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“Come un granello di sabbia”.

Storia del ragazzo che non fuggì di fronte all’ingiustizia
“Come un granello di sabbia – Giuseppe Gulotta, storia di un innocente”
Sul palco della “sua” Certaldo la storia che ha commosso l’Italia:
22 anni di carcere e 36 di iter giudiziario per essere proclamato innocente

 

 

La storia di un uomo che ha scelto di non fuggire di fronte all’ingiustizia, e che, dopo 36 anni di travaglio giudiziario e 22 di carcere, ha atteso il momento del riscatto restando sempre a testa alta.

marco costantino
marco costantino

A cinque anni dalla assoluzione che lo ha definitivamente riabilitato, mercoledì 22 novembre, alle ore 21, lo spettacolo “Come un granello di sabbia – Giuseppe Gulotta, storia di un innocente” andrà in scena proprio a Certaldo, il paese dove dalla fine degli anni ‘70 vive Gulotta, paese diventato ormai la sua casa, dopo aver lasciato la natia Alcamo nella quale però, dice, “Torno spesso e spero venga presto rappresentata la mia storia a teatro, proprio come avverrà adesso qui”.

“Come un granello di sabbia – Giuseppe Gulotta, storia di un innocente” è lo spettacolo, interpretato da Salvatore Arena, di Mana Chuma Teatro, scritto e diretto da Salvatore Arena e Massimo Barilla, che apre la stagione teatrale del Teatro Multisala Boccaccio dopo una tournèe di successo in tutta Italia. Il dramma narra la vita di un diciottenne spensierato, muratore, che si è appena regalato una vespa nuova e in una notte come tante altre viene prelevato dalle forze dell’ordine ed arrestato per un omicidio che non ha commesso. Ma dal quale non riuscirà a discolparsi. Una vicenda narrata anche in “Alkamar – la mia vita in carcere da innocente” scritto da Gulotta col giornalista Nicola Biondo (ed. Chiarelettere).

Lo spettacolo è una straordinaria prova d’attore di Salvatore Arena, che dà voce a Gulotta ma anche ai coprotagonisti: i Carabinieri vittime, Salvatore e Carmine; gli amici di Giuseppe; un vicequestore illuminato ma schiacciato come lui dall’ingranaggio; i torturatori; la moglie Michela; i genitori. Costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri ad “Alkamar”, piccola caserma di Alcamo Marina, provincia di Trapani, si trova ad essere, insieme ad altri tre amici, il capro espiatorio di un delitto che nasconde forse trame occulte o traffici. Assolto in primo grado – ed emigrato in Toscana – poi condannato, Gulotta non fugge dall’Italia, come invece fanno due degli altri condannati, ma scegli di restare, di lottare a testa alta restando lì come un granello di sabbia all’interno di un enorme ingranaggio, fino a quando l’ingranaggio non si inceppa e restituisce la verità della sua innocenza. Anche se la verità sulla morte dei due Carabinieri resta ancora ignota. Voce e corpo d’attore, quelli di Arena, che si muovono nella scenografia di Aldo Zucco, sostenuti dalle musiche originali di Luigi Polimeni.

Ingresso posto unico euro 15, ridotto soci Coop euro 12, ridotto studenti di ogni ordine e grado euro 8.

Info e prevendita: www.multisalaboccaccio.it – tel. 0571 664778

FOTO: di Marco Costantino

 

 

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Comune di Certaldo
Ufficio Stampa

Franca Ciari

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