PISTOIA | 22 feb ore 20.30 PICELLO BROS “Specchi deformanti” | Stagione Cameristica | Teatri di Pistoia – Fondazione Caript

“Specchi deformanti”
picello bros
FRANCESCO PEPICELLI violoncello
ANGELO PEPICELLI pianoforte
Ludwig van Beethoven
Romanza per violino e orchestra in fa maggiore n. 2 op. 50
(vers. per violoncello e pianoforte di F. Grützmacher)
Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op. 5 n. 2
Alfred Schnittke
Sonata per violoncello e pianoforte n. 2 (1993/94)
Roberto Molinelli
Presenze riflesse (2024), omaggio ad A. Schnittke
dedicato ai PiCello Bros
“PiCello Bros” è il nome che i fratelli Francesco (violoncello) e Angelo Pepicelli (pianoforte) hanno dato al loro cinquantennale sodalizio artistico. Dell’‘essere due’’, i PiCello Bros hanno fatto la loro cifra e la loro forza: “l’unione di due anime che si specchiano l’una nell’altra”. “Specchi deformanti” è il titolo del loro concerto, che la la 63ª Stagione Pistoiese di Musica da Camera, curata da Daniele Giorgi e promossa da Fondazione Teatri di Pistoia col sostegno di Fondazione Caript, propone al pubblico sabato 22 febbraio (ore 20.30) al Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi.
Un confronto tra Beethoven e Schnittke, con l’ascolto, nella seconda parte, di una recente composizione di Molinelli ispirata a Schnittke e dedicata proprio ai PiCello Bros.
Il programma si apre con la meravigliosa cantabilità della Romanza in fa maggiore di Beethoven per violino e orchestra, nella niente affatto banale trascrizione ottocentesca di Grützmacher, che trova alla fine del concerto il suo alter ego contemporaneo nella composizione di Molinelli Presenze riflesse.
Al centro del programma si specchiano la Sonata n. 2 di Beethoven per violoncello e pianoforte, intensa e per molti versi rivoluzionaria, scritta nel 1796, e la Sonata n. 2 di Alfred Schnittke, scritta nel 1993-4, anch’essa rivoluzionaria, caratterizzata da un significativo polistilismo: cromatismo, rimembranze settecentesche, l’ombra di Šostakovič, ma anche di Bach, una profondità che parte dalla materia e vola in alto attraverso lo spirito. Infine, Presenze riflesse è un «omaggio al brio creativo dell’eclettico e raffinato compositore di musica contemporanea Alfred Schnittke» commenta il compositore Roberto Molinelli, «attraverso un viaggio suggestivo ed emozionante di suoni che raccontano storie e immagini, ricreando una sorta di colonna sonora a lui ispirata, dove il genere cinematografico fu una delle chiavi di svolta che gli consentì di avvicinarsi a ciò che definì “Lo scopo della mia vita è unificare musica colta e leggera, anche se per farlo dovessi rompermi l’osso del collo”. La sua grande attenzione verso la musica applicata gli fece adottare nella sua carriera, dopo il serialismo a lui ispirato da Luigi Nono e l’immancabile onnipresente influenza šostakovičiana, anche una cifra polistilistica spesso molto vicina ai grandi compositori per film come il nostro Nino Rota».
BIO ||
FRANCESCO PEPICELLI violoncello |
“Il cesello di Francesco Pepicelli“. È questa l’originale metafora utilizzata da un giornalista-recensore per definire la sua esecuzione del Concerto di Haydn al Teatro Grande di Brescia, salutata dai 1000 presenti con lunghi e calorosi applausi. E degne di nota sono altresì le sue esecuzioni in Sala Verdi a Milano del Concerto di Schumann con la direzione di Daniele Gatti e del Concerto di Saint-Saëns con Stefan Anton Reck sul podio. Da ricordare anche il momento toccante della commemorazione delle vittime del 2 agosto a Bologna nel 2007, in cui suonò come solista in diretta televisiva RAI due pezzi in prima esecuzione assoluta con l’Orchestra del Comunale di Bologna e la Filarmonica Toscanini, unite per l’occasione davanti ad una platea di oltre 2000 persone. Ma l’amore di sempre resta quello per la musica da camera: un’esperienza quarantennale con il Duo Pepicelli (ora PiCello Bros) insieme al fratello pianista Angelo, e quella quasi ventennale con il Trio Metamorphosi, con lo stesso pianista e il violinista Mauro Loguercio. Quasi 1000 esibizioni in tutto il mondo, dalla Carnegie Hall di New York alla Suntory Hall di Tokyo. Dagli anni ’90 fino ad ora ha inciso una ventina di CD per diverse case discografiche, tra cui i 7 per DECCA, altri per Naxos, Camerata Tokyo ed alcuni per la rivista Amadeus. Tra gli ultimi esaltanti progetti, quelli del PiCello Bros e dell’Ensemble Metamorphosi, oltre allo spettacolo Beethoven in Vermont, in cui si cimenta come “MusicistAttore” in un vero e proprio “musical di musica classica” (così definito dalla critica). Anche l’attività didattica riveste una grossa importanza nella sua vita musicale: dalle centinaia di allievi formati al Conservatorio di Perugia in 30 anni alle molte masterclass tenute in Europa e in Giappone. Dal novembre 2023 è docente di musica da camera presso il Conservatorio Briccialdi di Terni. Giovani violoncellisti e formazioni cameristiche, grazie al percorso con lui intrapreso, si sono affermati in competizioni internazionali e concorsi d’orchestra, sia in Europa che in Sudamerica. Momenti importanti di crescita e maturazione all’inizio della carriera sono stati quando, da giovanissimo, ha avuto l’opportunità di incontrare e lavorare con famosi artisti tra cui violoncellisti quali Paul Tortelier, David Geringas, Antonio Janigro, Rocco Filippini, Mario Brunello, Amedeo Baldovino, Radu Aldulescu, Siegfried Palm e pianisti quali Dario De Rosa, Bruno Canino e Maureen Jones. Da ricordare, sempre in quel periodo giovanile, nella primavera del 1989, la memorabile tournée come primo violoncello solista della Gustav Mahler Jugendorchester sotto la guida di Claudio Abbado, in cui suonò dal Musikverein di Vienna in diretta radiofonica per 19 radio di tutto il mondo.
