Pistoia, Palazzo Buontalenti | 11.700 biglietti per la mostra ’60 Pop Art Italia

PISTOIA | PALAZZO BUONTALENTI
LA POP ART DÀ I NUMERI
VENDUTI 11.700 BIGLIETTI
PER VISITARE LA MOSTRA
CHE, DAL 16 MARZO AL 14 LUGLIO 2024, HA OFFERTO UN IMPERDIBILE VIAGGIO NELLE CAPITALI ITALIANE DI QUESTO FENOMENO ARTISTICO
Grande successo di pubblico per la grande mostra ’60 Pop Art Italia, allestita a Palazzo Buontalenti, curata da Walter Guadagnini, che ha presentato 70 opere che hanno ricostruito le vicende della Pop Art in Italia, attraverso i suoi maggiori esponenti, realizzata da Fondazione Pistoia Musei e promossa da Fondazione Caript con il sostegno di Intesa Sanpaolo, che si è chiusa domenica 14 luglio 2024.
Sono stati 11.700 i biglietti venduti per visitare la rassegna, con oltre 2.000 tagliandi acquistati in prevendita, così come molto apprezzati sono stati gli ingressi Super Pop (circa il 25% del totale) che consentivano al pubblico di ammirare l’esposizione e le altre sedi di Fondazione Pistoia Musei a un prezzo speciale.
Dai dati raccolti alla biglietteria a Palazzo Buontalenti si è evinto che il 46% dei visitatori proveniva da Pistoia, il 18% dal resto della Toscana, con un buon afflusso da Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio.
Le presenze straniere si sono attestate al 5%, in particolare dalla Germania, Francia e Austria, ma anche con un discreto numero dagli Stati Uniti.
Ottima è stata la reputazione della mostra, con 434 articoli apparsi sui media (stampa, radio-tv, web), mentre più di 300mila sono stati gli utenti coperti sui social di Pistoia Musei e Fondazione Caript.
Dal bookshop si segnala l’ottimo risultato di vendita del catalogo Electa, andato esaurito sia a Palazzo Buontalenti, sia online, sia sul sito dell’editore.
“Siamo molto soddisfatti dell’accoglienza che è stata riservata alla mostra ’60 Pop Art Italia – afferma Monica Preti, direttrice Fondazione Pistoia Musei ETS -, testimoniata non solo dai tanti visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero, ma anche dal coinvolgimento della comunità locale, a iniziare dall’attenzione che hanno avuto le imprese e gli esercizi commerciali, creando un’atmosfera unica in città. Con un calendario di eventi che ha incluso laboratori, visite guidate e talks, abbiamo raggiunto pubblici diversi. Ringrazio il curatore Walter Guadagnini che ha costruito per noi un percorso inedito sulla pop art e tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, a partire da Fondazione Caript”.
Numerose sono state le iniziative collaterali organizzate in occasione della rassegna dalla Fondazione Pistoia Musei che hanno abbracciato un pubblico molto vasto.
Ad esempio, si sono ospitate 72 attività per gruppi scolastici (infanzia, primaria, secondaria I e II grado e attività PCTO – Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e accolto 44 gruppi in visita guidata (visite guidate del weekend, visite guidate su prenotazione e gruppi in autonomia).
Nell’ambito di Fuori programma, il progetto PCTO di formazione scuola-lavoro, hanno lavorato intorno ai temi della mostra 32 studentesse e studenti provenienti da 3 istituti scolastici superiori della città.
Il piacere dell’arte, il programma di attività realizzato con persone con forme di demenza, Alzheimer e i loro caregiver, ha accolto in mostra circa 40 partecipanti.
Oltre 250 sono inoltre le persone hanno partecipato alle attività per bambine e bambini dai 5 agli 11 anni e per le loro famiglie. A queste si aggiungono i 65 Family kit richiesti all’ingresso della mostra da famiglie con bambini dai 4 agli 11 anni.
Sold out i tre workshop serali con artisti del ciclo Atelier del disegno, per un totale di 60 partecipanti.
Pistoia si è vestita pop per tutta la durata della rassegna. A tal proposito, molto apprezzato è stato il programma di Pistoia Pop che ha coinvolto la città con aperitivi a tema, menù con piatti dell’epoca, musica dal vivo, dj set, esibizioni di live painting, attività per bambini e famiglie nel centro storico, le vetrine e gli interni dei negozi aderenti, allestiti con il tema della mostra, così come i selfie point con opere rappresentative della pop art.
E per chi volesse rivivere le suggestioni dell’esposizione pistoiese, su Spotify e YouTube, è ancora disponibile il video podcast Rivoluzione Pop (realizzato in collaborazione con TVL) e su Spotify, la playlist Pop Art Vibes.
’60 Pop Art Italia ha proposto, dal 16 marzo al 14 luglio 2024, opere di autori quali Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Mario Ceroli, Pino Pascali, Fabio Mauri, Jannis Kounellis, Renato Mambor, Titina Maselli, Giosetta Fioroni, Laura Grisi, Enrico Baj, Valerio Adami, Emilio Tadini, Michelangelo Pistoletto, Ugo Nespolo, Piero Gilardi, Concetto Pozzati, Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi, provenienti da alcune importanti istituzioni pubbliche come la Galleria d’Arte Moderna di Palermo, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il Mart di Trento e Rovereto, i Musei Civici Fiorentini, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e da collezioni private di statura istituzionale come quella di Intesa Sanpaolo o da gallerie e collezionisti che possiedono alcuni capolavori di questi artisti.
Il percorso espositivo si è configurato come un viaggio nei principali centri d’irradiazione italiani di questo fenomeno prettamente metropolitano, nato a Londra nel 1956 e sviluppatosi in contemporanea nei grandi centri urbani dove la moderna società dei consumi e delle comunicazioni di massa si manifesta in maniera più evidente, da New York a Los Angeles e quindi in Europa, al punto da divenire la principale espressione artistica degli anni Sessanta del secolo scorso.
Un itinerario tra quelle città – come Roma, Milano, Torino, Venezia, Palermo e Pistoia – che, attraverso una serie di connessioni, hanno recepito i temi e i linguaggi della moderna società dei consumi e della comunicazione di massa creando un terreno fertile per la diffusione della Pop Art. Un periodo di straordinaria vivacità e ricchezza creativa grazie agli artisti che hanno guardato alla scena internazionale, all’attività delle gallerie private, dei critici d’arte che hanno intessuto i rapporti tra l’Italia e il resto del mondo, dei collezionisti, delle riviste e delle istituzioni pubbliche che hanno saputo cogliere le novità e dare loro il giusto rilievo. Notevole è la presenza in mostra di importanti artiste, alle quali è dedicato anche un saggio in catalogo, un ulteriore segno di quella spinta al rinnovamento e alla messa in discussione dello status quo che investono la società e la cultura italiana del decennio.
L’esposizione è realizzata da Fondazione Pistoia Musei e Fondazione Caript con il sostegno di Intesa Sanpaolo, con il patrocinio di Regione Toscana e Comune di Pistoia, la collaborazione di Visit Pistoia e Consorzio Turistico della Città di Pistoia, grazie al supporto delle aziende che partecipano al progetto di Corporate Membership di Pistoia Musei: CMSA Società Cooperativa Muratori Sterratori e Affini, Confcommercio Pistoia e Prato, Conad Nord Ovest, Consorzio Leonardo Servizi e Lavori, Del Pinto Studio Legale e Associati, Fabo Tape Solutions, Florence One, Formitalia, Publiacqua, Tosco Data, Vannucci Piante.