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GIORNALISMO, LIBERTA’ E MEMORIA CIVILE NELL’INCONTRO CON LIRIO ABBATE

Giornalismo, libertà e memoria civile nell’incontro con Lirio Abbate

Un viaggio nei segreti, nelle omissioni e nelle verità taciute del più enigmatico dei boss di Cosa Nostra: è il cuore dell’incontro con Lirio Abbate, giornalista e saggista tra le voci più autorevoli del giornalismo investigativo italiano, che sabato 8 novembre alle 16,30 sarà ospite nel salone dell’Annunziata per la presentazione del suo nuovo libro “I diari del boss. Parole, segreti e omissioni di Matteo Messina Denaro”, edito da Rizzoli.

Un appuntamento promosso dall’associazione Form.Art.E, con il patrocinio del Comune, che offrirà al pubblico l’occasione di addentrarsi, attraverso la voce dell’autore, nel complesso mosaico umano e criminale costruito attorno all’ultimo “Capo dei capi”. Abbate, caporedattore de La Repubblica ed ex direttore de L’Espresso, racconterà il lavoro d’inchiesta che ha dato vita al volume, frutto di documenti, testimonianze e riflessioni che illuminano il lato oscuro di un Paese ancora segnato dalle ferite della mafia. “Un momento di grande valore civile e culturale – ha sottolineato il consigliere comunale Giacomo Vannucci, che ha promosso insieme a Form.Art.E la “tappa” di Pietrasanta – per riflettere insieme sul coraggio di chi, come Abbate, sceglie di raccontare la verità anche quando è scomoda. E dopo l’ordigno esploso davanti all’abitazione del giornalista Sigfrido Ranucci, è ancora più importante rafforzare la consapevolezza di quanto siano preziosi un’informazione libera, al servizio della collettività e l’impegno di chi la pratica, con rigore e senso civico. La nostra città accoglie, da decenni, parti di mondo grazie alla sua centralità nella produzione artistica ed è divenuta un luogo naturale di dialogo e confronto, di passione e rispetto delle diversità: per questo sentiamo ancora più forte il dovere di difendere ogni forma di espressione che contribuisca a smuovere le coscienze e a costruire una società più consapevole”.

Abbate condurrà il pubblico dietro le quinte delle indagini, tra silenzi istituzionali, complicità insospettabili e la solitudine del potere criminale; l’incontro, moderato dal professor Joel De Petris, vicepresidente dell’associazione Form.Art.E, sarà anche un confronto aperto sul ruolo del giornalismo d’inchiesta, sulla libertà di informazione e sulla memoria civile.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.


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