CULTURAEVENTI

Museo BeGo Castelfiorentino. Progetto affresco Josep Minguell.

“BeCOME-Affrescare il tabernacolo. Benozzo Gozzoli 1491-Josep Minguell 2025”.

L’arte di Benozzo Gozzoli rivive in un suggestivo progetto dell’artista catalano

Josep Minguell che al Museo BeGo lavorerà ad un ciclo di affreschi.

 

 

Fa parte di un interessante programma complessivo chiamato BeGO BACK, il progetto “BeCOME – Affrescare il tabernacolo. Benozzo Gozzoli 1491 – Josep Minguell 2025”, che animerà il Museo BeGo nelle prossime settimane.

 

A più di 500 anni da quando Benozzo Gozzoli dipinse gli affreschi del Tabernacolo della Visitazione, attualmente conservati nel Museo BeGO a Castelfiorentino, gestito dalla Fondazione Teatro del Popolo, si rinnova con questo progetto il legame del grande artista con il suo territorio attraverso la creazione di un percorso affidato a un moderno maestro come il catalano Josep Minguell, specialista nell’affrescare grandi spazi architettonici e capace di eseguire fantastici cicli pittorici in molte parti del mondo.

 

Ha infatti realizzato affreschi negli Stati Uniti, in Giappone, in Italia, mentre in Catalogna le sue opere si trovano in chiese, università e molti palazzi, ma la sua opera più grandiosa e preziosa l’ha realizzata nel piccolo centro di Tàrrega, capoluogo della regione di Urgell e suo luogo natale, nella Chiesa di Santa Maria dell’Alba.

Questa sua opera è un affresco di ben 1.014 metri quadrati che decora la bella chiesa barocca e che i molti addetti ai lavori hanno definito come una sorta di Cappella Sistina contemporanea, perché contemplandola ritornano alla mente gli affreschi di Michelangelo.

 

Il senso del progetto nelle parole della presidente della Fondazione Teatro del Popolo, Maria Cristina Giglioli.

“Con il progetto dell’artista catalano Josep Minguell, lo spazio espositivo del Museo BeGo si propone di travalicare i confini fisici definiti dalle pareti per andare a ricongiungersi con il suo luogo di origine, tornando a respirarne le memorie stratificate e plurali, capaci di essere frammenti della nostra identità culturale, aprendosi in modo più deciso al territorio che lo ospita e non solo. Filo conduttore di questa azione sarà la tecnica dell’affresco, tanto amata da Benozzo quanto da Josep, che inserita in un percorso di fruizione circolare avrà la capacità di rendere un’immagine comprensibile e approfondita della storia di Castelfiorentino”.

Il Museo BeGo è stato inaugurato nel 2009 per custodire e conservare gli affreschi originali di due tabernacoli viari dipinti da Benozzo Gozzoli sul finire del Quattrocento nella campagna circostante Castelfiorentino.

In ordine temporale, il primo ad essere commissionato fu il Tabernacolo della Madonna della Tosse del 1484, eretto proprio ai piedi della collina su cui sorge Castelnuovo D’Elsa. Qualche anno dopo, nel 1491, Benozzo torna a Castelfiorentino e realizza con l’aiuto della sua bottega il Tabernacolo della Visitazione, situato poco fuori le cinta murarie del paese.

Con l’allestimento del museo sono state restituite le opere alla comunità, predisponendo delle strutture dalle misure identiche a quelle dei tabernacoli originali, su cui gli affreschi sono stati ricollocati.

 

L’arrivo di Josep Minguell a Castelfiorentino sarà un’imperdibile occasione per riannodare il filo con questo grande artista fiorentino, realizzando un progetto tecnico che i visitatori potranno seguire praticamente in presa diretta.

 

La soddisfazione dell’assessore alla cultura del comune di Castelfiorentino, Franco Spina.

“Sono molto felice di dare avvio, insieme con il Museo BeGo, al primo appuntamento di BeGoBACK, un percorso artistico che vedrà protagonista Benozzo Gozzoli con una serie di residenze artistiche e mostre temporanee nei luoghi d’elezione dell’artista fiorentino, in particolare la Cappella della Visitazione di via Gozzoli a Castelfiorentino. Il focus di questo primo capitolo, “BeCome”, che ospiterà l’artista catalano di fama internazionale Josep Minguell, sarà proprio la tecnica dell’affresco con un processo performativo aperto al pubblico, finalizzato all’approfondimento delle fasi di realizzazione di questa tecnica millenaria e alla creazione di un’opera in dialogo con il ciclo mariano del tabernacolo originale. Lo scopo dell’intero progetto è pensare al Museo come uno spazio di progettazione attiva che porti alla valorizzazione del patrimonio e del territorio e a una rete culturale di artisti e studenti, attraverso interventi temporanei che reinterpretino in chiave nuova e con un processo vivo, il maestro del ‘400 e la sua eredità a Castello e nella Valdelsa. Per la creazione di un filo rosso che unisca Museo, Cappella e Monastero della Marca, le due sponde dell’Elsa, Castelfiorentino con Tàrrega, città d’origine di Minguell per creare futuro guardando al passato”.

 

L’artista catalano sarà a Castelfiorentino a fine maggio quando inizierà a lavorare alla realizzazione dell’affresco.

 

Ufficio stampa Fondazione Teatro del Popolo di Castelfiorentino

tel.338.7078834 -ufficiostampateatrodelpopolo@gmail.com

Redazione

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio