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Trasparenza per Empoli Referendum Multiutility

Referendum Multiutility: nasce il Comitato per il Sì
Il Comitato Trasparenza per Empoli denuncia l’ennesimo schiaffo alla democrazia: il referendum comunale non è stato accorpato ai referendum nazionali di giugno, sprecando soldi pubblici e frenando la partecipazione.
🔹 Oltre 4000 cittadini hanno chiesto il referendum, ma l’amministrazione comunale tace, ignorando i principi della Costituzione (art.1 e art.75) che tutelano sovranità popolare e diritto al referendum.
👉 Il silenzio istituzionale è inaccettabile: Empoli merita rispetto!

📅 Accorpamento alle Regionali: una scelta possibile!
Chiediamo che il referendum sia accorpato alle elezioni regionali del 2025.
Lo Statuto comunale e la legge nazionale lo consentono: servono solo volontà politica e adeguamento del regolamento.
💬 Niente scuse: accorpare è possibile e doveroso!

⚠️ Sindaci incoerenti: a parole “no Borsa”, nei fatti avanti tutta
I sindaci (Empoli compreso) hanno approvato:
“proseguire l’attività di rafforzamento e sviluppo della multiutility, nel solco del percorso autorizzato in Statuto e dai Consigli Comunali della maggioranza dei soci”,
e
“esplicitare le diverse opzioni di finanziamento alternative alla Borsa”,
ma senza alcun vero stop alla quotazione.
🔴 Si continua sulla strada della Borsa, a danno dei cittadini.

🚰 Servizi pubblici: solo la gestione in house ci tutela
Chiediamo la gestione pubblica diretta dei servizi essenziali (acqua, rifiuti, energia):
✅ Controllo dei cittadini;
✅ Nessuna gara d’appalto;
✅ Utili reinvestiti;
✅ Tariffe più eque.
🔵 I beni comuni non sono una merce!
Giù le mani dall’acqua, dall’ambiente, dall’energia!

✊ Nasce ufficialmente il Comitato per il Sì!
Il Comitato per il Sì è una rete aperta di cittadini, associazioni e movimenti uniti per difendere i beni comuni.
Parte una grande mobilitazione: informazione, assemblee, banchetti in tutta Empoli!

📣 Appello finale
Empoli, questa è la tua occasione!
Difendere acqua, ambiente, energia è difendere la libertà e la dignità di tutti noi.
👉 Sostieni il Comitato per il Sì.
👉 Partecipa.
👉 E al referendum, VOTA SÌ!
🔵 Giù le mani da Empoli, giù le mani dai beni comuni! Di nuovo padroni a casa nostra!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Referendum Multiutility: nasce il Comitato per il Sì

Il Comitato per referendum comunale Trasperenza per Empoli (contro l’affidamento delle quote di gestione dei servizi pubblici ad Alia Multiutility) lancia un messaggio chiaro. Di seguito i punti salienti della nostra denuncia, con un appello finale alla cittadinanza.

Referendum rinviato: democrazia e denaro pubblico sacrificati

Il Comune di Empoli non ha convocato il referendum nella prima finestra utile. L’occasione di accorparlo ai referendum nazionali dell’8-9 giugno 2025 è stata colpevolmente persa. Questo mancato accorpamento rappresenta un doppio danno: economico, perché costringerà a spendere risorse aggiuntive per organizzare un altro voto separato, e democratico perché impedisce di sfruttare un’affluenza potenzialmente maggiore con le urne già aperte a livello nazionale.
In poche parole: un’occasione di risparmio e partecipazione gettata al vento.
La democrazia non può aspettare! Vogliamo votare subito, senza ulteriori ritardi pilotati.

