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Al via France Odeon con “Coup de Chance” di Woody Allen

Il film francese del regista statunitense apre la quindicesima edizione della rassegna

Dopo la proiezione di “ Iris et les hommes” , commedia tutta al femminile di Caroline Vignal, interpretata da Laure Calamy l’inaugurazione del Festival è stata affidata all’ultimo film di Woody Allen “Coup de chance”, non ancora uscito nelle sale italiane. Il film, girato dal regista statunitense che ha scelto per il suo thriller un’ambientazione parigina ed un cast tutto francese. Presentato fuori concorso a Venezia, il film racconta un triangolo amoroso.
“Coup de chance” parla dell’importante ruolo che il caso e la fortuna giocano nelle nostre vite. La storia è quella di Fanny (Lou de Laàge) e Jean (Melvil Poupaud). Sembrano la coppia ideale: sono entrambi realizzati professionalmente, vivono in un meraviglioso appartamento in un quartiere esclusivo di Parigi, e sembrano innamorati come la prima volta che si sono incontrati. Quando Fanny s’imbatte accidentalmente in Alain (Niels Schneider), un ex compagno di liceo, perde la testa. Non passa molto tempo prima che i due decidano di rivedersi, e più continua questa frequentazione più i due diventano sempre più intimi. In “Coup de Chance” commedia e dramma convivono in un’ironia evidente , talvolta brutale talvolta delicata, lasciando che sia il caso sapientemente orchestrato dalla regia di Allen a gettare scompiglio nella vita degli uomini. Perché in fondo, qualunque siano le suggestioni e allusioni ai capolavori passati, non c’è film in cui Woody Allen non racconti degli uomini, dell’amore e di come questo piombi nelle loro vite stravolgendole “Coup de chance” non solo riprende temi cari al regista, ma ricorda molto “Match Point”, come ha ammesso lo stesso Woody Allen. “Diciamo che il genere è lo stesso, nel senso che l’idea per entrambi i film ruota intorno al concetto di fortuna, di sorte. Perché il caso ha un effetto sulle nostre vite molto più decisivo di quanto siamo disposti ad ammettere”. C’è da dire che “Coup de chance” è scorrevole e al suo interno riemerge la fortuna come qualcosa di intangibile e sfuggente, eppure fondamentale per ognuno di noi. Come se il bello della vita risieda proprio in ciò che non si può ne prevedere ne controllare. Un film diretto con la consueta maestria dal regista americano che dopo i non brillantissimi “Una giornata di pioggia a New York” e “Rifkin Festival” ci regala un’opera all’altezza delle sue opere migliori. Il film che è una miscela unica di eleganza, satira, ironia e drammaticità, quasi alla Lubitsch, si avvale di ottimi interpreti, di una buona colonna sonora e della straordinaria fotografia di Vittorio Storaro.

Alessandro Lazzeri

Alessandro Lazzeri

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