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Economia: Istat su fatturato industria, Inps su contratti a tempo

Inaugurazione anno giudiziario tributario: i dati relativi al 2017

 L’Istat ha reso noto che il fatturato dell’industria cresce del +5,1% e gli ordini del 6,6%. Si tratta del dato più alto dal 2011 (quando era +6,8%). In cima a questa aumento di produzione industriale c’è il comparto manifatturiero, che cresce in volume del 3,3%.
Sempre per quanto riguarda il fatturato dell’industria nel quarto trimestre la crescita, rispetto al trimestre precedente, è pari al 2,9%. Gli ordinativi, a dicembre, mostrano un deciso incremento congiunturale (+6,5%); nel quarto trimestre l’aumento, rispetto al trimestre precedente, è del 3,6%. “L’indice grezzo del fatturato aumenta, – spiega l’Istat – in termini tendenziali, dello 0,7%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dell’energia”.

L’incremento maggiore nel comparto manifatturiero è rilevato nella fabbricazione di prodotti di elettronica ed ottica (+17,6%).
Mentre l’Osservatorio sul precariato dell’Inps rileva che nel 2017, tra le cause di cessazione del rapporto di lavoro, i licenziamenti riferiti ai tempi indeterminati risultano pari a 616.000, in diminuzione rispetto al 2016 (-6,7%) mentre sono in aumento le dimissioni (+6,1%).
L’Inps ha invece evidenziato l’aumento dei contratti a tempo: nel settore privato alla fine del 2017 si registra un saldo tra i flussi di assunzioni e cessazioni registrati nel corso dell’anno pari a +488.000, superiore a quello corrispondente del 2016.
Su un altro fronte l’istituto di previdenza ha sottolineato che a dicembre sono arrivate 25.691 domande di disoccupazione, tra Naspi, Aspi, miniAspi e mobilità, con un calo del 9,4% rispetto allo stesso mese del 2017. A gennaio sono diminuite ancora le ore di Cig, -43,3% su anno.
Sempre l’Inps ha reso noti anche i dati relativi a “Garanzia Giovani” al Sud: “Tra gennaio e dicembre del 2017 sono stati incentivati 58.942 rapporti di lavoro nell’ambito del programma ‘Garanzia Giovani” e 111.466 rapporti di lavoro (88.956 assunzioni e 22.510 trasformazioni) nell’ambito della misura ‘Occupazione Sud’.
Infine nell’Osservatorio sul precariato l’istituto nazionale di previdenza sociale ha sottolineato come nel corso del 2017 sia “aumentato il turnover dei posti di lavoro grazie soprattutto alla forte crescita delle assunzioni (tra gennaio e dicembre 2017 in aumento del 18,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Sono aumentate anche le cessazioni – fa notare – ma ad un ritmo inferiore (+17%)”. Sono salite soprattutto le interruzioni tra i rapporti a termine (+25,3%) mentre quelle dei tempi indeterminati sono “sostanzialmente stabili” (-0,2%).
Infine nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario sono usciti anche i dati relativi al 2017: deliberati oltre 260 mila giudizi (poco meno di 203 mila in primo grado e circa 59 mila in secondo). I procedimenti pendenti al 31 dicembre erano invece circa 417 mila, per un valore di oltre 50,37 miliardi di euro. E’ pari a 30,7 miliardi il valore delle controversie, di cui 20,9 dinanzi alle corti di primo grado e 9,8 circa per le corti tributarie in grado di appello.
Dei 50 miliardi di valore delle cause pendenti, 25,3 miliardi sono in primo grado ed altri 25 circa sono in appello. Per quanto riguarda l’esito dei processi in Cassazione, la percentuale di successo per l’Erario è di due terzi, contro un terzo a favore del contribuente.
Regioni.it

Franca Ciari

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