Imu: recuperati oltre 300.000 euro di mancati versamenti Un trend in costante crescita dal 2014
l 2017 appena chiuso farà registrare a consuntivo un dato assai significativo sulle entrate provenienti dal recupero delle imposte immobiliari non versate : quasi 300.000 euro di entrate incassate, che si aggiungono ai circa 3 milioni di gettito annuale IMU che arrivano grazie ad un impegno specifico dell’amministrazione.
Lo rende noto il vicesindaco Francesco Dei, che ha tra le sue deleghe sia il bilancio che l’ “equità” contributiva: si è passati da avvisi di accertamento (ovvero l’individuazione di somme da riscuotere e considerate riscuotibili) per 117.000 euro nel 2014, ad una somma di circa 715.000 euro nel 2017. Oltre 6 volte in più, considerando però che l’IMU è stata introdotta nel 2012 dalla Manovra Monti per cui sono oggi a disposizione maggiori anni d’imposta su cui esercitare il controllo. A questo si aggiungono nel 2017 ulteriori entrate accertate da ICI per circa 30.000 euro e 50.000 euro di incassi sugli anni precedenti.
“Si tratta di un lavoro importante da parte dei nostri uffici comunali – spiega il vicesindaco, Francesco Dei – perché consente di recuperare risorse utili a chiudere i bilanci in pareggio finanziario e fa aumentare in modo strutturale la base imponibile per gli anni successivi d’imposta, riducendo l’evasione e incentivando la fedeltà fiscale dei contribuenti. Tutte risorse che, al netto degli accantonamenti prudenziali previsti dalla legge, permettono poi in corso d’anno di finanziare importanti investimenti per la collettività”.
Si ricorda inoltre che, per quanto riguarda le imposte sugli immobili, numerose sono le agevolazioni per i contribuenti fra cui, oltre a quelle previste per legge, l’abbattimento dell’aliquota dal 9,9 per mille al 7,6 per mille per le abitazioni diverse dalla principale nel caso vi sia l’inquilino residente, agevolazione introdotta proprio dal Comune nel 2017. Altro dato, positivo, da notare, che la maggior parte degli incassi risulta comunque da ravvedimento del contribuente, e solo in parte dall’attività coattiva mediante ruolo dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ex gruppo Equitalia). Infine, è prevista dal Decreto Fiscale 148/2017 la Definizione Agevolata – o cosiddetta ‘rottamazione bis’ delle cartelle – che consente di estinguere i debiti iscritti a ruolo negli avvisi e nelle cartelle di pagamento, anche per tributi locali, attraverso il versamento di somme dovute senza però corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora all’agente della Riscossione.