CULTURA

Santo Stefano 1943, la commemorazione dei 123 civili uccisi nel bombardamento alle Cascine

Santo Stefano 1943, la commemorazione dei 123 civili uccisi nel bombardamento alle Cascine

La celebrazione si svolgerà in forma intima secondo le disposizioni anti contagio vigenti e trasmessa in diretta Facebook

 

EMPOLI – Settantasette anni fa, nella domenica di Santo Stefano, 123 cittadini empolesi furono uccisi alle Cascine sotto il bombardamento del 1943, all’ora del pranzo del secondo giorno di Natale. Fu l’Apocalisse.

Il Comune di Empoli, come ogni anno, commemorerà le vittime con una santa messa, officiata da Don Guido Engels, in suffragio ai caduti, nella chiesa della Collegiata, alle 10.30, in Piazza Farinata degli Uberti, nel rispetto di tutte le misure anti contagio.

Sarà presente il sindaco Brenda Barnini e Alessio Mantellassi, presidente del Consiglio Comunale di Empoli, con delega alla cultura della memoria, accompagnati dal Gonfalone civico.

Al termine della cerimonia, seguirà la deposizione di una corona di alloro al monumento che li ricorda, posto in Viale IV Novembre, un’opera del maestro e partigiano Gino Terreni.

Unici invitati i rappresentanti delle associazioni e delle forze armate locali.

La celebrazione verrà trasmessa in diretta facebook sulla pagina ufficiale del Comune di Empoli per essere seguita da tutta la comunità.

 

CHE COSA ACCADDE – Nel ’43 la ricorrenza di Santo Stefano cadeva di domenica: trentasei aerei americani, partiti dalla base di Decimomannu in Sardegna sganciarono in totale 210 bombe su Empoli, in particolare sulla stazione e sulla ferrovia, almeno 170 ordigni caddero fuori bersaglio, principalmente nel quartiere di Cascine. Morirono in pochissimi minuti 109 persone, in alcuni casi intere famiglie. Nei giorni successivi i morti salirono a 123.

 

 

 

 

Ufficio Stampa Comune di Empoli

g.cioni@comune.empoli.fi.it

 

Skype: giacomo.cioni1976

 

 

Franca Ciari

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