Qual è obiettivo del tuo Campobasso per quest’anno, dopo la salvezza che la squadra ha raggiunto l’anno scorso?
“Stiamo ultimando le ultime operazioni di mercato, sia in uscita che in entrata. L’obiettivo è quello di migliorare la classifica dell’anno scorso, come dichiarato dalla società: poi, purtroppo o per fortuna, la Serie C è un campionato nel quale si rimane invischiati in più lotte fino quasi alla fine. La classifica si delinea davvero solo al termine, le squadre fanno campionati molto simili. Speriamo nel finale di agganciare il treno playoff”.
Quali sono le squadre che più temi nel girone?
“Sicuramente l’Arezzo ha costruito qualcosa di importante, ma anche l’Ascoli ha fatto investimenti di livello. Poi ci sono tante squadre che più o meno si equivalgono, tra cui metto anche noi. Insomma, la speranza è quella di fare un buon campionato, rimanere in quel gruppone e poi prendersi i playoff, se ce la faremo”.
Passando alla Serie A ed alle tue ex squadre, cosa pensi dell’Atalanta del post Gasp? Si sta muovendo bene sul mercato?
“Molto passerà dagli acquisti degli ultimi giorni. Il caso Lookman non aiuta, mentre quella di Retegui è una cessione sensata e che ci può stare: hanno perso un giocatore importante ma sono arrivati tanti soldi. Sicuramente se perderanno anche Lookman avranno davvero una bella somma da investire per prendere qualche giocatore forte, giovane e di prospettiva e fare nuovamente un campionato di vertice”.
Per quanto riguarda la Lazio, pensi che il mercato bloccato sarà un grosso handicap oppure l’arrivo di Sarri permetterà di tenere la barra dritta anche senza acquisti?
“Io credo che la squadra di Sarri sarà una delle protagoniste del campionato. Il fatto che sia tornato il tecnico toscano per me è un bene, perché più o meno conosce tutti i calciatori che già c’erano due anni fa e l’ossatura è rimasta quella. Conosce bene l’ambiente e sa come fare bene a Roma. Penso proprio che la Lazio farà una stagione al vertice: magari non lotterà per il primo posto, ma sarà lì in alto”.




