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RSA Comeana: attivate fin da subito le dovute misure per gestire i casi di positività in accordo con le autorità territoriali

RSA Comeana: attivate fin da subito le dovute misure per gestire i casi di positività in accordo con le autorità territoriali

Costante confronto e aggiornamento con la struttura per un monitoraggio delle condizioni cliniche 


Prato– L’Ausl Toscana centro ha adottato fin da subito le dovute misure per gestire i casi di positività rilevati all’interno delle residenze sanitarie assistenziali. Il primo intervento è stato effettuato presso la RSA di Comeana, a seguito della conferma di un caso positivo.

E’ stata pertanto adottata ogni misura adeguata, in accordo con le autorità locali e la Società della Salute, compresa l’attivazione immediata della quarantena dell’intera struttura. E’ stato inoltre avviato un costante monitoraggio con il coordinatore dei medici di famiglia afferenti alla struttura, nonché un confronto quotidiano con la direzione della RSA al fine di supportarla nella gestione delle proprie responsabilità.

Relativamente ai contatti stretti in RSA sono stati posti in quarantena e sorveglianza attiva i 30 ospiti presenti nella struttura stessa in accordo le autorità locali e la Società della Salute, su 15 di questi, che presentavano sintomatologia simil-influenzale, sono stati effettuati  tamponi per ricerca del Covid-19, che hanno riscontrato 8 positività su 15.

Sono state inoltre prescritte quarantene agli 11 anziani afferenti al Centro diurno (sospeso dalla Società della Salute contestualmente all’esordio dei primi casi).

Su alcuni anziani del Centro e i rispettivi familiari, divenuti sintomatici, è stato effettuato tampone.  Nei casi risultati positivi è stata prescritta la quarantena a tutti i contatti stretti identificati dall’inchiesta epidemiologica.

Gli operatori della RSA e il personale assistenziale asintomatico non sono stati sottoposti in quarantena, secondo quanto prevede la normativa, ma hanno adottato le dovute misure preventive, compreso l’isolamento verso le famiglie e altri contatti esterni. Gli operatori sintomatici sono stati posti in isolamento nel proprio domicilio con una sorveglianza attiva da parte del medico di famiglia e del Dipartimento di Prevenzione, tramite l’igiene pubblica territoriale.

L’Azienda sanitaria si è impegnata a fornire tempestivamente gli adeguati dispositivi di protezione individuale e altro materiale sanitario per far fronte alle necessità richieste dalla struttura. Inoltre è stata inviata un’istruzione operativa, anche a tutte le altre RSA, con le indicazioni per dare ulteriore supporto e consulenza sugli aspetti tecnici e organizzativi orientati alla diffusione del virus.

Nei giorni scorsi sono stati inoltre effettuati ulteriori tamponi a tutti gli operatori e gli ospiti della struttura. Sono risultati positivi 15 ospiti, e 14 operatori, questi ultimi tutti asintomatici.

Nella mattina di oggi è intervenuta presso la struttura un’apposita équipe specialistica che ha constatato la prevalenza di soggetti in buone condizioni di salute. Soltanto due degli ospiti manifestano una lieve sintomatologia.

L’Azienda precisa che questa RSA, come tutte le altre, è stata fornita per tempo delle procedure di sicurezza da adottare rigorosamente per gli accessi alla struttura e per la protezione individuale nell’attività lavorativa dei loro operatori.

 

Il gestore della RSA, ai sensi del contratto in essere, deve provvedere alla sostituzione del personale in malattia. Si valuterà pertanto il rispetto dei termini contrattuali. Sorprende inoltre molto la presa di posizione di alcuni Sindaci della zona, a partire da quello di Carmignano, stante il continuo coinvolgimento sui passi assunti e sulle decisioni adottate.

Si ribadisce infine che tutti gli ospiti della struttura che presentino malattia sono presi in carico dal SST, con avvio di adeguata terapia medica presso la RSA. Solo per tali soggetti ammalati, è previsto il trasferimento presso adeguata struttura sanitaria territoriale a carico della Asl Toscana Centro o il collocamento all’interno del presidio ospedaliero.

 

Pur consapevoli della complessità del momento, è necessario che tutti svolgano appieno il proprio compito. La presa in carico è prevalentemente sanitaria se c’è malattia, altrimenti è prevalentemente  sociale, quindi con il coinvolgimento attivo delle Amministrazioni Comunali.

 

L’Azienda sanitaria attende che, al posto di affermazioni d’effetto, ma discutibili nell’aderenza alla verità, ci sia dedizione e spirito di sacrificio nel cercare soluzioni che non possono essere soltanto attese.


 

Franca Ciari

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