ESCLUSIVA, Lorenzo Amoruso: “Numeri impietosi della Viola, ma ora zero alibi. Per Vanoli sfida delicata, occorre cominciare tutto daccapo”

ESCLUSIVA, Lorenzo Amoruso: “Numeri impietosi della Viola, ma ora zero alibi. Per Vanoli sfida delicata, occorre cominciare tutto daccapo”
Lorenzo Amoruso è stato intervistato in esclusiva dalla testata sportiva News.Superscommesse.it su alcuni temi d’attualità del calcio italiano. L’ex difensore, nel seguente estratto, ha espresso il proprio parere sulla situazione in casa Fiorentina: dal gioco dei gigliati, all’esonero di Stefano Pioli e alla scelta di Paolo Vanoli fino alle ambizioni in Conference League della Viola.
Ultima in classifica con appena 4 punti, dopo 10 giornate di campionato. Nessuna vittoria, 7 gol segnati e 16 subiti. Inoltre, dimissioni di Daniele Pradè prima ed esonero di Stefano Pioli poi. Quali sono le sue considerazioni sui numeri e sugli eventi che stanno riguardando la Fiorentina?
“Purtroppo, i numeri sono impietosi. All’inizio della stagione, la Fiorentina era stata annunciata come la squadra pronta a dare fastidio alle cosiddette grandi per un posto in Champions League, ma si è sciolta come neve al sole in poche settimane. C’è stato qualche errore di costrutto, perché mi è parsa una squadra con dei giocatori troppo dipendenti dalle caratteristiche di un solo attaccante. (…). Ci sono stati dei singoli che hanno sofferto più degli altri e non hanno reso al massimo delle proprie potenzialità, ma è anche vero che Pioli ci ha messo un po’ del suo; difficile capire dall’esterno quale sia stato il problema principale tra la squadra e l’allenatore, ma è probabile che ce ne siano stati diversi, fino a creare un punto di non ritorno.
Le dimissioni di Pradè, poi, hanno fatto intendere che il rapporto tra diversi giocatori e alcuni componenti della società proprio non andava giù. Con l’aggiunta dell’esonero di Pioli, direi che la parola passa soltanto ai giocatori; d’ora in avanti, tutti devono prendersi le proprie responsabilità e non ci saranno più alibi; ciascuno dovrà metterci la faccia e il cuore, perché la situazione a dir poco imbarazzante (…)”.
Dopo varie consultazioni, per la panchina della Fiorentina si attende l’arrivo di Paolo Vanoli. È il profilo giusto?
“Conosco bene Paolo Vanoli (…). Mi sono confrontato in molte occasioni con lui e posso affermare che si tratta di professionista molto serio. Al di là dell’aspetto personale, credo che per lui potrebbe trattarsi della sfida più delicata della sua carriera, perché sa che alla Fiorentina dovrà cominciare tutto daccapo; dovrà essere bravo a scoprire le vere motivazioni per le quali questa squadra non ha saputo rendere, scrutando sia nei singoli che nel collettivo. (…) Sarà necessario adoperare una certa severità nell’impegnare tutti a riprendere la corsa già dalla prossima. (…)”.
Di nuovo la Conference League, contro il Magonza in Germania. Malgrado questa prima delicata parte di stagione, il trofeo europeo resta l’obiettivo principale da raggiungere per la Fiorentina?
“Sì, resta un obiettivo importante e va perseguito. Arriva un avversario che sta vivendo una situazione molto simile a quella della Fiorentina, con l’ultimo posto in classifica in Bundesliga. Questa partita è il giusto sprone per ripartire con il piede giusto. A differenza del campionato, sembra che si sia vista un’altra squadra in Conference, come testimonia il punteggio pieno dopo due gare, per cui deve essere il trampolino di lancio per andare verso la qualificazione anticipata e trasferire la stessa forza anche in campionato. (…)”




