TERRITORIO

Cutigliano

Cutigliano, pittoresco borgo dell’Appennino pistoiese, siede su uno sperone a ridosso del monte Cuccola. Il paese, che mostra ancor oggi l’aspetto aristocratico conferitogli dalle vicende storiche nel corso dei secoli, è sede di stazioni sciistiche di pregio, ben attrezzate per gli sport invernali, nonché una piacevole località per le villeggiature estiva.
Cutigliano è una cittadina medievale perfetta da esplorare a piedi. Uno degli elementi che per primi attireranno l’attenzione tra i vicoli del borgo è il palazzo dei Capitani della Montagna e la sua fitta schiera di stemmi nobiliari, perfetti da ammirare dall’ombra dell’antistante Loggia quattrocentesca. Del medesimo periodo storico è la chiesa della Madonna di Piazza, a due passi dalla piazzetta del municipio. La passeggiata può proseguire appena fuori dall’abitato sino al ponte alla Pallaia e alla Chiesa di San Bartolomeo, da qui si può proseguire lungo una strada selciata che conduce al piazzale panoramico di San Vito. Il cammino, suggestivo e ombreggiato durante le stagioni più calde, è lungo circa due chilometri, adatto a ogni visitatore e in grado di squadernare come in un bignami tutto il fascino di queste montagne.

Una volta da queste parti vale davvero la pena esplorare i dintorni di Cutigliano, per farlo si può partire salendo verso Melo, una ridente località nota per l’abbondanza di mirtilli e degli altri frutti di bosco. Da qui una strada carrabile si inerpica sino al Rifugio della Doganaccia (a oltre 1500 metri d’altezza), località ideale gli amanti degli sport invernali e – d’estate – per approfittare delle numerose escursioni che partono da qui. Una porta al Rifugio della Croce Arcana(a 1730 metri), da dove una volta arrivati, seguendo il crinale, è possibile in circa un’ora raggiungere il suggestivo Lago Scaffaiolo; oppure, in mi paio d’ore abbondanti, il Libro Aperto (quasi a quota 2000), passando per il punto panoramico della Cima Tauffi.

La Doganaccia è raggiungibile anche tramite una nota funivia (la cui stazione di partenza venne costruita sui ruderi della trecentesca fortezza di Cacioli, presidio delle antiche vie di valico che dal passo della Croce Arcana immettevano nel modenese), che collega Cutigliano anche ai rifugi della Croce Arcana.
Tornando a valle vale la pena fare un salto a Rivoreta, tranquilla località adagiata sulle pendici del Libro Aperto. Oltrepassata Pianosinatico è d’obbligo una sosta alla refrigerante fonte del Sestaione, dopo la quale si può raggiungere prima Pian degli Ontani e quindi la stazione climatica di Pian di Novello.

Ultima meta da segnalare i Casotti di Cutigliano, dove sono visibili quelle che erano tre antiche ferriere, una delle quali oggi attiva nella produzione non più di manufatti metallici, bensì di caratteristici panni in lana naturale.
Cutigliano è inoltre una delle tappe fondamentali dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, si dipanano infatti da qui ben quattro dei principali itinerari del Museo: Insieme della cultura e della religiosità popolare, Insieme agro-silvo pastorale e abitativo, Insieme del verde e Insieme del ferro.

Fonte: visittuscany.com

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Franca Ciari

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