CULTURA

Cambia Uomo Cambia

Il 12 febbraio la rassegna cinematografica. Il cinema per il contrasto alla violenza maschile sulle donne

Una proposta dal Comitato Civico “Impariamo a dire Noi” in collaborazione con il cinema La Compagnia. Per costruire un dialogo fra uomini e fra uomini e donne, scardinare la cultura patriarcale che ancora permea le società, alla base del fenomeno della violenza sulle donne,coninuare a porre al centro dei media, del dibattito pubblico e delle iniziative culturali il problema della violenza maschile contro le donne, è oggi più che mai importante, visti i dati allarmanti sugli abusi, violenza e femminicidi, perpetrati ogni anno in Italia e nel mondo.
Il cinema – al pari di altri media di larga diffusione – può dare un importante contributo in termini di approfondimento, discussione, confronto, presa di coscienza. E’ proprio su questo tema che si incentra la rassegna cinematografica Cambia Uomo Cambia, che si tiene al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r, Firenze), dal 12 febbraio al 26 giugno. In programma cinque titoli, proposti al pubblico dal Comitato civico “Impariamo a dire Noi – Circolo Arci 25 Aprile contro la violenza maschile sulle donne” in collaborazione con il cinema La Compagnia. La rassegna, realizzata con il contributo di Fondazione CR Firenze, ha il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze e si tiene in collaborazione con la “Casa delle Donne”, Humanitas Firenze – Sportello Vanessa, UISP Comitato di Firenze, Centro Sociale Evangelico e Unicoop Firenze.
L’iniziativa, che si rivolge principalmente agli uomini, propone una riflessione sulla cultura patriarcale all’interno della quale la violenza nasce e prospera e, al tempo stesso, vuole individuare possibili vie d’uscita, grazie ad un lavoro di analisi e proprie emozioni, per la paura di apparire deboli”.
Alla rassegna si parlerà delle relazioni tossiche all’interno della famiglia, con due titoli italiani che affrontano, da diverse angolazioni, il tema della violenza alla quale assistono i figli, con Familia e Io e il Secco. Ma l’intenzione non è solo quella di denunciare il lato oscuro del maschilismo tossico. Fra i film di questo ciclo, alcune storie raccontano anche di una possibile evoluzione maschile, legata al diventare padri, alla scoperta delle fragilità vissute dagli uomini (Un sapore di ruggine e ossa); altri titoli giocano con la complessità dei rapporti con donne “nuove”, eroine fantastiche di una utopica società femminista, come in Povere Creature. E vedremo anche storie lievi d’amore, del tutto prive dell’ansia del possesso degli uomini sulle donne, come in Past Lives. Alla fine di ogni proiezione seguirà una discussione aperta al pubblico, come nei tradizionali cineforum.

Programma “Cambia Uomo Cambia” 2025 12 FEBBRAIO, ORE 20.30
Familia, Regia di Francesco Costabile del (2024 ), Introducono la riflessione Chiara Brilli e Stefano Ciccone.
Storia vera di una famiglia dominata da un padre violento.

12 MARZO, Ore 20.30, Un sapore di ruggine e ossa, di Jacques Audiard. (2012) Intoducono la riflessione Isabella Mancini, Vittorio Iervese e Pippo Russo.
Ali si ritrova improvvisamente sulle spalle un figlio di cinque anni che conosce appena. Senza un tetto né un soldo, i due sono accolti dalla sorella di Alì. Tova alcuni lavori regolari ma i soldi li fa con gli incontri clandestini di lotta selvaggia, senza regole -Conosce Stéphanie, animatrice di uno spettacolo di orche marine. Purtroppo con un incidente la rende disabile e di molto aiuto. Ma il lato umano di Ali verrà allo scoperto solo nel rapporto con il figlio e con la propria fragilità.

9 APRILE, ORE 20.30, Povere creature, Regia di Yorgos Lanthimos (2024). Con Bella Baxter è la creazione fantastica di uno scienziato-padre (a sua volta figlio di un padre scienziato, immune da ogni sentimento) e deve costruire la sua vita da zero. Si muove all’inizio come una bambola meccanica ed è come se vedesse e conoscesse tutto per la prima volta. Sperimenta il mondo, le città, la sua sessualità, le forme a lei sconosciute della prostituzione. Vede anche l’ingiustizia, la crudeltà sociale, l’umiliazione dei sottoposti. Capisce, fa capire e vince su una società che la voleva bambola manovrabile.

14 MAGGIO,ORE 20.30, Past lives, Regia di Celine Song.(2024)
Una ragazzina e un suo coetaneo sono compagni di scuola in Corea. può volersi bene Ma lei cambia nome ed emigra con la famiglia in Occidente, per diventare scrittrice a New York. Dopo molto tempo i due si ritrovano via social, si raccontano. Si perdono di nuovo ma poi, dopo altri anni, si incontrano. Lei adesso è sposata con uno scrittore, che sa e in un certo senso partecipa. Osserva dai margini – e accoglie – quella storia. Una storia d’amore senza possesso, di lontananza e di radici. L’amore vissuto non è mai sprecato, rimane dentro, in una memoria presente, forse per tutta la vita.

26 GIUGNO. Io e il Secco, Regia di Gianluca Santoni (2024).
Denni ha dieci anni e quando è arrabbiato immagina di avere super-poteri, di riuscire in imprese impossibili come sbarazzarsi del padre violento e scappare con la mamma altrove, lontano. Ha bisogno di aiuto e conosce, per caso, il “Secco” che la cuginetta ha dipinto come un superkiller. In realtà è un giovane un po’ strampalato, che vive ai margini della legalità e sta per diventare padre (anche se non si sente capace di esserlo). Anche al Secco, come Denni, forse manca un modello paterno decente. In un racconto ad altezza bambino, si oscilla tra super-poteri e una realtà di violenza da cui è difficile uscire. Per i senza-potere.

Viviana Del Bianco

Alessandro Lazzeri

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