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La storia di due miti:la Vespa e Giuseppe Cau

La storia di due miti: la Vespa e Giuseppe Cau

 

L’epopea della Piaggio e di un pilota su due ruote nell’Italia degli anni ‘50

 

FUCECCHIO, 18 GENNAIO 2020. Da campione pluripremiato a protagonista della squadra acrobatica della Piaggio. Sempre in sella alla Vespa. Giuseppe Cau, nato a Roma 91 anni fa e “battezzato in San Pietro”, come sottolinea con orgoglio, negli anni ’50 contribuì a scrivere alcune delle pagine più belle di uno dei miti italiani del dopoguerra, quello della Vespa. Sulle due ruote vinse decine di gare e ebbe l’onore di percorrere gli Champs-Elysées di Parigi per l’esordio oltralpe della squadra acrobatica Piaggio.

Il suo nome, presente anche al Museo Piaggio di Pontedera, da oggi va ad impreziosire l’elenco dei soci del Vespa Club di Ponte a Cappiano. Per la consegna della tessera onoraria è stata organizzata una bella cerimonia nella sala consiliare del Comune di Fucecchio dove Cau, alla presenza di tanti appassionati, ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera e della sua vita, dalle corse e dai tanti successi in Italia e all’estero fino all’amore sbocciato sull’Arnaccio con la figlia di un lavoratore della Piaggio.

Il sindaco Alessio Spinelli e la vicesindaco Emma Donnini hanno aperto la cerimonia ringraziando Cau per la sua presenza e il Vespa Club per la bella iniziativa organizzata e hanno avuto modo, anche loro, di raccontare aneddoti e ricordi personali legati al mito della vespa e di un paese, l’Italia, che per decenni è stato capace di sognare.

Protagonista dell’iniziativa il presidente Enrico Ceccarini, insieme ai soci del Vespa Club Ponte Mediceo di Cappiano, che, oltre alla tessera, hanno consegnato a Giuseppe Cau una targa ricordo.

 

Carlo Paci

Ufficio Stampa – Comune di Fucecchio

347.0584326

Franca Ciari

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