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] EMPOLI. Il sindaco Mantellassi: “Sono fiero che questo campo da calcio porti il nome di Giuliano Ciampalini e che la sua figura venga tramandata alle generazioni future”

Il sindaco Mantellassi: “Sono fiero che questo campo da calcio porti il nome di Giuliano Ciampalini e che la sua figura venga tramandata alle generazioni future”

La cerimonia di intitolazione al campo da calcio sintetico a Ponte a Elsa si è svolta questa mattina (sabato 22 novembre 2025). Per l’occasione è stata realizzata e donata una stele, chiamata ‘Passione’ in onore di ‘Nale’

 

EMPOLI – Ricordare con immutato affetto lo storico allenatore Giuliano Ciampalini, detto ‘Nale’, con l’intitolazione a suo nome del campo da calcio in sintetico a Ponte a Elsa e farlo con una cerimonia alla quale ha partecipato l’intera comunità della frazione per portare alto quel seme che lo stesso allenatore piantò tanti anni fa e che continua a germogliare.

 

Questa mattina (sabato 22 novembre 2025) all’evento c’erano proprio tutti: i familiari, gli amici, i tifosi, gli amministratori. Il mondo di ‘Nale’. Il suo quartiere. Perché proprio sul campo da calcio Giuliano venne a mancare durante una partita nel 1988, a 52 anni. Carriera da calciatore, Ciampalini ha dedicato anima e corpo nella squadra del Ponte a Elsa, sia da allenatore che da ‘factotum’, un impegno che ha mantenuto per decenni di fronte a decine e decine di giovani calciatori che ha aiutato anche quando erano in situazioni di disagio e di difficoltà. Grazie al suo impegno si deve la realizzazione del campo sportivo di Ponte a Elsa.

 

L’intitolazione a Ciampalini è stata approvata dalla giunta comunale con delibera n.181 del 16 luglio 2025 assieme ad altre 9 nomine per altrettanti luoghi.

 

LE DICHIARAZIONI

 

“Oggi è una giornata importante e intensa – commenta il sindaco Alessio Mantellassi – per una persona che ha dato tanto alla frazione di Ponte a Elsa. Persona che purtroppo non ho conosciuto, il ‘Nale’ se n’è andato troppo presto, con tanti progetti ancora in mente per la sua squadra e la sua frazione. Ma il ricordo, il calore, l’affetto che scaturisce quando si parla di lui nelle persone che lo hanno conosciuto e a cui ha voluto bene, trasmettono perfettamente il tipo di persona che era Giuliano Ciampalini. Siamo ancora qui nel 2025, dopo 37 anni dalla sua scomparsa, a raccontare quello che ha fatto per Ponte a Elsa e i giovani di allora, oggi padri di altri giovani che vivono la frazione. Significa che il solco lasciato dal Nale era profondo e radicato in questa comunità e sono fiero che questo campo da calcio porti il suo nome e che la sua figura venga tramandata alle generazioni future”.

 

All’appuntamento erano presenti, tra gli altri, il figlio del ‘Nale’, Marco Ciampalini che nel suo intervento, commosso, ha parlato del padre: “Vorrei prima di tutto ricostruire il contesto nel quale mio padre è nato. L’infanzia, la guerra, l’occupazione tedesca, le famiglie sfollate nella campagna toscana, il padre soldato in Africa, tutto quello che ha costruito la sua morale, il suo senso critico, per poi arrivare allo sport, all’impegno per la costituzione di un bene comune. Lo sport diventa quindi il mezzo attraverso il quale si cerca di unire, di accogliere, se possibile di educare. Un centro di gravità permanente (direbbe qualcuno), dal quale ci si allontana, ma non ci si distacca mai, perché tutto questo ha avuto un valore morale ineccepibile, testimoniato dall’affetto della gente, a distanza di 37 anni dalla morte”.