ANGELO PEPICELLI pianoforte |
“Cari fratelli Pepicelli, siete proprio bravi. Inoltre siete affiatati in modo vero, non uno più uno ma DUE”. Con queste parole il compositore Goffredo Petrassi evidenziava una delle doti peculiari di Angelo: la capacità di formare un unicum con i suoi partner musicali. Camerista nato, formatosi innanzitutto nella propria famiglia vivendo la crescita musicale dei quattro fratelli minori, ha poi stretto un sodalizio profondo con il violoncellista, Francesco, con il quale ha fondato il Duo Pepicelli, che ha conseguito premi internazionali di prima classe (su tutti, il “Vittorio Gui” di Firenze) e suonato in numerose delle più importanti sale del mondo (fra le altre Carnegie Hall di New York, Suntory Hall a Tokyo e Salle Gaveau a Parigi). Nel 2005 ha fondato con il violinista Mauro Loguercio e con suo fratello Francesco il Trio Modigliani, altro ensemble poi affermatosi sulla scena internazionale, diventato poi nel 2015 Trio Metamorphosi, a testimoniare il cambiamento radicale che si era generato. Strepitosi i recenti successi di questo ensemble, allargato ad Andrea Oliva (flauto), Alessandro Carbonare (clarinetto) e Fabrice Pierre (arpa), e dello spettacolo innovativo Beethoven in Vermont di Maria Letizia Compatangelo, in cui ha esordito come “MusicistAttore”, interpretando Rudolf Serkin in oltre venti rappresentazioni, fra cui quella al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, davanti ad un pubblico entusiasta di quasi mille persone; e più recentemente, con il nuovo sorprendente progetto dei PiCello Bros insieme al fratello Francesco. I suoi mentori sono stati due pianisti di riferimento della musica da camera italiana della seconda metà del Novecento, Bruno Canino e Dario De Rosa. Gli incontri con Carlo Zecchi e Sergio Perticaroli al Mozarteum di Salisburgo hanno costituito momenti significativi della sua formazione solistica, che lo ha portato anche a suonare da solista con orchestre di rilievo nazionale. Uno dei meriti riconosciutigli dalla critica è quello di aver portato a nuova vita il repertorio cameristico italiano fra Ottocento e Novecento e di aver sempre suonato il grande repertorio “come se lo si ascoltasse per la prima volta” (da una recensione tedesca sul concerto del 2 dicembre 1994 Meersburger Winter, Internationale Konzertreihe). DECCA, Naxos, Dynamic ed altre case discografiche, nonché la rivista Amadeus, hanno pubblicato una ventina di suoi CD, spesso affermatisi come edizioni di riferimento grazie anche a recensioni lusinghiere. La didattica, nella quale è impegnato da oltre quarant’anni, è vissuta con profonda dedizione e sempre nuova passione: non solo a Terni, dove insegna pianoforte e musica da camera, ma anche in masterclass in Italia, Giappone, Austria, Polonia. Ha sempre dedicato uno spazio importante all’organizzazione di concerti, convinto che l’esperienza conseguita potesse giovare al pubblico della città in cui insegna e vive. Ecco quindi i grandi successi dell’Associazione Filarmonica Umbra, di cui è Presidente da vent’anni, dopo essere stato per altrettanti anni nella Commissione Artistica.