Richiesta ignorata: il silenzio del Comune è un affronto costituzionale

Denunciamo la grave mancanza di risposta da parte dell’amministrazione comunale di Empoli di fronte a una richiesta legittima e popolare. Migliaia di cittadini hanno sottoscritto la petizione referendaria (ricordiamo: 4143 firme raccolte) per chiedere il voto sul futuro dei servizi pubblici locali. Eppure il Comune resta in silenzio, ignorando la voce della cittadinanza. Questo atteggiamento calpesta i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana, che all’art.1 afferma che “la sovranità appartiene al popolo” e all’art. 75 afferma il diritto al Referendum. Le istituzioni hanno il dovere democratico di dare seguito alle istanze dei cittadini. Non fornire nemmeno una risposta chiara alle richieste formali di referendum è inaccettabile: significa tradire la fiducia dei cittadini e mancare ai principi di partecipazione democratica su cui si fonda la nostra Repubblica. Le istituzioni hanno il dovere democratico di dare seguito alle istanze dei cittadini.
Il silenzio non è una risposta, Empoli merita rispetto!

Accorpare alle Regionali: più partecipazione, meno sprechi – si cambi il regolamento

Chiediamo con forza che il referendum comunale venga accorpato alle prossime elezioni regionali del 2025. Questa soluzione permetterebbe di risparmiare denaro pubblico (evitando di allestire seggi e personale per un’altra data ad hoc) e al contempo favorirebbe la partecipazione popolare, sfruttando l’afflusso già previsto per le Regionali. Nulla lo vieta: il nuovo Statuto comunale di Empoli prevede la tutela dell’economicità e della partecipazione, e solo le elezioni comunali e provinciali impediscono lo svolgimento di referendum nello stesso anno. Dunque non esiste alcun ostacolo normativo insormontabile ad un election day condiviso con le Regionali. Invitiamo il Comune ad adeguare subito il proprio regolamento sul referendum, allineandolo allo Statuto aggiornato, alla legge nazionale e alla logica del buon senso istituzionale. Accorpare il voto locale alle Regionali significa tutela del portafoglio pubblico e rispetto dei cittadini. Ogni altra scelta sarebbe uno spreco ingiustificato e un ostacolo alla partecipazione. Niente scuse: accorpare è possibile e doveroso!

Sindaci incoerenti: a parole “no Borsa”, nei fatti avanti tutta verso la quotazione

Critichiamo apertamente le recenti decisioni dei sindaci coinvolti nella Multiutility (incluso quello di Empoli).
Nell’ultima assemblea dei soci, i sindaci hanno approvato ufficialmente l’indirizzo di:

> “proseguire l’attività di rafforzamento e sviluppo della multiutility, nel solco del percorso autorizzato in Statuto e dai Consigli Comunali della maggioranza dei soci”.

Questa scelta conferma che il percorso verso la quotazione in Borsa resta attivo e pienamente supportato dagli attuali amministratori, nonostante le dichiarazioni elettorali ambigue.
Inoltre, è stato deliberato di:

> “esplicitare le diverse opzioni di finanziamento alternative alla Borsa”,

ma senza alcuna richiesta vincolante di abbandonare la strada della quotazione.
In sostanza, nessun vero stop alla privatizzazione dei servizi pubblici:
solo parole che mascherano la realtà di una scelta già compiuta.
Il percorso verso la Borsa prosegue: l’azienda viene preparata, resa appetibile per il mercato e pronta ad essere quotata non appena i tempi saranno politicamente più favorevoli.
Basta ambiguità! O si sta dalla parte dei beni comuni o si sta dalla parte della privatizzazione!

Gestione in house: controllo pubblico, niente gare d’appalto e bollette più leggere

Ribadiamo con forza la necessità della gestione in house dei servizi pubblici essenziali (acqua, rifiuti, energia).
Una gestione realmente pubblica significa:

Controllo diretto dei cittadini e dei Comuni.

Nessun obbligo di gare d’appalto con il rischio di perdere la gestione.

Nessun obiettivo di lucro, ma reinvestimento degli utili nel servizio.

Tariffe più eque e servizi migliori.

