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24.10.2021 AL VIA DAL TEATRO PACINI DI PESCIA la tournée TARTUFO di Molière – con Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina, Roberto Valerio – produzione associazione teatrale pistoiese

Domenica 24 ottobre al via dal Teatro Pacini di Pescia la tournée di TARTUFO di Molière, la produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese.

Protagonisti Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina e Roberto Valerio, che firma anche la regia.

La tournée toccherà teatri importanti come lo Stabile di Torino, il Massimo di Cagliari, il Quirino di Roma, il Rossetti di Trieste e, tra le altre piazze, Lugano, Siena e Faenza.

Lo spettacolo è il primo appuntamento del cartellone “Vetrina d’autunno” dell’Associazione Teatrale Pistoiese.

TEATRO PACINI PESCIA
(Piazza San Francesco, 9)
DOMENICA 24 OTTOBRE 2021, ore 21
VETRINA D’AUTUNNO 2021

TARTUFO

di Molière

traduzione Cesare Garboli

adattamento e regia Roberto Valerio

con (o.a.) Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina, Roberto Valerio

e con Massimo Grigò, Irene Pagano, Elisabetta Piccolomini,

Roberta Rosignoli, Luca Tanganelli

scene Giorgio Gori

costumi Lucia Mariani

luci Emiliano Pona

suono Alessandro Saviozzi

Personaggi e intrepreti

MADAMA PERNELLA, madre d’Orgone / Elisabetta Piccolomini

ORGONE, marito di Elmira/ Roberto Valerio

ELMIRA, moglie di Orgone / Vanessa Gravina

DAMIDE, figlio di Orgone/ Luca Tanganelli

MARIANNA, figlia di Orgone / Irene Pagano

CLEANTE, cognato di Orgone / Massimo Grigò

DORINA, cameriera / Roberta Rosignoli

TARTUFO, finto credente/ Giuseppe Cederna

LORENZO, servo di Tartufo / Massimo Grigò


Ultimi giorni di prove a Pescia Tartufo di Molière, la fortunata produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese che proprio dal Teatro Pacini riparte domenica 24 ottobre (ore 21) per un’importante tournée che toccherà teatri prestigiosi come lo Stabile di Torino, il Massimo di Cagliari, il Quirino di Roma, il Rossetti di Trieste e, tra le altre piazze, Lugano, Siena e Faenza. Lo spettacolo apre “Vetrina d’autunno 2021”, il cartellone dell’Associazione Teatrale Pistoiese realizzato, per i vari eventi in programma al Teatro Pacini, in collaborazione con il Comune di Pescia e Alfea Cinematografica.

Lo spettacolo di Molière – il grande commediografo francese di cui ricorre nel 2022 il 400° anniversario della nascita – è firmato alla regia da Roberto Valerio, regista che ha realizzato negli anni spettacoli molto apprezzati da pubblico e critica: tra questi, sempre con l’ATP, Il Vantone di Pier Paolo Pasolini, L’impresario delle Smirne di Goldoni e Casa di Bambola di Ibsen, con il Teatro dell’Elfo Un marito ideale di Wilde e, con la Compagnia Orsini, Il giuoco delle parti di Pirandello.

Assieme a Roberto Valerio (anche interprete, quale Orgone), è in scena, nel ruolo del titolo, un artista ‘di razza’ come Giuseppe Cederna che, dopo i suoi one-man-show degli ultimi anni, è tornato ad inserirsi, da protagonista, in un’importante produzione teatrale. Lo spettacolo si avvale, nel ruolo di Elmira, della presenza carismastica di un’attrice di grande spessore e amata dal pubblico come Vanessa Gravina, perfettamente a suo agio tra tv e teatro. Nel cast, anche Massimo Grigò (Lorenzo), Irene Pagano (Marianna), Elisabetta Piccolomini (Madama Pernella), Roberta Rosignoli (Dorina) e Luca Tanganelli (Damide).

