Avemarie e paternostri un modo tutto toscano per indicare un tipo di pasta

Written by Redazione. Posted in TERRITORIO & PRODOTTI

Published on Agosto 06, 2016 with No Comments

Con  “avemarie” venivano chiamati quei minuscoli cilindretti di pasta forata usati per il brodo e le minestrine, in contrapposizione ai “paternostri”, cilindretti di pasta forata più grossa, che in genere si accompagnano alle minestre di verdure e di fagioli.  E’ probabile che questi curiosi nomi (non certo conferiti per irriverenza) siano stati  dati nella campagna toscana  dove era largamente diffusa la devota pratica  della recita serale del Rosario, specialmente nel mese di maggio, cui partecipava l’intera famiglia. Com’è noto, ciascuno dei grani piccol idella corona del rosario indica la recita di un’”Ave maria”, mentre i grani grossi indicano quella di un “Pater Noster”.  Perciò alle massaie sembrò naturale, per analogia di “grani piccoli” e “”grani grossi” del rosario, chiamare con quei nomii due diversi tipi di pasta da imitare.

 

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