie al restauro durato cinque anni, compiuto all’Opificio delle Pietre Dure.

Dopo le polemiche e le discussioni che avevano infiammato il pubblico quando, all’inizio del 2000 fu ventilata la possibilità di un suo restauro, deciso da studiosi  dell’arte, nessuno avrebbe mai pensato di trovarsi davanti a qualcosa di ancora più bello della tavola che eravamo abituati a vedere, sia dal vero che rappresentata su libri e documenti.

L’Adorazione dei Magi è un dipinto incompiuto, che Leonardo da Vinci,  partendo nel 1482 da Firenze per Milano, lasciò a diversi livelli di avanzamento come un primo accenno all’azzurro del cielo e figure più costruite e rilevate con colori scuri si affiancano ad aree quasi esclusivamente disegnate. Difficile l’interpretazione di opera di questo livello. Dopo una fase di studio e di ricerca da parte dell’Opificio, con l’evidenziazione delle problematiche come l’alterazione delle vernici non originali e il cedimento delle assi di supporto della struttura, ha iniziato a farsi strada un metodo che ha preso a a consolidarsi  nel corso del restauro che hanno consentito di migliorare la visibilità di questo capolavoro.

Il restauro ha permesso una maggiore leggibilità di tutte le figure ed i dettagli e lo sfondo che si apre su una visione prospettica ed atmosferica tipica di Leonardo.

Dice Marco Ciatti, Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure: “Questo aspetto  consente adesso di penetrare più a fondo nel processo creativo del pittore e, grazie al livello di conoscenza reso oggi possibile dalle indagini diagnostiche, di cercare di comprendere la genesi artistica di questo straordinario capolavoro. Impiego volutamente questo termine, “capolavoro”, verso il quale nutro normalmente una certa diffidenza, poiché troppe volte abusato a puro scopo pubblicitario, in quanto alla data della sua realizzazione l’Adorazione dei Magi costituiva una novità sconvolgente per il mondo artistico fiorentino e, a ben guardare, racchiudeva in sé alcune idee pittoriche che l’artista avrebbe sviluppato nelle sue opere successive, dagli studi per la Battaglia di Anghiari, al San Girolamo della Pinacoteca Vaticana, sino alla Vergine delle Rocce, nelle sue due versioni”.

Cecilia Chiavistelli

Alessandro Lazzeri

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