Il protagonista, emblema dell’ipocrisia, indossa la maschera della devozione religiosa e della benevolenza – commenta il regista Roberto Valerioper raggirare e tradire il suo sprovveduto e ingenuo benefattore Orgone. Tartufo è scaltro, affascinante, pericoloso; i suoi gesti e le sue espressioni tradiscono una natura sanguigna, depravata, oscena, naviga nelle acque irrequiete della dissimulazione oscillando tra un’affettata eleganza e una grezza materialità. Non c’è dubbio che all’epoca in cui Molière scrisse la sua opera, i suoi obiettivi chiari erano i bigotti che usavano il rigorismo religioso come facciata per nascondere i loro empi comportamenti, senza nemmeno credere a ciò che stavano predicando. La battaglia era tra la verità e l’inganno, l’onestà e l’ipocrisia. Ora questa equazione va parzialmente modificata. Tartufo non può più essere un semplice impostore. È molto più di questo: un profeta anticonformista. Un guaritore. Un guru fanatico. Che denunzia, maledice e combatte (in apparenza) contro un mondo di materialismo, consumismo, lassismo, dissolutezza, permissività e amoralità.”

Il nostro spettacolo continua Roberto Valeriosarà una commedia molto divertente, che saprà unire la satira corrosiva alla profonda riflessione sull’animo umano e sui valori sociali; con una visione audace e contemporanea che sottolinea la crisi della nostra società moderna dilaniata tra materialismo senza senso e spiritualità fanatica. Porteremo sulla scena, attraverso una rappresentazione giocosa delle tensioni sociali, politiche, familiari, l’esistenza umana, coniugando diversi registri in una polifonia di strati di senso, ora amari ora pungenti, che ci seducono, ci divertono e che ci parlano, nondimeno, con grande urgenza. Esplorare la modernità di questo classico intramontabile, per farne uno spettacolo popolare. Uno spettacolo in cui sarà divertente rovesciare, confondere, sconvolgere, sovrapporre bene e male, in una promiscuità di temi, caratteri e intrecci che nascondono, dietro i rumorosi ingranaggi della commedia, un riso amaro.”

La prevendita per lo spettacolo è in corso alla Biglietteria del Teatro Manzoni di Pistoia (0573 991609-27112); alla Biglietteria del Teatro Pacini (0572495161), nei giorni di sabato 23 ottobre (ore 11/13 e 16/19) e domenica 24 ottobre (ore 16/19 e dalle ore 20). Prevendita on line www.bigliettoveloce.it

Nella sezione “Vetrina d’autunno” il Teatro Pacini di Pescia ospiterà anche altre 3 produzioni dell’Associazione Teatrale Pistoiese: “GRANDI DISCORSI” ideato e diretto da Renata Palminiello (20 novembre, ore 21), ANTICHI MAESTRI di Thomas Bernhard con Sandro Lombardi, Martino D’Amico e Alessandro Burzotta, regia di Federico Tiezzi (5 dicembre, ore 21) e, per il pubblico delle famiglie, BRUTTA NOVELLA di Francesca Giaconi e Antonella Carrara / il Funaro (6 e 7 novembre, ore 16 – capienza limitata).

Vetrina d’autunno è realizzata e resa possibile grazie al fondamentale sostegno dei due principali soci ATP, Comune di Pistoia e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana,  in collaborazione con Comune di Pescia, Comune di Montale, con il prezioso contributo di Far.com, Unicoop Firenze, Toscana Energia e Publiacqua, partner istituzionali di tutta l’attività.


Appunti per una regia (note complete)

La trama del celebre capolavoro è a tutti nota: il protagonista, emblema dell’ipocrisia, indossa la maschera della devozione religiosa e della benevolenza per raggirare e tradire il suo sprovveduto e ingenuo benefattore Orgone. Tartufo è dunque un arrivista che veste i panni del virtuoso in odore di santità e Orgone è colui che gli regge lo specchio in un gioco di oscura manipolazione e dipendenza affettiva. Tartufo è scaltro, affascinante, pericoloso; i suoi gesti e le sue espressioni tradiscono una natura sanguigna, depravata, oscena, naviga nelle acque irrequiete della dissimulazione oscillando tra un’affettata eleganza e una grezza materialità. È sensuale e inquietante, tanto da ricordare qualcosa di diabolico, di sinistro.

Il più delle volte, le versioni sceniche del Tartufo si sono concentrate sull’ipocrisia del personaggio del titolo. Non c’è dubbio che all’epoca in cui Molière scrisse la sua opera, i suoi obiettivi chiari erano i bigotti che usavano il rigorismo religioso come facciata per nascondere i loro empi comportamenti, senza nemmeno credere a ciò che stavano predicando. La battaglia era tra la verità e l’inganno, l’onestà e l’ipocrisia.