Mantenere la gestione all’interno del pubblico significa garantire controllo diretto da parte dei cittadini e dei loro rappresentanti, senza l’ingresso di grandi o piccoli azionisti privati interessati solo al profitto.
Significa anche evitare le gare d’appalto esterne: con la gestione in house, il Comune può affidare direttamente il servizio alla propria azienda pubblica, senza doverlo mettere sul mercato al migliore offerente. Questo evita il rischio di vedere i nostri servizi finire in mano a multinazionali o soggetti lontani dal territorio. Inoltre, la gestione pubblica permette di contenere i costi in bolletta: se l’obiettivo non è distribuire dividendi agli azionisti, eventuali utili possono essere reinvestiti per migliorare il servizio o calmierare le tariffe.
Lo abbiamo già visto in passato: quando i servizi sono stati trattati come beni comuni e non come fonte di profitto, i cittadini ne hanno beneficiato con prezzi più equi e maggiore qualità. I servizi pubblici sono di tutti e devono restare sotto controllo pubblico.
Non permetteremo che acqua, rifiuti ed energia diventino l’ennesimo affare per pochi a scapito di tutti. Giù le mani dai beni comuni! Gestione in house vuol dire trasparenza, efficienza e tariffe giuste per la comunità.
Empoli ha bisogno di una gestione pubblica forte, trasparente e solidale.

Nasce ufficialmente il Comitato per il Sì: cittadini uniti per i beni comuni

Annunciamo con entusiasmo la formazione ufficiale del Comitato per il Sì al referendum. Questo comitato riunisce cittadini, associazioni, movimenti e chiunque si senta accomunato all’unico obiettivo: difendere la gestione pubblica dei servizi essenziali di Empoli, affermando un chiaro Sì all’abrogazione della delibera che ha aperto la strada alla Multiutility toscana e alla sua quotazione. Il Comitato per il Sì nasce per dare voce a tutti coloro che credono in un futuro in cui i beni comuni rimangano sotto il controllo democratico della comunità locale. Siamo donne e uomini di Empoli che hanno a cuore il bene collettivo: dall’acqua che esce dai rubinetti, alla gestione dei rifiuti nel rispetto dell’ambiente fino alla luce che illumina le nostre case. Vogliamo che queste decisioni restino in mano pubblica e che la cittadinanza sia protagonista delle scelte, non spettatrice passiva di operazioni decise dall’alto. Il Comitato per il Sì è aperto alla partecipazione di tutti: più saremo, più la voce dei cittadini e delle aziende sarà forte e chiara. Uniti per i nostri servizi, uniti per Empoli! Iniziamo oggi una mobilitazione capillare: informazione, dibattiti, banchetti nelle piazze e nei quartieri, per spiegare le nostre ragioni e coinvolgere quante più persone possibile nella battaglia per i beni comuni.

Appello finale ai cittadini: Empoli, difendi la tua democrazia!

Facciamo appello a tutta la cittadinanza empolese: questo referendum è la nostra occasione per far sentire la voce del popolo e compiere un passo importante per riprenderci il controllo sui servizi pubblici. Quando saremo chiamati alle urne, diciamo Sì a un’Empoli più trasparente, democratica e attenta al bene comune che segni una svolta importante nella gestione dei servizi essenziali. Prepariamoci sin da ora, informiamoci e coinvolgiamo amici e familiari. Il futuro dell’acqua, dell’ambiente e dell’energia nei nostri territori dipende da noi. Non lasciamo che altri decidano al nostro posto in stanze chiuse: partecipiamo e difendiamo il nostro diritto di scegliere!
Empoli, è il momento di alzare la testa. Difendiamo insieme la democrazia e i beni comuni. Vota Sì al referendum! Uniti si vince: la scelta è nelle nostre mani.

Empoli, questa è la tua occasione!
Difendere l’acqua, l’ambiente, l’energia è difendere la tua libertà e la tua dignità di cittadino.
Non restare a guardare.
Sostieni il Comitato per il Sì.
Partecipa e al referendum, vota SÌ!
Giù le mani da Empoli, giù le mani dai beni comuni! Di nuovo padroni a casa nostra!

Redazione

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