Il sindaco di Vinci, Torchia: “Le aziende toscane devono riaprire, a rischio 90mila lavoratori”
“Le aziende toscane devono riaprire, a rischio 90mila lavoratori”
Il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, si unisce all’appello del presidente Rossi
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VINCI – “Condivido la scelta del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e mi auguro che il Governo accolga la richiesta di far ripartire anticipatamente i settori produttivi toscani che hanno una rilevante quota della propria produzione con l’export”.
Con queste parole il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, si unisce all’appello del presidente della giunta regionale, auspicando la riapertura nel più breve tempo possibile del sistema economico regionale: “Si tratta di circa 30mila imprese – prosegue Torchia – che realizzano il 25% di fatturato sui mercati internazionali e generano circa un terzo del pil regionale, vale a dire 33 miliardi di euro l’anno. E se consideriamo il numero di lavoratori coinvolti, la situazione appare ancora più drammatica, perché si sta parlando di quasi 90mila addetti che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro”.
“È una proposta ragionevole e non più prorogabile per le aziende che vivono di export. Perché esse sono maggiormente esposte a una concorrenza spietata e, dunque, potrebbero perdere ordini e clienti – sottolinea ancora il primo cittadino di Vinci – E sarebbe una vera catastrofe per l’economia regionale e quella locale. Se guardo al sistema economico del nostro territorio, infatti, sarebbero interessate da questa scelta tutta la filiera della moda, della produzione di macchinari e impianti, la filiera della ceramica”.
“È naturale però – ci tiene a chiarire il sindaco di Vinci – che la riapertura debba avvenire con le condizioni di sicurezza per i lavoratori previste dall’intesa sottoscritta tra Regione Toscana, sindacati e associazioni di categoria, tradotte nell’ordinanza n. 38 dell’Ente regionale, che impone a tutte gli enti pubblici e a tutte le attività private dei rigidi protocolli a garanzia dei lavoratori. Grazie a tali norme, ci sarebbero tutte le condizioni per le aziende di riaprire in piena sicurezza”.