Presente anche il Comune vinciano alla Festa della Toscana presso la sede della Regione
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La Festa della Toscana onora il 30 novembre 1786, data in cui, su editto di Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena, nel Granducato della Toscana, come primo stato al mondo, furono abolite la pena di morte e la tortura. La 18esima edizione è stata celebrata con una seduta solenne del Consiglio regionale della Toscana alla quale, in rappresentanza del Comune di Vinci, ha partecipato l’assessore Claudia Heimes.
La seduta è stata preceduta dall’inaugurazione di una targa che ricorda l’istituzione e la motivazione di questa festa regionale ormai consolidata. Oltre ai numerosi rappresentanti degli enti locali, nel pubblico vi erano anche molti studenti, che hanno ascoltato gli interventi del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, e della vicepresidente della Giunta regionale, Monica Barni. Entrambi hanno incentrato il loro discorso sulla Storia: della Toscana e dei Lorena, in particolare di Pietro Leopoldo, al quale va il merito di aver trasformato il Granducato in uno stato governato secondo i principi dell’illuminismo.
Il giornalista Roberto Giacobbo nel suo intervento ha parlato della pena di morte nel mondo riuscendo a far riflettere i presenti sul valore della vita senza pesanti moralismi. La seduta si è conclusa con il conferimento di una targa ad Amnesty International, a cui è seguito l’appello a firmare, sul sito web di Amnesty Italia, in favore di Ahmadreza Djalali, ricercatore esperto di Medicina dei disastri e assistenza umanitaria presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara, condannato da un tribunale iraniano con l’accusa di spionaggio. Già qualche settimana fa la Giunta di Vinci ha deciso di aderire alla proposta della Comunità di Sant’Egidio “Cities for Life – Città per la Vita”, appello internazionale per unirsi alla comune volontà di accelerare la scomparsa definitiva della pena capitale dagli ordinamenti giuridici e penali.
Ufficio Stampa – Comune di Vinci