Ora, 350 anni dopo, questa equazione va parzialmente modificata. Tartufo non può più essere un semplice impostore. È molto più di questo: un profeta anticonformista. Un guaritore. Un guru fanatico. Che denunzia, maledice e combatte (in apparenza) contro un mondo di materialismo, consumismo, lassismo, dissolutezza, permissività e amoralità. Questo angelo oscuro o demone pietoso irrompe in una famiglia borghese benestante, la sconvolge completamente, prende il controllo, la castiga, la rivoluziona, la assorbe. Affascina interamente il pater familias Orgone e sua madre, le due figure chiave del potere familiare, mentre simmetricamente, respinge gli altri personaggi, cioè i ragazzi, la loro matrigna, lo zio e la cameriera. Tartufo ipnotizza il padre, acceca la madre, sposa la figlia, bandisce il figlio, seduce la matrigna, sconvolgendo il normale flusso di vita dell’intera famiglia. Come nel Teorema del film di Pasolini, egli lavora come un uragano, come una forza sovrannaturale, che con la sua radicalità scatena tutti i desideri e le furie trasformando il convenzionale e conformista vivere della casa.

La sua preda, Orgone, è un uomo solo, fragile, non compreso dalla sua famiglia, in preda alla moderna malattia della depressione che sfocia in attacchi di ansia e nevrosi. E Tartufo è il suo medico, l’unico che riesce a comprenderlo e a regalargli serenità. Orgone è la fragilità di un cuore catturato per la prima volta, il potere comico di un’anima contraddittoria, l’autorità della figura paterna che in modo vendicativo ha deciso di insegnare a tutta la sua famiglia come vivere punendola con Tartufo.

Elmire è uno dei personaggi più interessanti creati da Molière. Il suo potere enigmatico, la sua complessità evasiva, la sua apparente sottomissione, fanno di lei la vera potenza della commedia, l’unica in grado di sconfiggere Tartufo. Orgone ne è stato sedotto fino a sposarla, Tartufo è irresistibilmente attratto da lei. Un oscuro oggetto del desiderio.

Il nostro spettacolo sarà una commedia molto divertente, che saprà unire la satira corrosiva alla profonda riflessione sull’animo umano e sui valori sociali; con una visione audace e contemporanea che sottolinea la crisi della nostra società moderna dilaniata tra materialismo senza senso e spiritualità fanatica. Porteremo sulla scena, attraverso una rappresentazione giocosa delle tensioni sociali, politiche, familiari, l’esistenza umana, coniugando diversi registri in una polifonia di strati di senso, ora amari ora pungenti, che ci seducono, ci divertono e che ci parlano, nondimeno, con grande urgenza. Esplorare la modernità di questo classico intramontabile, per farne uno spettacolo popolare. Uno spettacolo in cui sarà divertente rovesciare, confondere, sconvolgere, sovrapporre bene e male, in una promiscuità di temi, caratteri e intrecci che nascondono, dietro i rumorosi ingranaggi della commedia, un riso amaro.”

(Roberto Valerio)

L’accesso agli spettacoli è condizionato all’esibizione della Certificazione verde COVID 19 (Green Pass) o a quant’altro previsto dal DL 105 del 23/7/2021 (fatta eccezione per i minori di 12 anni) e all’uso della mascherina.

TARTUFO | La tournée 2021/2022

PESCIA (PT) 24 ottobre, ore 21 Teatro Pacini

TORINO | dal 26 ottobre al 31 ottobre; dal 2 novembre al 7 novembre Teatro Gobetti

CAGLIARI | dal 10 al 14 novembre Teatro Massimo

ROMA | dal 16 al 21 novembre Teatro Quirino

TRIESTE | dal 2 al 5 dicembre Politeama Rossetti

ALBA | 8 dicembre Teatro Sociale

LUGANO | 10-11 dicembre LAC-Lugano Arte Cultura

LODI 12 dicembre Teatro alle Vigne

SIENA 17-18-19 dicembre Teatro dei Rinnovati

FAENZA 8-9 gennaio Teatro Masini

SANTA CROCE 14 gennaio Teatro Verdi

FAENZA 16 gennaio Teatro Masini

Franca Ciari

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