CERTALDO – Nuova viabilità rimandata a dopo i lavori
Cucini: “È necessario posticipare il nuovo modello di mobilità, in modo che possa essere anche maggiormente approfondito e analizzato”
CERTALDO – Cambio di programma sulla nuova viabilità, che avrebbe dovuto partire entro il mese di gennaio del 2023. A farlo sapere è il sindaco Giacomo Cucini in un lungo post sulla sua pagina Facebook che riporta quanto segue:
“Il progetto di nuova viabilità nasce da uno studio complesso che, come ormai è noto, approfondisce tutte le dinamiche di mobilità del nostro paese. Realizzato da professionisti, con un percorso di partecipazione pubblica, tante assemblee, interviste e sondaggi, si è chiuso nel 2019.
In realtà la proposta che abbiamo fatto è più moderata rispetto alla soluzione finale di quello studio, proprio perché volevamo impattare meno sulle abitudini dei cittadini e sulla loro quotidianità.
Il progetto avrebbe dovuto prendere avvio nel 2020, ma la pandemia e il lockdown hanno bruscamente interrotto il percorso di avvicinamento a questo nuovo modello di mobilità.
La proposta è comunque stata presentata in più assemblee pubbliche con commercianti e cittadini e in linea generale sembrava ci fosse la volontà di provarla, di sperimentarla, per capire bene quali fossero le criticità e i benefici che avremmo avuto.
Il progetto si basa su alcuni punti di forza che a mio avviso sono fondamentali per il nostro paese e trova soluzioni alle criticità che lo stesso studio sottolinea: diminuire in maniera importante il traffico di attraversamento del paese per permettere a tutti di andare in centro con l’auto, qualora si voglia usufruire dei servizi, ma usare la circonvallazione se si deve andare da una parte all’altra del paese. Questo porta maggiore sicurezza a pedoni e ciclisti che si muovono sul nostro territorio e rende il paese più vivibile.
Come sempre ho detto, la conformazione di Certaldo non permette una serie infinita di possibilità e ogni modello possibile (tutti elencati nelle varie presentazioni spiegando anche perché abbiamo deciso per uno piuttosto che per l’altro) ha tanti pro e tanti contro. Anche questo avrebbe presentato criticità, che devono essere monitorate e seguite, eventualmente corrette.
Siamo riusciti a finanziare la riqualificazione del centro (Piazza Boccaccio, Via Roma, Via 2 Giugno e Borgo Garibaldi) e nel 2023 partiranno i cantieri, i servizi come la Casa della Salute si stanno via via implementando e, in prospettiva, ci sarà anche la riqualificazione degli hangar in viale Matteotti. Dobbiamo aumentare la possibilità di muoversi a piedi e in bicicletta in sicurezza con percorsi protetti e questo ci sarà consentito solo se i flussi di auto nelle vie del centro diminuiranno. Un processo inevitabile se si guarda al futuro e a una nuova prospettiva di sviluppo, che stanno adottando tutte le città e i paesi europei con varie soluzioni.
Ho fondato tutto il mio percorso di amministratore sull’ascolto della comunità, cercando convergenze e condivisione dei percorsi che stavamo attuando, salvo poi dover prendere delle decisioni che talvolta possono scontentare qualcuno, ma che hanno una chiara valenza di interesse pubblico.
In questi giorni mi è stato evidente quanto la prospettiva proposta non sia condivisa, mi permetto di dire, spesso anche non capita. Non mi sono fermato solo ai social, ho sentito molti cittadini per capire gli umori che esistevano nei bar, nelle aziende, nelle associazioni, ho parlato nuovamente con le categorie che rappresentano il commercio, ed è venuto fuori sempre più chiaramente un sentimento di distanza rispetto a questa decisione, anche e soprattutto per il periodo in cui siamo.
Gli anni difficili che abbiamo vissuto, probabilmente, ci dettano una maggiore preoccupazione rispetto al cambiamento, capisco anche che, soprattutto le attività commerciali, dopo i momenti difficili che hanno avuto e l’aumento delle bollette, siano preoccupate che un cambio di mobilità possa ulteriormente amplificare i problemi. Le limitazioni avute negli anni, il senso di smarrimento che abbiamo avuto e la speranza di una ripresa interrotta dall’inflazione e dai costi energetici esponenziali, fa vivere un cambiamento come questo come un ulteriore aggravio di problemi e difficoltà.
Per me fare politica e amministrare vuol dire rappresentare i cittadini, devo necessariamente prendere atto degli umori della comunità. Sicuramente il momento è complicato e credo sia mio dovere interpretarlo.
Per questo penso che sia meglio affrontare i cantieri in centro, affrontare i cantieri del PNRR, affrontare prima progettazioni ulteriori di piste ciclabili e percorsi pedonali e posticipare la realizzazione del nuovo modello di viabilità, in modo che possa essere anche maggiormente approfondito e analizzato.
Sono convinto che il nostro paese abbia tutte le caratteristiche per essere più attrattivo e essere scelto anche da chi sta fuori per commercio e tempo libero, questo avverrà grazie alla riqualificazione di Piazza Boccaccio e Via 2 Giugno, ma è evidente che nel futuro non possiamo permetterci un centro incorniciato, ingessato da un flusso continuo di auto come avviene oggi.
Non attuare adesso il progetto non comporta nessuno spreco di risorse perché le telecamere acquistate saranno usate per il controllo stradale dove erano state previste (Via 2 Giugno).
In chiusura un appello: la partecipazione è sempre qualcosa di meraviglioso, anche quando si manifesta un dissenso, cerchiamo però di farla da subito, anche nei processi decisionali che portano alla definizione di un progetto. Sarà sicuramente più semplice trovare soluzioni insieme, non sempre c’è la possibilità di interrompersi”.