CULTURA

Impruneta : “Rimanendo a casa. Fotografia, pittura, poesia, scultura”

Da sabato 11 Luglio fino al 31 agosto 2020, presso la Galleria IAC, in via della Croce, 41 a Impruneta si tiene la mostra collettiva degli artisti della galleria, con l’inaugurazione sabato 11 luglio 2020 alle ore 18.00.

Antonio Bernardini, Maurizio Biagi, Giulio Calamandrei, Simone del Carmine, Giuseppe Cassandro, Marino Cassandro, Cecilia Chiavistelli, Marina Corbinelli, Enzo Correnti, Paola Falciani, Guglielmo Galeotti, Annie Gheri, Nicole Guillon, Angiolo Lombardini, Paolo Luzzi, Mario Moretti, Riccardo Neri, Roberto Parlanti, Renato Piazzini, Carlo Ranfagni, Romano Sestito, Sylvia Teri e Zelda Zanobini non sono stati con le mani in mano, ma hanno usato pennelli, clic, penna, scalpello, matita… Sempre riesce a riaffermarsi il desiderio insopprimibile di vivere e, dunque, di fare Arte, anche, e forse, soprattutto, in emergenze, improvvise e implacabili, come quella che abbiamo vissuto e continuiamo a vivere.

Così ha scritto Sonia Salsi, critico d’arte: “La pandemia ha provocato e continua a provocare sconvolgimento della vita quotidiana, perdita dei propri cari, morte in solitudine: danni irrimediabili, incalcolabili, che non potranno essere sanati.

Il confinamento domestico ha congelato i ritmi, le consuetudini, lo scorrere della vita quotidiana, ma non ha frenato creatività, ispirazione, riflessione, ricerca, desiderio di dar forma ad una vita interiore, reso ancor più intenso ed urgente da una esperienza che nessuno avrebbe neppure immaginato.

Creare, crearsi: è stato l’imperativo categorico degli Artisti di ARTART, testimoniato anche dalla recente mostra virtuale “lo resto a casa”, che ha inteso mantenere vivo il contatto fra l’associazione e il pubblico tutto, sia pure nelle forme surrogate della tecnologia. E oggi, finalmente, recuperiamo il significato profondo dell’incontro, reale e concreto, in galleria.

Ogni Artista, con il suo impegno creativo e la sua personale partecipazione, ha ancora una volta testimoniato come le associazioni artistiche e culturali, di cui ARTART si onora di far parte, diano un fondamentale contributo a sostenere l’indispensabilità dello scambio di idee, a difendere il concetto stesso di collettività, di solidarietà, a testimoniare il rapporto inscindibile fra arte e società.

Un rapporto non ancora doverosamente considerato dalle istituzioni, che, in generale, non hanno individuato, tra le priorità da sostenere economicamente, la cultura nelle sue molteplici articolazioni.

Le associazioni artistiche e culturali come ARTART possono contare soltanto sulle risorse economiche che provengono dai contributi dei soci. La pandemia ha bloccato tutte le iniziative, peraltro nel permanere di tutti gli impegni economici che siamo tenuti ad onorare, quali i contratti di locazione e le spese correnti.

Auspichiamo, quindi, una rete di contatti fra le varie realtà associative artistiche e culturali per rivendicare il diritto di essere considerati soggetti promotori e sostenitori dell’arte (al pari di teatro, cinema, musica, danza…) e di avere, quindi, diritto a ricevere dalle istituzioni un supporto espressamente finalizzato a nostro favore, così come è stato messo in atto per i produttori di beni materiali.

In mancanza di provvedimenti specifici a nostro sostegno, molto probabilmente saremo costretti a chiudere le gallerie, ad annullare tutte le iniziative. Molto probabilmente non se ne accorgerà nessuno, salvo noi: non siamo realtà influenti, siamo poco visibili nei media, non faremo rumore.

Ma la “produzione” di cultura non è inferiore, socialmente ed eticamente, alla produzione di beni materiali, su cui è concentrata la generale attenzione”.

Alessandro Lazzeri

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