CULTURA

28 novembre: lo storico militare Niccolò Lucarelli presenta ad Arezzo il suo nuovo libro con l’Istituto storico

L’Italia e l’Albania del primo Novecento in un libro dello storico militare Lucarelli
Presentazione venerdì 28 novembre, Chiesa del Duomo Vecchio

AREZZO – Un Paese così vicino, ma paradossalmente, per molti aspetti ancora lontano, riapparso
sulla carta geografica con le tumultuose migrazioni del 1991. In realtà, i rapporti fra l’Albania
moderna e l’Italia datano sin dalla sua indipendenza nel 1912, per la quale la stessa Italia giocò un
ruolo che mantenne, fra alterne vicende, fino alla Seconda guerra mondiale. Per ripercorrere quei
trent’anni di storia, la ex chiesa della Madonna del Duomo, in via Oberdan 61, ospita la
presentazione del volume Le relazioni fra Italia e Albania 1910-1940, dello storico militare
Niccolò Lucarelli, uscito per i tipi di Mursia. L’evento, organizzato dall’Istituto storico aretino della
Resistenza e dell’Età Contemporanea in collaborazione con Mondadori Bookstore Arezzo, si terrà
venerdì 28 novembre alle ore 17,30. Dialoga con l’autore Tiziana Nocentini, direttrice dell’Istituto.
La prima metà del Novecento fu cruciale per lo sviluppo dell’Albania indipendente, decenni
attraversati da episodi controversi, sui quali si stese l’ombra della “lunga mano” delle potenze
europee, Italia compresa. In quest’ottica, il volume di Lucarelli ripercorre le relazioni italo-albanesi
a partire dai moti per l’indipendenza del Paese, cui seguirono l’impegno militare del Regio Esercito
nella Grande Guerra, il tentativo di protettorato e le ambigue relazioni politiche ed economiche
intrattenute dal fascismo fino all’invasione del 1939 e la successiva occupazione. Trenta anni di
storia politica e militare ripercorsa anche attraverso fonti albanesi, tedesche e statunitensi poco note
o inedite per l’Italia, documentando i complessi rapporti diplomatici fra i due Paesi e le strategie
politiche dei vari governi che, da Giolitti a Mussolini, affrontarono la “questione albanese”.
Tiziana Nocentini, direttrice dell’Istituto storico aretino, così commenta il volume: «Il lavoro di
Niccolò Lucarelli offre uno sguardo lucido e documentato su un capitolo spesso trascurato della
storia adriatica. Le relazioni fra Italia e Albania. 1910-1940 ricostruisce con rigore le ambizioni, le
contraddizioni e le incomprensioni che hanno segnato trent’anni di rapporti tra i due Paesi,
illuminando dinamiche politiche, economiche e culturali che ancora oggi influenzano l’equilibrio
della regione. Un saggio che unisce chiarezza narrativa e solidità scientifica, ideale per chi vuole
comprendere davvero le radici storiche del rapporto tra le due sponde dell’Adriatico».
Da parte sua, l’autore spiega come «in retrospettiva storica si può affermare che l’Albania fu il
“sogno proibito” dell’ultima stagione dell’Italia liberale, che non riuscì a stabilirvi un protettorato e
perse Valona dopo una lunga e sanguinosa guerra. L’Albania fu anche l’ultima avventura coloniale
dell’impero fascista prima della tragedia della Seconda guerra mondiale, fu l’illusione che avrebbe
dovuto aprire all’Italia le porte dei Balcani, fu la terra di operazioni commerciali e industriali non
sempre andate a buon fine, spesso con risultati al di sotto delle attese».

Redazione

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