CULTURA

Un ricordo di Pasquale Squitieri

squitieriSe ne è andato in punta di piedi Pasquale Squitieri, ottimo regista, bella persona ma ruvido e scontroso , verso coloro che volevano “ingabbiarlo” mettergli addosso un’ etichetta.
Dolce ironico colto e arguto con chi ha avuto il piacere di conoscerlo e parlarci con i giusti tempi,
come è capitato a me molti anni fa a Firenze. Lo conobbi alla presentazione del film Pulp Fiction (1994) lui era in cerca di girare il suo nuovo film , io autore di belle speranze in cerca di esordire nel lungometraggio.
Una ventina di film realizzati , tutti belli tosti , non i “camera e tinello “che lui spesso e a ragione prendeva in giro nelle sue rare interviste , forte dell’insegnamento di Vittorio De Sica (“Pasqualino, ricordati che esistono due tipi di registi: quelli che copiano bene e quelli che copiano male”.) e che lo aiutò all’inizio della sua carriera finanziando il primo film.. Squitieri ripeteva che” certo Nel prefetto di ferro ho copiato alcune inquadrature di Pietro Germi, oggi chi vuoi copiare Papaleo?”
Un cane sciolto , solo e contro tutti , quando osò mettersi insieme a Claudia Cardinale, e tutto o quasi li mondo del cinema e del potere lo isolò , e anche dopo nel tenerlo o tenersi a distanza , criticandolo ferocemente per certi film non certo convenzionali ( vedi Claretta 1984 ) o nell’incontrare difficoltà per poter girare i suoi film. Nel toglierli negli ultimi anni anche il vitalizio come ex senatore ( per una condanna definitiva ai tempi in cui lavorava al banco di Napoli “Per un assegno di 25.000 lire. Lo feci incassare a un cliente nel ‘65, era scoperto e 15 anni più tardi venni processato e arrestato per peculato”. o come nel non trovare un distributore per il su ultimo lavoro L’altro Adamo( 2014). Non era comunista ma neanche fascista,solo un artista, un autore , di film corali forti intensi non sempre riusciti ma sempre veri, impreziositi da belle prove di attori come Claudia Cardinale, Giuliano Gemma, Stefano Satta Flores , Franco Nero , Fabio Testi, Charles Vanel , Joe D’Alessandro, Max von Sydow, Tony Musante, Raymond Pellegrin, Francisco Rabal.
Un “cinematografaro” vero insomma .

Stefano Lazzeri

Alessandro Lazzeri

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