EVENTI

EMPOLI. Mostra Ciak si Accoglie al vicolo Santo Stefano

CIAK, SI ACCOGLIE!
I lavori qui esposti sono stati realizzati da studentesse e studenti di due classi del Liceo
Artistico “Virgilio” di Empoli, indirizzi di Architettura e Grafica, e rappresentano la
restituzione e coronamento di un progetto di Educazione Civica e Formazione Scuola
Lavoro, intrapreso nello scorso anno scolastico 2024/25, quando i ragazzi frequentavano
ancora la classe terza.
Il progetto, presentato e selezionato nel concorso “T.U.A.S. Tutta un’altra storia. Nuove
cornici narrative contro la discriminazione e l’odio”, promosso dal Movimento Shalom, si
configurava come percorso di service-learning attorno al tema della migrazione.
L’obiettivo del progetto era quello di sviluppare, attraverso la conoscenza di storie ed
esperienze vicine anche alla nostra realtà territoriale, la comprensione critica del
fenomeno migratorio e una maggiore consapevolezza dei pregiudizi e stereotipi sulle
migrazioni.
Uno dei momenti più intensi e coinvolgenti per i ragazzi è stato infatti l’incontro con un
giovane migrante del Gambia, da qualche anno ormai perfettamente integrato in Italia:
Sarjo ha raccontato ai ragazzi la sua esperienza, dal viaggio nel deserto e via mare, fino
all’arrivo in Italia e all’inserimento nel contesto lavorativo di San Miniato. In quella storia,
raccontata dalla viva voce di chi l’ha vissuta in prima persona, i ragazzi hanno
riconosciuto puntuali coincidenze con quella dei due giovani senegalesi, protagonisti del
film di Matteo Garrone, Io Capitano (2023): la visione del film e la discussione che ne è
seguita in classe hanno rappresentato infatti un altro momento importante e carico di
suggestioni nella prima fase del percorso di service-learning, quella appunto
dell’“apprendimento”. Dunque, non è casuale che il titolo della mostra “Ciak, si accoglie!”
evochi assonanze col cinema….
I ragazzi si sono cimentati poi in un’esperienza di fact-checking: hanno analizzato alcune
delle “10 risposte sui migranti”, nel podcast del Post a cura del giornalista Luca Misculin
e, guidati dagli insegnanti e dalle operatrici del Movimento Shalom, si sono confrontati
con questioni cruciali del fenomeno migratorio, imparando a discernere la correttezza di
dati e notizie dalla misinformazione che, inquinando il dibattito pubblico, spesso è
all’origine di pregiudizi e stereotipi.
I poster che sono qui esposti sono quindi la restituzione di questo lungo lavoro di
apprendimento e riflessione critica su una realtà che riguarda tante persone, giovani
soprattutto, presenti anche nel nostro territorio.
I ragazzi stessi hanno individuato alcuni temi su cui lavorare: il viaggio via terra e via
mare, il complicato e penoso iter burocratico che si apre per coloro che, arrivati in Italia,
cercano di inserirsi nel tessuto sociale e lavorativo del nostro Paese, i centri che
dovrebbero accoglierli provvisoriamente, in attesa di ottenere documenti e lavoro, ma
anche quei luoghi di detenzione dove molti di loro vedono spegnersi nella solitudine e
nell’abbandono la speranza di un futuro migliore.
Gli insegnanti hanno istruito i ragazzi nell’uso dei programmi e delle strategie da mettere
in atto per la progettazione e realizzazione dei manifesti, ma il risultato che qui potete
vedere è esclusivamente frutto della loro personale rilettura dei temi e della loro libera
creatività.

Redazione

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