CULTURA

Le scuole di Cascine e Ponzano nei luoghi del bombardamento per non dimenticare il 26 dicembre ‘43

Le scuole di Cascine e Ponzano nei luoghi del bombardamento per non dimenticare il 26 dicembre ‘43

Presenti  il presidente del Consiglio Comunale Alessio Mantellassi e lo storico Paolo Santini

 

EMPOLI –  Questa mattina, venerdì 20 dicembre, alcune classi delle scuole primarie di Ponzano e Cascine hanno partecipato a una lezione particolare nell’ambito del progetto ‘Investire in democrazia’, in  particolare legata a ‘Luoghi e Segni della Memoria’.

Insieme alla guida storica, Paolo Santini, in collaborazione con l’associazione Amici dell’Archivio Storico,  bambine e bambini sono stati accompagnati dal parco delle Cascine, a fare un giro storico, nel ricordo del bombardamento del 26 dicembre 1943, fino al monumento ai caduti di Gino Terreni in Viale 4 novembre.

«Due classi hanno approfondito la storia del quartiere dove vivono e dove vanno a scuola. Hanno visto i luoghi dove il 26 dicembre del 1943 caddero le bombe americane che fecero numerosi morti e feriti – ha spiegato il presidente del Consiglio Comunale Alessio Mantellassi, delegato del sindaco alla memoria – luoghi nei quali, nel giorno di Santo Stefano, celebreremo l’ennesimo anniversario di quella strage. Grazie alle insegnanti, i bambini hanno imparato anche una bellissima canzone  contro la guerra. Perchè ci si può divertire anche mentre si impara”.

 

Infatti dopo il giro, alla Casa del Popolo di Cascine, l’insegnante Rossella Dei ha cantato insieme agli alunni “Il girotondo” di Fabrizio De Andrè.

 

«Poter conoscere le vicende che hanno attraversato i luoghi che viviamo nel nostro quotidiano costituisce una grande opportunità per salvaguardare la Memoria di una comunità su un territorio – ha detto lo storico Paolo Santini – . Ricordare oggi il bombardamento del 26 dicembre del 1943 alle Cascine, nei luoghi dove avvennero i fatti, insieme ai ragazzi delle scuole di quel quartiere della città, significa ricordare i morti e le ferite di quel bombardamento, per non dimenticare le atrocità della guerra e impegnarsi nel costruire ogni giorno la pace».

 

 

 

Franca Ciari

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