Primo evento internazionale del Dipartimento Servizi Sociali. La supervisione professionale garanzia anche contro il burnout
Primo evento internazionale del Dipartimento dei Servizi Sociali della Asl. Le esperienze dei professionisti italiani e europei sulla qualità del lavoro di servizio sociale. Una occasione straordinaria di confronto secondo la direttrice Rossella Boldrini
Firenze – Sulla qualità del lavoro di servizio sociale si sono dati appuntamento a Firenze professionisti italiani e europei, in un Seminario che ha portato la collaborazione sul tema a livelli istituzionali differenti, in quello che è stato il primo evento di respiro internazionale del Dipartimento dei Servizi Sociali della Asl Toscana centro a cura dell’Ufficio Promozione Relazioni Internazionali. Esprime soddisfazione all’indomani della sua conclusione, la Direttrice del Dipartimento dei Servizi sociali, Rossella Boldrini che ieri, insieme a Regione Toscana, Ordine Regionale degli Assistenti Sociali, ANCI, le Università Toscane e molti professionisti, era all’Auditorium di Santa Apollonia a Firenze dove si è svolto il Seminario.
“Uno sguardo internazionale sulla qualità di lavoro del servizio sociale” patrocinato dal Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali, è stato organizzato dalla Asl Toscana centro in collaborazione con la Regione Toscana presente con l’assessore alle politiche sociali, edilizia residenziale pubblica e cooperazione internazionale, Serena Spinelli.
Lo scopo è quello di coniugare sguardi e riflessioni regionali, nazionali e internazionali sulla supervisione professionale che è diventata finalmente un livello essenziale di prestazione sociale (L.E.P.S.), promuovendo la conoscenza di esperienze di supervisione in ambito internazionale e stimolando l’adesione di tutti professionisti.
E’ attraverso il Piano Nazionale degli interventi e servizi sociali che la supervisione professionale è divenuta una garanzia per prevenire il ”burnout” dei professionisti, oltre che per assicurare servizi di qualità alle persone che si rivolgono ai servizi sociali.
In quanto livello essenziale, la supervisione professionale è un obbligo per l’ente datore di lavoro e un diritto-dovere per il professionista e in questa relazione e nella complessità del sistema regionale, sta anche la complessità della riuscita e della tenuta dei progetti di supervisione professionale. Tali percorsi sono competenza degli ambiti territoriali, le zone distretto e Società della Salute, che dovranno rispondere al LEPS attraverso progettazione, programmazione ma anche monitoraggio e valutazione. La Direzione dei Servizi Sociali ha sempre lavorato in sinergia e in integrazione con le Società della Salute del territorio ed ha previsto la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro tra dipartimento, le 8 Società della Salute e il Consiglio Regionale Ordine Assistenti Sociali (CROAS Toscana).
Nel corso del Seminario, molto interessanti fra le altre, sono state le esperienze di avanguardia europee portate in ambito di servizi sociali dai professori universitari, per la Spagna Miren Arino Altuna e per la Svezia Staffan Hojer. La supervisione in Italia è stata raccontata da Annamaria Campanini e Maria Teresa Zini. Hanno concluso gli interventi della mattina Sara Barsanti, tecnologo di ricerca sociale alla Scuola Sant’Anna di Pisa e Sara Bensi, assistente sociale della Asl Toscana Centro che hanno presentato la ricerca sul “moral distress” condotta dal Dipartimento dei servizi sociali della Ausl Toscana centro e condotta in collaborazione con il laboratorio Mes della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa come strumento di valutazione del servizio sociale e dell’impatto dei percorsi di supervisione.
Il pomeriggio si è aperto con una tavola rotonda sulla supervisione come elemento di integrazione socio sanitaria coordinata da Alessandro Salvi, dirigente Settore Welfare e Innovazione Sociale della Regione Toscana. Sono intervenuti docenti delle Università di Pisa (Antonio Aiello), Firenze (Marco Bontempi), la direttrice dei Servizi Sociali dell’Azienda sanitaria nord ovest (Laura Guerrini), la presidente Croas Toscana (Rosa Barone) e un rappresentante per Federsanità ANCI Toscana (Michelangelo Caiolfa). Le conclusioni dopo la discussione fra i partecipanti, sono state affidate al direttore dei Servizi Sociali Asl, Rossella Boldrini.
Ufficio Stampa AUSL TOSCANA CENTRO
Tel. 055 6938215
cell.: 3346851158
Piazza S. Maria Nuova 1, Firenze
paola.baroni@uslcentro.toscana.it