CULTURA

I gossip ecclesiastici fiorentini superano le porte vaticane

Dopo i Corvi, personaggi “sconosciuti”, in Vaticano si ritorna a fare “gossip ecclesiastico” nientemeno che su ben 5 Cardinali Arcivescovi di Firenze e vertici della CEI, e in forma ufficiale, con tanto di “avvallo” da parte del Dicastero Vaticano delle Comunicazioni, che ha messo a disposizione la sala in occasione dell’Assemblea Generale della CEI in svolgimento in Vaticano fino a giovedì.

Otto sacerdoti, che sono stati loro segretari, che hanno raccontato segreti, aneddoti e curiosità dei Cardinali Florit (Presidente CEI), Piovanelli (Vice Presidente Nazionale) e Antonelli e Betori (Segretari Generali), ma anche di quelli del Sostituto alla Segreteria di Stato Vaticana di Papa San Paolo VI, il Cardinale Benelli.

Il tutto è stato svelato ieri pomeriggio  alla Sala Marconi del Palazzo della Radio Vaticana a Roma.

Gli otto segretari – tutti ancora in vita – hanno raccontato al giornalista Franco Mariani tutti i “retroscena”, mai raccontati fino ad oggi, che gli ha raccolti nel libro “Tutto vede, niente dice, sempre sorride”, pubblicato nella collana Storia della Chiesa della Casa Editrice ETS.

Attenzione: non è una presentazione di un libro, in quanto, proprio nel momento in cui in Vaticano sono raccolti i quasi 300 vescovi italiani per la loro ordinaria Assemblea Generale si è voluto creare un momento di riflessione sul ruolo dei segretari di un vescovo/cardinale, ruolo importantissimo nella vita della Chiesa, e di cui mai si è parlato; e infatti lo scopo del lavoro del giornalista Franco Mariani è stato quello di far emergere degli aspetti di vita sacerdotale ed ecclesiale di cui fino ad oggi non si è mai parlato; aspetti che, soprattutto, non sono mai stati analizzati. Mariani considera l’ufficio-incarico di un segretario di un vescovo/cardinale come una vera e propria missione, spesso sottovalutata.

Lo mette in risalto anche don Paolo Brogi, primo segretario del Cardinale Betori, che molti conosceranno perché è rimasto ferito, colpito quasi mortalmente da una pallottola durante una misteriosa aggressione al Cardinale Betori avvenuta all’interno del Palazzo Arcivescovile a Firenze da parte di un mitomane: «Si ha una idea sbagliata, ancora oggi, della funzione/missione del segretario, visto come un burocrate, un passacarte, ma invece è un’esperienza di vita che se lo fai per tutta la vita può diventare davvero un’esperienza arida, ma se lo fai per qualche anno è un’esperienza ricca, veramente ricca; ti arricchisce culturalmente, spiritualmente ed umanamente. Vedi la chiesa a 360 gradi, conosci tutte le realtà di chiesa, dai preti ai movimenti ed associazioni; poi per me è stata l’occasione per stare accanto ad un uomo di cultura, di intelligenza, con una forte personalità. Certamente è un tipo di attività pastorale, diversa, non in prima linea, ma sicuramente importante».

Ad ogni segretario è chiesto tanto, è un “annientarsi” quasi del tutto, proiettandosi solo ed esclusivamente verso la persona che ti chiede di stargli accanto come primo collaboratore.

Per il Cardinale Giuseppe Betori, «fare il segretario è un sacrificio, non è un premio per nessun prete, perché i preti si fanno preti per stare in mezzo alla gente, non per stare vicino ai vescovi.  La figura del segretario è una figura di grande sacrificio per un sacerdote».

A Franco Mariani sono anche ritornate in mente le parole che Mons. Guido Marini, attuale maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie ha riferito proprio qualche giorno fa, sul Cardinale Giovanni Canestri, quando il porporato  chiese al giovane Marini – era il 1987 ed era studente in seminario, frequentava la IV Teologia – di diventare suo segretario. Alle rimostranze di Marini di lasciare il seminario ancora prima di concludere la sua formazione, il Cardinale rispose: “Ma tu non pensi che la casa dell’Arcivescovo sia il miglior seminario che ci sia?”   “E per me – ha evidenziato Mons. Marini – iniziò questa avventura, che ho vissuto da discepolo e da figlio”.

Per il Prefetto della Congregazione Vaticana per il Clero, Cardinale Beniamino Stella, che ha letto in anteprima la bozza del libro, “Il libro di Franco Mariani è lungi dall’essere una raccolta di ‘segreti’ o ‘pettegolezzi’, coglie invece alcuni aspetti della figura degli arcivescovi fiorentini che si sono succeduti negli ultimi 55 anni, tali da far emergere un profilo di vita sacerdotale ecclesiale attuale e valido anche per il presente. Ritengo che il servizio sacerdotale, nelle diverse forme in cui essa si esprime a seconda della chiamata specifica ricevuta nella Chiesa, possa essere ‘un luogo’ e un ‘tempo’ preziosi di crescita umana e spirituale e, al contempo, contribuire, come scrive Mariani, a raccontare la vita ordinaria della Chiesa da un’altra angolatura”.

“I segretari che sono stati testimoni diretti della vita quotidiana di cardinali – scrive invece nella prefazione il Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale del Papa per la Città del Vaticano, e Cardinale Toscano – hanno potuto raccogliere sfumature, sentimenti, delicatezze, sofferenze, che l’occhio esterno non poteva vedere. Mi ha colpito molto la Testimonianza di monsignor Paolo Ristori, segretario del cardinale Ermenegildo Florit. L’immagine che viene fuori è molto diversa da quella che ufficialmente è stata commissionata dalla stampa… e oltre. Tutte le testimonianze arricchiscono di particolari inediti la vita degli arcivescovi di Firenze. Grazie a Franco Mariani per aver raccolto questi particolari di storia nascosta, che meritano di essere conosciuti. Solo così il quadro più completo e, pertanto, il giudizio più sereno e più rispondente alla verità dei fatti e delle persone”.

Alessandro Lazzeri

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