Eleganza e leggerezza per la “Deriva” di Francesco Mutti
Eleganti, leggere, quasi eteree. Tanto da creare, in sala delle Grasce a Pietrasanta, un cono d’abisso fuori da ogni dimensione di tempo e spazio. Sono le meduse in policarbonato trasparente di Francesco Mutti, protagoniste della sua personale “Deriva” che ha aperto al pubblico sabato, nello spazio che si affaccia su via Sant’Agostino.
“Nella nostra città, forse più che altrove, artisti e artigiani rivendicano ciascuno, con decisione, la propria identità – ha ricordato l’assessore Andrea Cosci – Mutti è arrivato a racchiudere entrambe queste vocazioni. Nasce artigiano e diventa imprenditore dell’artigianalità, rilevando il vecchio laboratorio alla Mattonaia per fondare il ‘Vicolo degli Artigiani’, dove continuano a lavorare tanti creativi specializzati in settori differenti; oggi, infine, presenta qualcosa di completamente suo, di forte impatto e originalità”.
Una mostra che ha una sorta di progenitore, come ha svelato lo stesso Francesco Mutti: “Matteo Castagnini – fra gli artisti intervenuti all’inaugurazione, come anche Emanuele Giannelli – mi aveva chiesto di realizzare, per un evento, qualcosa che fosse sensibile al movimento. Da qui l’idea della medusa che, poi, è diventata una piccola collezione”.
Il policarbonato, fuso a circa 300 gradi, viene modellato a mano: prima, plasmata la parte superiore di ogni medusa; poi, uno per uno, “tirati” i tentacoli, aggiungendo pigmenti colorati per ottenere sfumature differenti.
La mostra resterà in città fino a domenica 29 settembre, aperta con ingresso libero tutti i giorni dalle 19 a mezzanotte.
G.M.
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