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Accesso alle cure per le persone disabili al San Jacopo. L’équipe ora ora anche nelle strutture territoriali e a domicilio. Progetto Pass

 

Accesso alle cure per le persone disabili grazie a Pass: il percorso attivo al San Jacopo,

ora anche nelle strutture territoriali e a domicilio grazie ad una équipe intraospedaliera dedicata.

Di Renzo: “ dalla sua attivazione ha dimostrato in maniera tangibile la sua importanza”

 

   

Pistoia – Ridurre il più possibile il numero degli accessi da parte delle persone con disabilità alle varie strutture sanitarie e ai pronto soccorsi mediante la concentrazione in un unico accesso, e nello stesso luogo, di più prestazioni (da un prelievo di sangue, a una visita specialistica a una indagine diagnostica) e garantire l’equità delle cure a tutta la popolazione. E’ l’obiettivo prioritario del Progetto Pass -Percorsi Assistenziali per Soggetti con bisogni speciali, ormai pienamente operativo anche nell’ospedale di Pistoia, grazie alla presenza di un team multidisciplinare e multi professionale dedicato e ad un Ambulatorio, pensato e realizzato, per adulti e bambini con disabilità, e dove sono presenti caratteristiche di massimo comfort ambientale.

Sono sempre più numerose le persone con disabilità intellettive, fisico-motorie o sensoriali, che usufruiscono del percorso Pass all’interno del San Jacopo, provenienti da tutta la provincia pistoiese (quindi anche dalla Valdinievole) ma anche da fuori. Grazie alla presenza del Pediatra è possibile accogliere anche pazienti minori.

Fin dalla sua attivazione il progetto Pass ha dimostrato in maniera tangibile la sua importanza; la maggior parte dei pazienti arriva su indicazione della nostra Neuropscichiatria infantile, dei Medici e dei Pediatri di Famiglia, dei professionisti che operano nei presidi territoriali ma anche da parte delle Associazioni con le quali dovrà consolidarsi ulteriormente la collaborazione. La novità è che ora la nostra équipe si sposta anche all’esterno del presidio ospedaliero” – ha commentato la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio e della rete ospedaliera aziendale. 

I pazienti, al San Jacopo, sono accolti in un ambiente specifico (collocato al piano terra, subito all’ingresso dell’ospedale) che garantisce protezione, rispetto della riservatezza e sicurezza nell’erogazione delle prestazioni. E’ prevista la vicinanza del familiare o del care giver. Tale Ambiente è stato allestito grazie ad una significativa donazione dei Lions: pareti e luci colorate e arredi particolari, favoriscono il rilassamento e un approccio non sanitario. 

L’équipe intraospedaliera Pass (che ha seguito lo specifico percorso formativo a livello regionale) è composta principalmente da personale proveniente dalle aree medica, chirurgica, e di anestesia e rianimazione: oltre che dal Facilitatore (la dottoressa Vania Andreini) che è la principale figura di contatto con i pazienti e svolge il ruolo di raccordo tra questi, gli altri professionisti che intervengono nel percorso clinico-assistenziale sono due anestesisti (i dottori  Pietro Rastrelli e Alessandra Panchetti), un medico internista e un medico chirurgo (dottori Florinda Giuseppa Intilla e Virna Robustelli), gli specialisti in ginecologia (dottor Luca Mannini), in gastroenterologia/endoscopia digestiva (dottoressa Valeria De Carli), odontoiatria (dottor Antonio Pelagalli), il pediatria (dottoressa Maria Chiara Baisi) e il tecnico di radiologia (Mirco Vigliotti). L’équipe è coordinata, dall’infermiera coordinatrice Miria Lucchesi e dalla dottoressa Giuditta Niccolai della direzione sanitaria. 

“I professionisti del san Jacopo – aggiunge la dottoressa Niccolai –  non solo operano all’interno degli spazi sanitari del Presidio, ma al bisogno, modellano lo svolgimento dell’attività a garanzia della necessità dovuta alla disabilità motoria o cognitiva, spostandosi: verso la casa dell’assistito per accoglierlo prima dell’ingresso in ospedale, o nelle sedi dove abitualmente le persone fragili trascorrono il loro quotidiano”.

Il progetto -prosegue Di Renzonasce, infatti, per rendere l’accesso alla sanità più equo, agevolando tutti quei momenti come visite, esami, terapie non sempre facili per le persone con disabilità, tanto da scoraggiarli, allontanarli e determinare in molti casi un peggioramento delle loro condizioni di salute. Ringrazio l’équipe del San Jacopo per la professionalità e la sensibilità fin qui dimostrate e ringrazio nuovamente i Lions per aver dotato il nostro Ospedale di uno spazio davvero unico nel suo genere”. 

Giornalista, Ufficio Stampa AUSL Toscana centro
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Franca Ciari

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