 

“Arrivai a Ponte a Elsa per un torneo estivo, portato da Carlo Antonini, altro grande appassionato di pallone, andavo in treno e poi a piedi dalla stazione al campo – ricorda Massimo Marconcini, ex giocatore del Ponte a Elsa ed ex assessore del Comune di Empoli -. A Empoli c’erano tante squadre, e in alcune avevo anche già giocato, ma rimasi a ponte a Elsa, dove poi inizia ad andare in vespa perché ormai 14 enne, perché mi “innamorai” di’ Nale. Persona e personaggio unico che viveva per tenere vive le varie squadre del Ponte a Elsa. Con lui allenatore, poi era anche custode e anima del club biancorosso, facemmo due splendidi campionati allievi, sfiorando la vittoria nel secondo anno, e ricordo quelle settimane, due allenamenti più la partita, con una nostalgia struggente. Nale sapeva giocare a calcio, sapeva di calcio, ma soprattutto sapeva rapportarsi con noi che sognavamo di giocare a pallone a livelli più alti, Giuliano era un proto psicologo del calcio, sapeva motivare tutti, soprattutto me. Senza tema di smentita penso di poter dire di essere stato uno dei suoi pupilli e in cuor mio spero di essere stato il suo, pupillo. Mi faceva dare il 110% e mi faceva rabbia che riuscisse a farmi superare quella mia indole ad essere poco incasellabile e poco amante delle disposizioni di un mister. Ma soprattutto, Giuliano era una persona buona”.

 

Gli interventi che hanno reso degna memoria dello storico allenatore, sono proseguiti con il presidente della Casa del Popolo di Ponte a Elsa, Rossano Campigli: “Un giorno importante, direi memorabile per la Casa del Popolo ma soprattutto per la comunità di Ponte a Elsa. Giuliano è stato passione, onestà e impegno. Ha contribuito alla nascita della squadra di calcio dove ci ha giocato, dove l’ha allenata e dopo ha istituto la prima scuola calcio per giovani a cui era molto legato. Ci ha fatto passare domeniche bellissime sull’argine a vedere giocare il suo Ponte a Elsa. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a questa giornata, un grazie alla famiglia, un grazie a Franco Terreni (amico e collaboratore di Giuliano) e Luciano Monti (artista e componente del consiglio del circolo e della Casa del Popolo) che hanno realizzato questa stele chiamandola “Passione” in onore di Giuliano”.

 

E del presidente della scuola di calcio US Ponte a Elsa 2005, Michele Mango. “Con l’intitolazione del campo di calcio a 5 a Ciampalini Giuliano detto “Nale”, celebriamo la memoria di una persona straordinaria che ha segnato la storia sportiva della nostra comunità. Negli anni Settanta fu protagonista nei campionati locali e, soprattutto, uno dei fondatori del Ponte a Elsa Calcio, quando la squadra muoveva i primi passi in Terza Categoria, disputando le prime partite sul campo di Fontanella. Grazie alla sua passione e al suo impegno, la società crebbe fino ad approdare alla Seconda Categoria, giocando sul campo principale di Empoli. Non si limitò al calcio giocato: fu un promotore instancabile, un vero motore di iniziative. Grazie alla sua determinazione si costruì il campo sportivo di Ponte a Elsa, creando un punto di riferimento per generazioni di sportivi. Da tifoso del Milan, fondò il Milan Club presso la Casa del Popolo e riuscì persino a portare Gianni Rivera in visita, un evento che rimane nella memoria di tutti.

Oggi, grazie a quel seme piantato tanti anni fa, decine di bambini della scuola calcio US Ponte a Elsa 2005 possono crescere e divertirsi, vivendo il calcio come passione e come scuola di vita. Tutto il nostro staff persegue con dedizione questi valori, impegnandosi ogni giorno affinché lo sport resti uno strumento di crescita, inclusione e formazione per i più giovani. A lui va il nostro più sincero ringraziamento per aver creduto nello sport come strumento di aggregazione e crescita. Questo campo, che oggi porta il suo nome, è il simbolo di quanto la sua dedizione abbia lasciato un segno indelebile nella nostra comunità”.

