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EMPOLI. Utilizzare un linguaggio non sessista in atti e documenti amministrativi: il Comune di Empoli adotta delle ‘linee guida’

Utilizzare un linguaggio non sessista in atti e documenti amministrativi:
il Comune di Empoli adotta delle ‘linee guida’
L’assessora Torrini: «Quella sul linguaggio è una battaglia che costruisce futuro, un futuro giusto»

EMPOLI – Utilizzare un linguaggio non sessista e non discriminatorio in tutti gli atti e nei documenti amministrativi. Il Comune di Empoli lo ha fatto, approvando una delibera per attivare un percorso di revisione del linguaggio nella modulistica, negli atti emanati dall’Ente come i testi relativi alle comunicazioni interne ed esterne, i contenuti veicolati sui canali social ufficiali, il sito internet, il tutto preceduto da una fase di formazione del personale dipendente sull’uso del genere nel linguaggio amministrativo.

L’obiettivo di questa amministrazione è affermare e determinare l’uso di un linguaggio amministrativo che superi quei retaggi culturali che ancora oggi si basano sulla preminenza del genere maschile.

Un linguaggio che abbia da un lato un carattere neutro, dove le espressioni non siano discriminatorie tra i sessi e dall’altro, declinazioni al femminile di alcuni termini riferiti a professioni e ruoli, fino ad oggi riservati al genere maschile. Per farlo, il Comune di Empoli ha scelto di adottare delle ‘linee guida’.

È un percorso coerente con gli obiettivi di mandato dell’amministrazione che in questi cinque anni ha promosso molte iniziative volte a favorire la rimozione di quegli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta o indiretta.

«Il linguaggio è uno strumento di azione politica indispensabile per il raggiungimento delle pari opportunità tra uomo e donna, dal quale non possiamo prescindere – sottolinea l’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Empoli, Valentina Torrini -. È con le parole che si raccontano le persone e i fatti accaduti, che si rende visibile la presenza delle donne nel mondo del lavoro e in ogni ambito della vita sociale, politica e economica del Paese. Se noi utilizziamo un linguaggio al maschile e quindi, ad esempio, le parole ministro, avvocato, notaio, chi ci ascolta si immagina una società in cui questi ruoli sono ricoperti da uomini. Utilizzare invece un linguaggio che rappresenta tutti i generi, le donne e gli uomini, significa raccontare alle bambine e ai bambini un mondo giusto in cui tutte e tutti, a prescindere dal genere, possono e potranno ricoprire ogni ruolo, significa consentire alle bambine di immaginarsi ministra, notaia, avvocata, dottora e perseguire questo desiderio. Quella sul linguaggio è una battaglia che costruisce futuro, un futuro giusto. È una partita che ha bisogno del contributo prima di tutto delle istituzioni, a partire dal Comune, che è l’ente più vicino alle persone e che quindi ha la responsabilità di dare il buon esempio. Per questo con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Empoli, che ringrazio per il ruolo di stimolo all’attività amministrativa avuta in questi anni, abbiamo deciso di proporre l’adozione di una delibera che chiede a tutti gli uffici l’uso di un linguaggio non sessista e non discriminatorio, che rappresenti tutti i generi, proponendo delle linee guida a cui ispirarsi e prevedendo anche dei momenti di formazione per il personale dipendente. Sappiamo che quella sul linguaggio è una battaglia culturale complessa e che non è sufficiente un atto di volontà, perché la cultura maschilista in cui viviamo ha portato all’utilizzo generalizzato della forma maschile per tutte e tutti. Con questa delibera, però, la giunta e la sindaca Brenda Barnini vogliono attivare un percorso e dare così un contributo alla creazione di nuove abitudini linguistiche, ma anche essere di stimolo per la cittadinanza, le aziende, il terzo settore e chiunque voglia camminare con noi e perseguire questo obiettivo e dare così un contributo concreto al raggiungimento delle pari opportunità tra i generi».

FOCUS – Con questo percorso si tratta di dare un piccolo contributo alla creazione di nuove abitudini linguistiche. L’inizio di qualcosa di più ampio e articolato che recepisca un nuovo modo di scrittura amministrativa, rispettosa dell’identità di genere, salvaguardando il livello di chiarezza, efficacia comunicativa, trasparenza e leggibilità. La Commissione Pari Opportunità del Comune di Empoli si è impegnata molto per promuovere delle linee guida per un uso non sessista e non discriminatorio della lingua in tutti gli atti informativi e comunicativi amministrativi.  I contenuti delle linee guida operative saranno conosciuti e appresi da tutto il personale dipendente dell’Ente grazie ad un percorso di sensibilizzazione, informazione e formazione.


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