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Al via la LVI Settimana di Studi promossa dalla Fondazione Datini, a Palazzo Pretorio inaugura la mostra ”Lo storico e il mercante”

L’esposizione è visitabile presso il Museo di Palazzo Pretorio dal 12 maggio al 26 ottobre

AL VIA LA LVI SETTIMANA DI STUDI PROMOSSA DALLA FONDAZIONE “F. DATINI”,

AL MUSEO DI PALAZZO PRETORIO APRE LA MOSTRA

LO STORICO E IL MERCANTE. FEDERIGO MELIS E FRANCESCO DATINI

 

L’11 maggio nella sala maggiore del Consiglio comunale di Prato apre la LVI Settimana di Studi della Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini”; i lavori, con ospiti e relatori internazionali, proseguiranno fino al 15 maggio presso il Teatro Politeama Pratese.

In concomitanza, al Museo di Palazzo Pretorio apre la mostra “Lo storico e il mercante. Federigo Melis e Francesco Datini”, realizzata dalla Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini” e curata da Angela Orlandi, che ricorre nel settantesimo anniversario della visita dei presidenti della Repubblica Einaudi e Gronchi, a Prato nel 1955 per inaugurare l’esposizione Internazionale dell’Archivio Datini organizzata da Federigo Melis in Palazzo Pretorio.

 

PRATO, 8 MAGGIO 2025. Al via a Prato la LIV Settimana di Studi della Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini”, in collaborazione con il Comune di Prato, che inizia i suoi lavori domenica 11 maggio nel Salone Consiliare del palazzo Comunale di Prato (a partire dalle ore 17.30). L’evento, aperto da una prolusione di Maria Fusaro (professoressa di Storia Economica  presso l’università di Exeter), si svolgerà alla presenza della sindaca di Prato Ilaria Bugetti, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, della rettrice della Università degli Studi di Firenze Alessandra Petrucci, della direttrice del DISEI (Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa) Maria Elvira Mancino, del presidente della Fondazione Giammarco Piacenti e della direttrice scientifica della Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini” Angela Orlandi. Il tema della Settimana di Studi, scelto dalla Fondazione, è “Gestione del rischio, insolvenza e bancarotta nel mondo premoderno (secc. XIII-XVIII). Risk Management, Insolvency, and Bankruptcy in the Pre-Modern World (13th-18th Centuries)”.

Dopo l’avvio presso il Salone Consiliare, i lavori proseguiranno fino al 15 maggio nel ridotto del Teatro Politeama Pratese. Il parterre internazionale dei partecipanti (provenienti da Anversa, Barcellona, Brema, Bruxelles, Exeter, Graz, Grenoble, Huesca, Jaca, Leiden, Leipzig, Londra, Madrid, Milano, Napoli, Nimega, Parigi, Pavia, Philadelphia, Roma, Sabanci, Siviglia, Stoccolma, Tilburg, Torino e Zurigo), si confronterà su numerose tematiche collegate al tema della Settimana di Studi. Temi di notevole rilievo storico e di alto profilo scientifico, ma anche di stringente attualità, suddivisi in cinque sessioni: “Concetti, definizioni e considerazioni teoriche”, “Istituzioni: quadri normativi e regolamentari”, “Proprietari terrieri e produttori”, “Mercanti e operatori finanziari” e “Pratiche e contenziosi”.

Inoltre, sempre nell’ambito della Settimana di Studi, dall’11 al 17 maggio la Fondazione Datini, in collaborazione con la European School for Training in Economic and Social Historical Research (ESTER) svolgerà il Seminario Avanzato per giovani storici economici dal titolo “Finance in History”.

 

LA MOSTRA AL MUSEO DI PALAZZO PRETORIO

In concomitanza con l’avvio della Settimana di Studi, al piano terra del Museo di Palazzo Pretorio sarà inaugurata la mostra Lo storico e il mercante. Federigo Melis e Francesco Datini, realizzata dalla Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini” in collaborazione con il Museo di Palazzo Pretorio, Archivio di Stato di Prato, Banca d’Italia-MUDEM, Museo Galileo di Firenze e il patrocinio dell’Università degli Studi di Firenze e del Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze.

Curata da Angela Orlandi, Direttrice scientifica della Fondazione “F. Datini” e professoressa di Storia economica presso l’Università degli Studi di Firenze, la mostra è dedicata a Federigo Melis e a Francesco Datini: uno storico e un mercante, due uomini vissuti in tempi molto diversi, ma legati da un sottile filo rosso che attraversa sette secoli di storia economica e non solo.