LA STAGIONE CAMERISTICA 2024 / 25
Così Daniele Giorgi illustra la Stagione: “Dopo la Liederabend del soprano Josephine Göhmann con il pianista Stephan Matthias Lademann dello scorso 9 novembre, il recital del violinista Ning Feng del 1° dicembre e la serata con il duo jazz formato da Gabriele Mirabassi al clarinetto e Simone Zanchini alla fisarmonica (11 gennaio), si torna nel classico, il 22 febbraio, con il duo violoncello e pianoforte PiCello Bros, ironico nome che i fratelli Angelo e Francesco Pepicelli hanno dato al loro cinquantennale sodalizio artistico: il programma, ispirato alla suggestione degli specchi deformanti, mette a confronto in parallelo brani di Beethoven, Schnittke e Molinelli. Sarà poi la volta del Nuovo Trio Italiano d’Archi, il 15 marzo, prestigioso ensemble formato dalle storiche prime parti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che propone alcuni bellissimi Trii per archi di Boccherini, Haydn e Beethoven. Completano la Stagione i consueti e attesi appuntamenti con il re degli ensemble cameristici, il quartetto d’archi, e con il recital pianistico. Il 28 marzo, lo straordinario Škampa Quartet (che prende il nome dall’acclamato violista dello storico Smetana Quartet, Milan Škampa) è capace di interpretazioni di magnifica intensità e immediatezza, caratteristiche del glorioso stile musicale dell’Europa dell’est: un patrimonio spirituale inestimabile di cui il Quartetto ceco si fa baluardo, preservandolo dal rischio di essere omologato e diluito dall’appiattimento culturale del nostro tempo. Il concerto di chiusura, il 5 aprile, sarà affidato a Lucas Debargue, uno dei pianisti più discussi, imprevedibili ed eccentrici del panorama musicale odierno, con un recital dedicato a Fauré, Chopin e Beethoven.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
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sabato 15 marzo ore 20.30
NUOVO TRIO ITALIANO D’ARCHI
Alessandro Milani violino
Luca Ranieri viola
Pierpaolo Toso violoncello
Luigi Boccherini Trio per archi n. 6 in fa maggiore op. 14
Ludwig van Beethoven Serenata per trio d’archi in re maggiore op. 8
Joseph Haydn Trio per archi in sol maggiore op. 53 n. 1
Ludwig van Beethoven Trio per archi in do minore op. 9 n. 3
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venerdì 28 marzo ore 20.30
ŠKAMPA QUARTET
Petra Brabcová, Adéla Štajnokrová violini
Martin Stupka viola
Lukáš Polák violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per archi n. 19 in do maggiore K 465 ‘delle dissonanze’
Dmitrij Šostakovič Quartetto per archi n. 11 in fa minore op. 122
Antonín Dvořák Quartetto per archi n. 13 in sol maggiore op. 106
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sabato 5 aprile ore 20.30
LUCAS DEBARGUE IN RECITAL
Lucas Debargue pianoforte
Gabriel Fauré 9 Preludi op. 103
Ludwig van Beethoven Sonata n. 27 in mi minore op. 9
Fryderyk Chopin Scherzo n. 4 in mi maggiore op. 54
Gabriel Fauré Tema e variazioni in do diesis minore op. 73
Ludwig van Beethoven Sonata n. 14 in do diesis minore ‘al chiaro di luna’, op. 27 n. 2
Fryderyk Chopin Ballata n. 3 in la bemolle maggiore op. 47
Biglietti Stagione Cameristica: biglietti da 9,00 a 21,00 con riduzioni per Over65, soci UNICOOP Firenze, possessori Carta Fedeltà Far.com, abbonati alle altre Stagioni Teatri di Pistoia, abbonati Stagione Lamporecchio, allievi Scuola Mabellini, iscritti corsi Funaro, soci CRAL/Associazioni convenzionate, per possessori Giovani Card Teatri di Pistoia/Unicoop Firenze e Carta dello Studente della Toscana; in vendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 (orario: martedì e giovedì ore 16/19; mercoledì ore 11/15; venerdì e sabato ore 11/13 e 16/19) e al Funaro 0573 977225 (orario: mercoledì e giovedì ore 15.30/19.30). La Biglietteria sarà aperta anche un’ora prima degli spettacoli presso la sede del concerto.
online su www.bigliettoveloce.it
Alla Biglietteria del Teatro sono in vendita la Formula “Libero” (il carnet a prezzo speciale, particolarmente conveniente, condivisibile e regalabile) e tutti i biglietti delle stagioni.
Le Stagioni 2024/25 dei Teatri di Pistoia
IL CATALOGO 2024/25 https://www.teatridipistoia.it/wp-content/uploads/2024/09/CATALOGO-LE-STAGIONI-24-25-TEATRI-DI-PISTOIA-web-1.pdf
LA PROSA AL MANZONI https://www.teatridipistoia.it/stagioni/stagione-di-prosa-2024-25
LA VIA DEL FUNARO https://www.teatridipistoia.it/stagioni/la-via-del-funaro-2024-25
LA DANZA https://www.teatridipistoia.it/stagioni/stagione-di-danza-2024-25
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