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Vernio, approvato all’unanimità il nuovo Piano di protezione civile

Vernio, approvato all’unanimità il nuovo Piano di protezione civile
La sindaca Lucarini: “Un lavoro prezioso, ma servono norme che non penalizzino i piccoli Comuni. Preoccupazione per la nuova legge sulla montagna”

Vernio, 15 dicembre 2025 — Il Consiglio comunale di Vernio ha approvato venerdì 12 dicembre, all’unanimità, il nuovo Piano comunale di protezione civile, il documento che aggiorna la pianificazione locale e rafforza gli strumenti per la gestione delle emergenze. Hanno votato a favore sia il gruppo di maggioranza “Centrosinistra Insieme per Vernio”, sia quello di minoranza “Rilanciamo Vernio”. La seduta ha ospitato gli interventi del comandante della Polizia municipale Rodolfo Ricò e dell’architetto Franco Querci, che hanno illustrato l’intenso lavoro tecnico svolto negli ultimi mesi.

Al termine dei lavori, la sindaca Maria Lucarini e l’assessore Niccolò Masolini hanno consegnato un attestato di riconoscenza alle associazioni che garantiscono ogni giorno il funzionamento del sistema locale di protezione civile: Croce Rossa – Comitato di Vernio, Misericordia di Vernio, Misericordia di Montepiano, Vab Val di Bisenzio, Val Bisenzio Meteo e Associazione Carabinieri in congedo di Vaiano. “Presidio del territorio, monitoraggio, assistenza alla popolazione: le nostre associazioni sono un patrimonio insostituibile — ha detto Lucarini — e senza il loro impegno un sistema così complesso non potrebbe reggersi.”

Nel suo intervento la sindaca ha richiamato l’attenzione sulla fragilità strutturale dei piccoli Comuni, spiegando che la grande maggioranza delle amministrazioni italiane opera con organici estremamente ridotti e competenze concentrate su poche figure professionali. “Il 69% dei Comuni italiani ha meno di 10mila abitanti e oltre 3.500 enti contano meno di 20 dipendenti. In molti casi — ha ricordato — un solo tecnico è chiamato a gestire urbanistica, lavori pubblici, ambiente. Spesso il responsabile della protezione civile, che si occupa anche di alttre mansioni, non ha personale dedicato. Tenere insieme un sistema così articolato con dotazioni organiche tanto limitate è quasi un atto eroico e basta che un solo tassello manchi perché l’ingranaggio rischi di incepparsi. Chi governa deve tenere conto di questi numeri e costruire norme più vicine ai territori”.

Da qui la preoccupazione per la nuova legge sulla montagna in discussione in Parlamento, destinata a ridefinire i criteri con cui vengono classificati i Comuni montani. “Dei 149 comuni toscani che oggi sono classificati come montani e gli oltre 500mila cittadini che li abitano, le nuove regole rischiano di escluderne più della metà. Non sappiamo se Vernio rientrerà o meno, ma non è questo il punto: il modello proposto è inappropriato perché guarda quasi solo all’altitudine e alla pendenza, ignorando fragilità socio-economiche, spopolamento e distanza dai servizi. Territori come i nostri non possono essere accompagnati al declino. Le aree interne non sono un problema: sono una risorsa per il Paese”.

La sindaca ha quindi ribadito l’importanza di mantenere e rafforzare gli investimenti dedicati alle zone montane. “Le aree montane necessitano di risorse mirate, sia per la prevenzione sia per infrastrutture e servizi. Negli ultimi anni questi interventi hanno rappresentato un percorso virtuoso che è indispensabile non interrompere”.

Il nuovo Piano di protezione civile è già consultabile sul sito istituzionale del Comune e sarà presentato ai cittadini nelle prossime settimane, con incontri pubblici previsti sia al Meucci di Mercatale sia nelle varie frazioni.


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M.P.
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