Museo fiorentina. Riflessioni sul match Sassuolo vs Fiorentina.
Due riflessioni sul prossimo match a Reggio Emilia: incredibile come segni una sorta di curva verso il basso, che parte dall’entusiasmo e finisce in qualcos’altro. Si parte con il match pre natalizio della Florentia viola in C2: una Fiorentina in grande ripresa, la domenica prima di Natale, arriva a Reggio Emilia, nel momento in cui la squadra di Cavasin ha preso il turbo: quattro vittorie consecutive:Brescello, sempre a Reggio Emilia, poi Fano in casa (in dieci tutto il match per l’espulsione di Martino Traversa), Savona e San Marino; anche senza il grande mercato di Gennaio, la squadra vola e batte, con un gran colpo di testa di Riganò a fine primo tempo, i neroverdi e sono cinque consecutive (a quel tempo nessuno avrebbe mai pensato di ritrovarli in A discretamente protagonisti). Ancora Reggio Emilia, ancora domenica pre natalizia, Dicembre 2013, in uno dei momenti forse più belli della Fiorentina di Montella: è la Fiorentina post 4-2 alla Juve, che ha ormai assimilato l’assenza di Mario Gomez, ma trovato in Pepito una sorta di Messi. Partita con la porta avversaria stregata, sbloccata da un gol da fantascienza di destro del super attaccante in uno scambio esclusivo col Pek; il tutto a meno di venti giorni dall’incidente, il giorno di Befana 2014, che segnerà per sempre la sua carriera e forse la nostra storia recente.Ma non è meno entusiasmante quello che avviene poco più di un anno dopo, nel Febbraio 2015, quando del tutto inaspettatamente, nell’anticipo del Sabato alle 18, sempre a Reggio Emilia si scopre di avere in squadra un marziano: si chiama Salah, prende la palla e in combutta col Baba devasta in cinque minuti l’organizzatissima difesa di Di Francesco; ancora rimostranti per la cessione di Cuadrado, ci godiamo in due mesi e mezzo irripetibili e pazzeschi uno dei momenti più belli della nostra storia: vittoria a Sassuolo, pareggio con grande match a Londra col Tottenham, pareggio col Toro, trionfo nel match di ritorno con gli inglesi, vittoria (dopo quindici anni) a San Siro con l’Inter, nuovo trionfo allo Stadium contro Allegri e la sua banda, pareggio a Firenze con la Roma negli ottavi Europa League (super Neto), vittoria col Milan in un finale da brivido, vittoria all’Olimpico tre a zero con Roma regolata in sedici minuti, vittoria con la Samp di Sinisa. Da lì in poi son dolori, e sempre in match che però ci segnano in modo indelebile.Può infatti tornar prima la Fiorentina di Sousa nell’ultimo turno di Novembre del 2015, si gioca di lunedì e una settimana prima qualche avvisaglia in casa con l’Empoli è arrivata; ma si parte e dopo sei minuti è subito vantaggio con Borja; pare una nuova passeggiata e invece dopo il pareggio il Sassulo rischia di vincere e ci rendiamo conto che forse, proprio a Reggio Emilia, il sogno è finito. Nella primavera dell’anno dopo, due a due e contestazione a Della Valle e ai giocatori che da mesi brancolano in un campionato assurdo. Assurdo quanto quello dell’anno dopo, scorso anno, quando dopo aver beccato dalla Lazio in casa si perde senza se e senza ma contro il Sassuolo di Beppe Iachini e Politano, sancendo che il sogno europeo in nome del povero capitano David era in realtà un’illusione. Vediamo se tornandoci a giocare a Dicembre, come nelle prime de edizioni, torna il sole…