La mostra ricorre nel settantesimo anniversario della visita di ben due presidenti della Repubblica: Luigi Einaudi, presidente uscente, e Giovanni Gronchi, incaricato a succedergli, presenti entrambi a Prato nel 1955 per inaugurare l’esposizione Internazionale dell’Archivio Datini organizzata da Federigo Melis in Palazzo Pretorio.

In esposizione, oggetti, immagini fotografiche, documenti e filmati che seguono un percorso articolato in sette sezioni, che ruotano attorno alle figure de “lo storico” (Federigo Melis) e “il mercante” (Francesco Datini). Un lungo viaggio nel tempo, un racconto fatto di episodi scelti tra documenti e oggetti conservati in collezioni pubbliche e private, oltre che nei ricchi archivi e musei pratesi e fiorentini. Sarà possibile vedere preziose tavolette di argilla, esempi di contabilità del tempio risalenti al III e II millennio avanti Cristo (presenti in mostra perché Melis fu uno dei primi a studiarle per la ricostruzione della Storia della contabilità), alcuni registri contabili degli opifici lanieri e della Banca di Francesco Datini, lettere commerciali nelle tante lingue presenti nella documentazione datiniana (perfino in arabo, ebraico e in arabo con caratteri ebraici).

Si segnalano inoltre lettere scelte tra gli straordinari carteggi che Federigo Melis e Francesco Datini si scambiarono con le rispettive consorti, Gabriella Forconi e Margherita Bandini. Particolarmente interessanti le missive che Melis inviò dalla moglie durante la prigionia in Africa; la lettura di alcune lettere curiose può essere ascoltata attraverso QR code realizzati da giovani dottorandi presso le Università degli Studi di Roma e Torino.

Una sezione della mostra, a video, presenta il documentario Francesco Datini da Prato diretto da Tommaso Santi.

Tra le tante curiosità, spicca una teca al cui interno è conservato il registro nel quale si annotarono alcuni degli ingredienti della torta che Francesco fece preparare per il pranzo di nozze della figlia Ginevra; effettuando un libero contributo attraverso un apposito QR code, sarà possibile aiutare l’Archivio di Stato a restaurare il prezioso manoscritto.

In parallelo alla mostra, è in programma l’iniziativa Prato 50, che prevede una serie di eventi correlati alla mostra coordinati dalla Fondazione “Datini”, che coinvolgono diverse istituzioni culturali cittadine: l’Archivio di Stato di Prato, la Biblioteca Lazzerini, la Biblioteca Roncioniana, Lottozero, il Museo del Tessuto, la Fondazione CDSE con MUMAT e il Laboratorio per l’Affresco di Vainella.

 

I COMMENTI

La sindaca di Prato Ilaria Bugetti dichiara: «Ringrazio gli organizzatori di questi due importanti e significativi appuntamenti perché ci consentono di approfondire la conoscenza dei processi economici della nostra storia partendo dal prezioso archivio della Fondazione Datini e di continuare a studiare la straordinaria figura del mercante pratese. Esaminare da più punti di vista e con un’impronta di alto valore scientifico gli eventi intercorsi nei secoli passati in ambito bancario, imprenditoriale e in generale economico, ci aiuta anche a leggere il presente e a proiettarci nel futuro».

Angela Orlandi spiega: «Sono indirettamente una allieva di Federigo Melis e ho beneficiato della sua scuola. Attraverso di lui ho imparato a comprendere l’importanza della storia non solo per gli addetti ai lavori ma per tutti. La storia che ci invia segnali di cui tenere conto. La storia che aiuta a capire quello che siamo, la storia che ci fa conoscere e riconoscere chi è diverso da noi. La storia che ci svela un mondo in cui, tra le mille conflittualità politiche e religiose, gli uomini sapevano anche convivere. Un simbolo che considero rilevante è la lettera esposta in mostra di un mercante giudeo che scriveva in arabo con caratteri ebraici e che teneva rapporti con mercanti cattolici».

Questo il commento di Manuela Fusi, direttrice scientifica del Museo di Palazzo Pretorio: «Per il nostro museo, la mostra Lo storico e il mercante. Federigo Melis e Francesco Datini è un’ulteriore occasione per valorizzare la storia della città attraverso un’esposizione fatta di interessanti contenuti, preziosi manufatti e documenti, indicata non solo all’ambito della ricerca, ma anche al pubblico più vasto; intorno alla quale organizzare una serie di iniziative collaterali, ad iniziare dalle visite guidate rivolte anche alle scuole».



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UFFICIO STAMPA MUSEO PALAZZO PRETORIO
D. C. M.

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d.meyer@comune.prato.it
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+39 380 797 6573

Redazione

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