CULTURA

Alle Scuderie medicee di Poggio a Caiano ultimi giorni per “Amighetto Amighetti (1902 – 1930)”

Ultimi giorni per “Amighetto Amighetti (1902 – 1930)” alle Scuderie medicee. Fino al 3 giugno si potrà visitare la mostra antologica dedicata all’artista del primo Novecento

 Ultimi giorni di apertura per la mostra antologica promossa da Museo Soffici e del ‘900 italiano e Comune di Poggio a Caiano dicata ad Amighetto Amighetti, artista talentuoso e figura di rilievo del primo Novecento morto prematuramente e precocemente dimenticato. “Amighetto Amighetti (1902 – 1930)” sarà infatti visitabile fino a domenica 3 giugno in orario 10-13 / 14,30-19 dal giovedì alla domenica. Dopo aver lasciato Poggio l’allestimento farà tappa a Genova, città nella quale il pittore è nato, ha studiato ed ha prevalentemente svolto la sua attività.

Ligure di nascita appunto, ma Poggese di origine (qui è sepolto nel cimitero comunale), Amighetti muove i primi passi nella pittura fin da giovanissimo. La sua arte ricca di intensità è condita da una tecnica innovativa che, insieme alla spiccata personalità, lo portano ad esporre a soli 26 anni alla Biennale di Venezia. Un percorso artistico avviato al successo interrotto bruscamente per la morte a soli 28 anni. La sua eredità pittorica è di grande interesse e permette oggi di ampliare la conoscenza dell’arte del Novecento, un secolo del quale il Museo Soffici è interessato a indagare e valorizzare risvolti e contenuti sotto il profilo artistico e culturale.

Curata dallo storico dell’arte Franco Dioli che ha condotto un approfondito studio di ricerca su Amighetti, l’esposizione raccoglie una selezione di 45 opere fra ritratti, paesaggi toscani e nature morte. Il percorso espositivo copre l’intera evoluzione dell’artista, dal primo acquarello fino a La stiratrice, l’ultima opera realizzata nel 1930, anno della sua morte. Nella sua arte si ritrovano similitudini con Felice Carena (suo maestro all’Accademia di belle arti di Firenze), con Felice Casorati, soprattutto il primo Casorati, per la notevole capacità di sintesi formale, ma anche con Armando Spadini, nella consistenza tenera dei gesti e dei personaggi più piccoli e per le scene familiari.

Completa il percorso espositivo, esterno al Museo, anche la chiesa di San Michele Arcangelo a Comeana (aperta tutti i giorni dalle 9 alle 13) nella quale si trova la pala raffigurante San Michele che Amighetti realizzò nel 1919 a soli 17 anni, una copia da Guido Reni nella quale è già rintracciabile il pittore solido e maturo.

Con lo stesso biglietto della mostra (costo 3 euro intero, gratuito se minori di 18 anni) si accede anche al Museo Ardengo Soffici e del ’900 italiano.

UFFICIO STAMPA MOSTRA

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Franca Ciari

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