CULTURA

Riapre dopo il restauro la Biblioteca Magliabechiana Sarà accessibile tre giorni la settimana: il martedì dalle 9 alle 17, il mercoledì e il giovedì dalle 9 alle 13.

La Biblioteca è detta Magliabechiana dal nome dell’erudito che ne fu il primo responsabile, Antonio Magliabechi (1633-1714). Il costo dell’operazione è stato di circa 250 mila euro. Dal 5 febbraio 2021 i suoi ambienti sono stati sottoposti ad un’operazione di consolidamento strutturale per rimediare ai guasti del tempo, necessari anche per introdurre più moderne ed efficienti tecnologie, al servizio sia della collezione di libri che degli utenti. Totalmente rinnovato il sistema di illuminazione, all’insegna del risparmio energetico e del comfort per la vista: le vecchie lampade sono state sostituite con moderni led a consumo ridotto, posizionati strategicamente su palchetti, scaffali e tavoli. L’effetto finale sottolinea, inoltre, la storicità e l’eleganza architettonica dello spazio. La Biblioteca Magliabechiana sarà gratuitamente accessibile agli studiosi il martedì dalle ore 9 alle 17, il mercoledì e il giovedì dalle 9 alle 13. Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha dichiarato alla vigilia della riapertura: «Il restauro della Biblioteca Magliabechiana ha un doppio valore, prima di tutto pratico (era fondamentale provvedere al consolidamento delle assi di sostegno del tetto), ma, soprattutto, ricorda l’importanza della ricerca come strumento fondamentale per la tutela delle opere d’arte e come elemento imprescindibile della missione del museo».

Antonio Magliabechi (Firenze 1633-1714) fu bibliotecario dei granduchi medicei di Toscana. Alla sua morte lasciò un’eredità di circa 30.000 volumi: grazie a questa donazione Firenze ebbe la sua prima biblioteca pubblica, nucleo originario dell’attuale Biblioteca Nazionale Centrale. Il 16 dicembre 1998 nel salone Magliabechiano, sede originaria della raccolta della stessa Biblioteca Nazionale, venne insediata la Biblioteca degli Uffizi, specializzata in argomenti come la storia dell’arte, la museografia e la storia locale.

Alessandro Lazzeri

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