 

Infine i consiglieri comunali. Cristina Marconi con delega alla Toponomastica ha dichiarato: “Da oggi questo campo porterà il nome di Giuliano Ciampalini. Non conoscevo la persona e ho cercato fonti per avere informazioni e quando dicevo il nome subito “il Nale” con tanti ricordi e aneddoti da chi ha frequentato il campo di calcio descrivendomi l’immagine di un uomo oltre che grande sportivo, umano, educatore. In fondo si può considerare come una sorta di visionario che ha lottato sempre per concretizzare “la sua idea di paese unito nel quale il calcio era soltanto il mezzo per raggiungere questa metà tanto desiderata“. Queste parole sono nate dalla lettura di alcuni pensieri del figlio che mi hanno profondamente emozionato a tal punto che mi è sembrato quasi di conoscere per la prima volta la figura del Nale”.

 

Il ricordo del ‘Mister’ nelle parole del consigliere Marco Del Turco: “Sono molto felice di poter essere qui a ricordare Giuliano Ciampalini, o come era chiamato da tutti “i Nale”. Voglio partire ringraziando il sindaco Alessio Mantellassi e la consigliera Cristina Marconi che con il loro lavoro hanno reso possibile questo evento, ovvero ricordare una persona, un uomo che tanto ha fatto per Ponte a Elsa, Giuliano Ciampalini, intitolando a lui questo campo sportivo. Il campo sportivo è “casa” sua, ha fortemente voluto il campo sportivo a Ponte a Elsa per Ponte a Elsa. Grazie al suo impegno per fare in modo che fosse realizzato, tante generazioni di ragazzi e “ex-ragazzi” hanno potuto godere e godranno di questo impianto, che col tempo è cresciuto, e questo campo a 5 lo dimostra. Nale ha dato, per usare una metafora calcistica che sono convinto a lui piacerebbe, solo il calcio di inizio. Questa intitolazione mi sembra davvero un omaggio doveroso alla sua memoria, per quello che ha rappresentato per la frazione e proprio per quegli insegnamenti che ha dato a tanti di noi. Mi sembra importante che anche le generazioni che non lo hanno conosciuto, possano in questo modo sapere chi fosse. Penso che per lui non ci possa essere soddisfazione più grande del fatto che su questo campo continuino a giocare decine e decine di ragazzini tutti i giorni, generazione dopo generazione.

Sono passati tanti anni da quando ci ha prematuramente lasciati, ma sono convinto che chiunque sia qui e abbia conosciuto Giuliano, porti dentro di sé il proprio ricordo di Nale. Io porto dentro di me il ricordo di un acerbo ragazzino tredicenne, che ha avuto la fortuna di averlo avuto come allenatore. Grazie di tutto Mister”.

 

QUANDO ‘NALE’ PORTÓ RIVERA – Il grande giornalista Gianni Brera lo soprannominò ‘bambino d’oro’ o ‘golden boy’. Per tutti è ancora oggi semplicemente Gianni Rivera, stella del Milan e della nazionale di Ferruccio Valcareggi, campione amato dai tifosi di tutta Italia. E proprio Rivera è stato protagonista di un evento ancora nella memoria di tanti che si svolse nella Sala ’78. Una iniziativa fortemente voluta (e organizzata) proprio da Giuliano Ciampalini che riuscì nell’incredibile impresa di portare il campione rossonero alla Casa del Popolo di Ponte a Elsa. In quell’epoca in cui non c’era Internet, in cui i contatti erano molto più complicati, organizzare un evento di quel genere con un personaggio come Rivera, non fu un fatto scontato, né banale. Fu invece un giorno di festa, con una grande partecipazione di pubblico. E per un giorno Rivera riuscì a conciliare tifosi del Milan e dell’Inter.

P.T.

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