CS_Inquinamento da PM10: emessa ordinanza che vieta i fuochi all’aperto
Inquinamento da PM10: emessa ordinanza che vieta i fuochi all’aperto
Secondo la rilevazione Arpat, raggiunto il livello di criticità 2 della qualità dell’aria
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VINCI – Con un’ordinanza sindacale, il primo cittadino di Vinci ha imposto il divieto di accensione di fuochi all’aperto e abbruciamenti di sfalci, potature, residui vegetali o altro a partire da ieri, mercoledì 20 gennaio, fino a martedì 26 gennaio 2021, per un totale di 7 giorni.
Il provvedimento è stato reso necessario a seguito della comunicazione di Arpat – Agenzia regionale per la Protezione ambientale della Toscana – sul raggiungimento del livello di criticità 2 della qualità dell’aria, nell’area di superamento denominata “Comprensorio del Cuoio di Santa Croce sull’Arno”, a cui il territorio del Comune di Vinci fa riferimento.
Arpat ha rilevato superamenti del valore limite per la media giornaliera del PM10 e sono previsti altri giorni con condizioni meteo critiche, per tali ragioni il livello dell’Indice di Criticità per la Qualità dell’Aria (ICQA) è 2.
Con il provvedimento sindacale, inoltre, si invitano i cittadini a limitare l’uso dei mezzi di trasporto privati, privilegiando quelli pubblici o altri a basso impatto ambientale.
L’obiettivo è quello di limitare le emissioni dalle principali fonti di inquinamento, considerato peraltro che permangono condizioni meteorologiche favorevoli alla formazione degli inquinanti nell’aria, e proteggere la salute dei cittadini, evitando quanto più possibile l’esposizione agli inquinanti che sono particolarmente dannosi per le fasce più sensibili della popolazione.
Tutti i contravventori saranno puniti a termini di legge. Il Comando della Polizia Municipale è incaricato di provvedere alla verifica dell’esecuzione di quanto disposto e di assumere le eventuali iniziative previste in caso di inadempienza secondo quanto indicato dalla vigente normativa.
Dopo i giorni di validità dell’ordinanza il provvedimento potrà essere nuovamente emanato, fino al 31 marzo, ogni volta che perverrà una comunicazione da parte di Arpat relativa al raggiungimento del livello di criticità 2.