Il sindaco di Montespertoli, Giulio Mangani, replica al consigliere regionale Alberti

“Dovrebbe verificare meglio le sue fonti, il Comune ha fatto ciò che poteva fare”
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“Il consigliere regionale Alberti dovrebbe verificare meglio le sue fonti e approfondire adeguatamente la vicenda, perché le cose non stanno assolutamente come le ha rappresentate. Se vuole, siamo disposti a fornire tutte le informazioni necessarie per chiarire la situazione”. Il sindaco di Montespertoli, Giulio Mangani, risponde a stretto giro di posta alle accuse del consigliere regionale della Lega Nord uscite sulla stampa, secondo il quale il Comune non avrebbe sostenuto le famiglie sfollate e non si sarebbe fatto carico di risolvere la situazione precaria delle abitazioni colpite dalla frana avvenuta nel febbraio scorso a Lucardo.
“La frana in oggetto – prosegue il sindaco – riguarda un’area di proprietà esclusivamente privata la cui responsabilità è condivisa tra i proprietari delle abitazioni e il costruttore, per ciò che concerne gli immobili non venduti. Pertanto, come sa benissimo il consigliere Alberti, in un’area privata gli interventi di consolidamento sono a carico dei proprietari. Data la responsabilità acclarata del costruttore, contro cui è stato istituito un processo che vede il Comune parte civile insieme agli inquilini, dispiace che ci siano persone che attualmente vivono in condizioni precarie, ma purtroppo il Comune non può intervenire se non nelle aree pubbliche. È nell’interesse principale degli inquilini proprietari presentare progetti di messa in sicurezza al Genio civile, progetti che però, ad oggi, sono stati bocciati dall’ente in quanto ritenuti inadeguati. Detto questo, bisogna ricordare che già nel 2012 era stata dichiarata l’interdizione dell’accesso ai giardini delle abitazioni in questione, per cui ritengo che il fatto di aver aspettato tutti questi anni, presupponendo l’intervento di altri soggetti, abbia soltanto aggravato la situazione. Su questa ‘non decisione’ a intervenire spero non abbia influito l’accordo transattivo che ho appreso essere stato siglato dai proprietari delle abitazioni con il costruttore nel 2010”.
Mangani passa poi alla questione “sfollati”: “Per quanto riguarda l’aiuto alle famiglie, essendo un evento localizzato, tale da non prefigurare l’intervento della Protezione civile, questa amministrazione comunale ha messo in atto tutte le forme di sostegno e di aiuto consentite dalla legge. Nei primi giorni dell’emergenza abbiamo fornito a tutti abitazioni provvisorie. In seguito, sempre per come prescrive la legge, le abbiamo riconosciute soltanto alle famiglie che potevano certificare condizioni economiche tali da non potersi garantire un altro alloggio”.
Infine, il sindaco Mangani chiarisce anche il punto riguardante la sicurezza della Strada provinciale su cui insiste l’area della frana: “Sia la Strada provinciale che quella comunale sovrastante sono state messe in sicurezza a suo tempo, con un intervento a cura del Comune di Montespertoli. Per cui il ragionamento di Alberti andrebbe ribaltato, perché la mancata risoluzione del problema da parte dei privati proprietari dei terreni oggetto di frana potrebbe compromettere i lavori di messa in sicurezza realizzati anni prima”.
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