Nuove aperture e riqualificazioni, il Comune di Fucecchio stanzia 60 mila euro a sostegno del commercio
Un finanziamento a fondo perduto sarà erogato dal Comune di Fucecchio a coloro che apriranno nuove attività commerciali o che riqualificheranno quelle esistenti sul territorio (o che comunque lo abbiano fatto dopo il 1° gennaio 2018). Da alcuni anni l’amministrazione cerca di sostenere il tessuto commerciale cittadino attraverso questa misura che intende incoraggiare chi ha un progetto o un’idea commerciale o artigianale da poter sviluppare a Fucecchio.
Il bando, che sarà pubblicato la prossima settimana, prevede uno stanziamento di risorse pari a 60 mila euro di cui 36 mila destinati alle nuove aperture: di questi il 70% interesserà attività del capoluogo, il restante 30% sarà invece destinato ad attività situate nelle frazioni.
Per quanto riguarda le riqualificazioni, invece, la somma stanziata è di 24 mila euro, con la stessa suddivisione 70-30 tra capoluogo e frazioni.
Il bando inoltre prevederà una specifica premialità per le attività situate nel centro storico, come già avvenuto anche in passato. A seguire saranno premiate con un punteggio più alto le attività che risultano carenti sul territorio, quelle con caratteristiche innovative, quelle proposte da imprese femminili e quelle proposte da giovani sotto i 40 anni.
Per quanto riguarda le imprese ammissibili a finanziamento saranno tutte quelle del commercio al dettaglio, della somministrazione di alimenti e bevande e dell’artigianato di servizio alla persona. Da quest’anno poi, limitatamente al centro storico alto, potranno partecipare al bando anche le strutture ricettive extra alberghiere, compatibili con immobili di civile abitazione, svolte sia in forma imprenditoriale sia sotto forma di attività di affittacamere non professionale. Sono invece escluse le sale giochi e le agenzie di scommesse.
Come in passato, anche nel bando di quest’anno il Comune ha inserito l’obbligo, per chi apre una nuova attività, di mantenerla in vita almeno per tre anni pena l’obbligo di restituire la sovvenzione ottenuta.
Per ogni singola attività il finanziamento potrà coprire al massimo il 60% delle spese sostenute e non potrà essere superiore a 6 mila euro. Le spese ammissibili a finanziamento sono quelle concernenti l’acquisto di beni collegati all’attività, alle opere edilizie e all’efficientamento energetico dei locali.