CULTURA

MOZART RINASCE AL TEATRO VERDI CON LA “SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE”

Articolo di Umberto Putzu

Un pubblico ampio e con molti giovani ha riempito il Teatro Verdi di Firenze, con sentito entusiasmo e partecipazione per l’opera ”Le nozze di Figaro”, la prima delle tre opere buffe composta da Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte. La prestigiosa “Scuola di Musica di Fiesole”, fondata da Piero Farulli nel 1974, ha visto come allievo, anche l’appassionato direttore d’orchestra Edoardo Rosadini che ha diretto Mozart con abile maestria. La regia di Matelda Cappelletti ha reso l’opera mozartiana più attuale: sia per la gestualità che rispecchia i nostri giorni che per un percorso dinamico in continuo movimento fatto di corse, salti e saltelli e perfino cadute e schiaffi quasi verosimili. Avvincente lo spirito di team che abbraccia sia i cantanti che l’orchestra, in una narrazione compatta e armonica tra continui colpi di scena spontanei e naturali. I cantanti sono stati scelti dal grande baritono Alessandro Corbelli, in un seminario dedicato, con circa settanta candidati quasi tutti molto giovani. Questa realizzazione è un autentico progetto di reale crescita sia per i giovani musicisti fiesolani che suonano nell’ “Orchestra Galilei” che per i coristi della “Schola Cantorum Francesco Landini”, diretti da Paolo Gonnelli. Intense le interpretazioni di Chen Jialong (Conte di Almaviva), Anna Cimarrusti ( Contessa), Aurora Bertoldi (Susanna), Stefano Fagioli (Figaro) e Viola Bambini (Cherubino) ma nell’insieme sono tutte/i degni di lode. Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha aggiunto un tocco artistico per la disponibilità di elementi scenici e attrezzatura.
Incontriamo uno dei docenti della scuola fiesolana; Umberto Chiummo che ha cantato con le orchestre e i direttori d’orchestra più prestigiosi della nostra epoca e, guarda caso, proprio ad inizio carriera ha vinto un importante concorso, prendendo parte agli allestimenti delle “Nozze di Figaro” con la regia di Gigi Proietti. Chiummo spiega il successo di pubblico in un teatro Verdi così pieno perché: “E’ una realizzazione di una particolare freschezza coinvolgente e i ragazzi esprimono un buon livello artistico. Hanno fatto un lavoro importante, diretti dalla grande energia del Direttore Rosadini e da una regia d’impronta contemporanea che ha coinvolto scenicamente anche la clavicembalista Silvia da Boit. I cantanti sono tutti bravi ma molto fresca e coinvolgente ed estremamente preparata musicalmente è Aurora Bertoldi col suo piglio deciso e la naturale energia, notevole anche Chen Jialong con un’articolazione italiana da far invidia a molti italiani, Anna Cimarrusti e Stefano Fagioli hanno forte espressività sia per qualità della voce che per presenza scenica. Accanto al maestro Stella Chang, una sua allieva di Taiwan sorridente, a cui chiediamo le impressioni sulla scuola: “Un’ottima scuola, un vero work in progress, dove classicità, sperimentazione e contemporaneità si fondono in autentici orizzonti creativi”.

Foto di Umberto Putzu

Alessandro Lazzeri

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