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Centro di coordinamento “Unione Clubs Azzurri”: quattro chiacchere con Athos Bagnoli

athos.jpgPresidente da quanti anni si occupa di tifo azzurro?

“Dal 1983, quando l’Empoli fc tornò in serie B dopo trentatre anni di assenza in occasione della vittoria interna dell’Empoli con la Paganese (4 – 1).”

In che periodo è diventato presidente del “Centro di Coordinamento – Unione Clubs Azzurri” e quali iniziative sono state promosse da quel periodo fino ad oggi?

“Sono stato eletto presidente nel 1995 quando Luciano Spalletti fu chiamato ad allenare l’Empoli fc . In quel periodo il Centro di coordinamento era un  vero e proprio punto di riferimento per tutti i clubs della zona dove i tifosi azzurri si ritrovavano. Ritengo che le iniziative più coinvolgenti siano state:

·         L’organizzazione delle trasferte, soprattutto con treni speciali;

·         Il “campione in trasferta” che veniva  decretato, mediante una votazione, al ritorno dalla trasferta, quando non esistevano le tv a pagamento ed i diritti televisivi;

·         Il “panino azzurro”, una vera e propria festa, cui aderivano diversi sponsor, che si svolge nell’ultima gara casalinga di campionato, dove vengono distribuiti gratis gelati, vino e …..panini. i protagonisti principali di questa festa sono i tanti soci che volontariamente si impegnano nel preparare i panini dando vita ad una vera e propria catena di montaggio dove la fatica non ne intacca mai i ritmi;

·         Il “sogno europeo” quando l’Empoli fc si conquistò sul campo la partecipazione alla Coppa Uefa (oggi European League) ed a tal proposito fu organizzata la trasferta a Zurigo con i pulman cui parteciparono 1054  tifosi azzurri.

La prossima settimana (24 maggio) ci sarà la premiazione delle scuole (dell’infanzia e primarie)che hanno partecipato  al progetto “Scuola del Tifo Azzurro”, ce ne  può illustrare gli aspetti salienti ed il ruolo che può rivestire nel mondo del calcio attuale?

La “Scuola del tifo azzurro” è un’iniziativa promossa dal Centro di Coordinamento tre anni fa, anche se le intenzioni risalivano al periodo in cui Mario Somma allenava l’Empoli. In occasione della gara interna con il Genoa  vennero ad Empoli i bambini delle scuole elementari di Genova, ne rimanemmo così tanto colpiti che ci ripromettemmo di ripetere qualcosa di simile. La “Scuola del Tifo Azzurro, istituita in occasione dell’intitolazione della Maratona Inferiore ad Emiliano Del Rosso, si propone lo scopo di educare le nuove generazioni ad assistere agli eventi sportivi,  informandoli sui nuovi sistemi di entrata allo stadio (tornelli), rendendoli consapevoli di come ci si comporta all’interno di uno stadio senza omettere il fatto di acquisire e fidelizzare nuovi supporters ai colori azzurri.”

Il 25 maggio prossimo, al Cenacolo degli Agostiniani (ore 21.45)in Empoli, verrà attribuito il “premio Emiliano del Rosso”, giunto alla sua V° edizione. A tal proposito, le chiedo qual è il vero significato di questo  premio, soprattutto con il passare del tempo?

Emiliano Del Rosso era un ultras, un giovane ultras, che scomparve nel dicembre 2004 in seguito ad un fatale incidente stradale.  Il “Premio Emiliano del Rosso” ha ad oggetto la premiazione del giocatore dell’Empoli fc che nell’attuale campionato abbia dimostrato: attaccamento ai colori sociali, impegno, dedizione e spirito di sacrificio per la maglia, lealtà sportiva oltre a rispetto e considerazione verso i propri tifosi  che “Emilano” voleva tutti uniti e compatti, “ovunque e comunque” nel tifare sempre e solo Empoli.

Per concludere, ripercorrendo tutti i momenti vissuti nel suo impegno costante ed assiduo per il tifo azzurro, quale di questi ritiene veramente unico ed indimenticabile?

La prima salvezza in serie “A” il 17 maggio 1987 in occasione della gara Como  – Empoli (0 – 1),  “indimenticabile” appunto per come si svolse la gara, per il risultato, per l’accoglienza che ci riserv arono ma soprattutto per l’emozione vissuta nel ritorno ad Empoli, a notte inoltrata, con lo stadio Carlo Castellani, illuminato, gremito di gente che ci aspettava oltre alle tante auto che, dopo aver lasciato l’autostrada a Firenze, ci seguirono fino ad Empoli.

In questi miei ventotto anni di impegno per il tifo empolese l’Empoli fc ha vissuto tanti momenti importanti ed un ringraziamento va a tutti quei volontari che, in nome dell’Empoli e di Empoli, mi hanno aiutato in tutte le iniziative promosse dal Centro di Coordinamento “Unione Clubs Azzurri” e senza i quali sarebbe stato impossibile realizzare.

 

Franca Ciari.

Franca Ciari

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