TRILOGIA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

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Comunicato Stampa
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
TRILOGIA Dee e Vipere | Io, Elvira | Baglady
Martedì 25 Novembre 2025 | ore 19:30
Museo Civico e Diocesano di Fucecchio
“Tre donne, tre voci, tre storie completamente diverse eppure simili. Tre monologhi che
parlano tutte di un’unica cosa: la violenza, fisica o mentale, che ingolfa come sabbie mobili,
la vita di molte donne.” È così che Firenza Guidi introduce l’evento che marca il 26esimo
anniversario della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne,
ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle nazioni unite il 17 dicembre 1999. Il
programma della serata, fortemente voluto dall’Amministrazione del Comune di Fucecchio,
prevede una trilogia di grande rilievo artistico: tre atti unici inediti che portano la firma della
Guidi, come autrice o traduttrice.
“La stagione organizzata da Firenza Guidi ed ElanFrantoio” – annuncia La Sindaca Emma
Donnini – “non potrebbe avere miglior inizio, con la proposta di una trilogia tutta dedicata
alla resistenza delle donne contro quell’intricato, subdolo e soffocante sistema di piccole e
grandi violenze cui da sempre sono soggette. Tre storie che vedono le donne protagoniste,
naturalmente, con lo stile unico e inconfondibile del Frantoio, eccellenza internazionale, dal
cuore fucecchiese.”
Dee e Vipere, interpretato da Silvia Bagnoli, è liberamente ispirato alle travagliate, tragiche,
traumatiche e violente esperienze delle donne legate a Pablo Picasso, in particolare Dora
Maar e Françoise Gilot, giovanissima pittrice e amante del pittore, autrice del libro “La mia
vita con Picasso”, che, nel corso dei loro dieci anni di vita insieme, diventerà madre dei suoi
figli Claude e Paloma. Ma la donna in scena, chi è? La Gilot forse? “No” – dice la Guidi – la
donna che ci parla incarna tutte le donne con o senza nome che non hanno lasciato nessun
segno nella vita di Picasso, ma che invece sono state segnate dal pittore in maniera unica e
inequivocabile, fino al punto della follia.
Baglady, interpretato da Laura Bencini, è la storia vera, allucinante e travolgente di una
donna, nel cuore dell’Irlanda Cattolica, vittima di violenza domestica e abuso irreversibile. È
una homeless che trascina con sé brandelli di vita annodati e confusi in borse di plastica: tra
morsi di pane, coperte e carte da gioco ci sono i resti di un passato rimosso, doloroso e
cocente. Un segreto indicibile e inviolabile permea il parlare sconnesso che sgorga dalle
labbra della donna. I discorsi girano attorno a un segreto che le brucia nell’anima tanto da
provocare un fiume di parole inarrestabile, che rompe le dighe di anni per dare sfogo e
sollievo alla vergogna e alla colpa. L’atto unico è del drammaturgo Irlandese Frank
McGuinness con adattamento e traduzione originale dall’Inglese di Firenza Guidi.
Completa la trilogia sulla violenza di genere, inflitta o subita, l’atto unico Io, Elvira,
interpretato da Giusi Paganelli e ispirato alla storia vera di Elvira Orlandini di Toiano,
sgozzata nel bosco alla vigilia delle nozze il 5 giugno del 1947, giorno della processione del
Corpus Domini. Il suo assassino non è mai stato accertato. “Io, Elvira” una storia di
violazione e di violenza, di lesione dei diritti umani e della libertà di scegliere come vivere la
propria vita. “Ho voluto dare a Elvira voce e corpo” – dice la Guidi “prestare a Elvira quelle
parole che non abbiamo mai potuto conoscere, darle uno spessore: un passato un presente
un futuro per far riemergere dal buio della memoria la sua tragica storia di vittima di
femminicidio.”
Interverranno la Sindaca Emma Donnini, Sabrina Mazzei, assessora alle Pari Opportunità, e
Alberto Cafaro, assessore alla Cultura.
Ospite: Bettina Ferretti, autrice del libro Corpus Domini. Il caso Orlandini.
“È importante” aggiunge la Guidi – “che le storie di queste donne vengano viste e
ascoltate in un luogo divelto dalla fugacità della notizia di cronaca. Un luogo di cultura, di
riflessione, di spessore. Uno spazio senza tempo in cui la natura solenne e immutabile del
museo si confronta con quella poliedrica e fluida del teatro e con la sua forza demonica di
rendere tutto presente ora.”
Il pubblico verrà accompagnato dalla musica originale e live di David Murray (sassofono,
pianoforte, fisarmonica). In alcuni momenti il pubblico sarà seduto e in altri momenti in
piedi. L’ingresso allo spettacolo è gratuito. I posti sono limitati ed è obbligatoria la
prenotazione.

Info e prenotazioni: info@elanfrantoio.org | 339 4129663


