CULTURA

Deconolizzare & Deconolizzarsi

Articolo di Alberto Zucconi

The politics of knowledge

The politics of education

The sociology of knowledge

The sociology of education

The sociology of psychotherapy

Esempio l’uso di paziente, che l’On. Bindi Ministro della Salute dal 1996 al 2000, emesso circolare che vietava l’uso nel SS.NN. dell’appellativo paziente, da allora si potrebbero usare solo i termini di utente o cittadino in quanto titolare di diritti……

Sigmund Freud senza nessuna prova scientifica ha diffuso il concetto che le donne soffrivano di una sindrome incurabile, l’invidia del pene.

Fino al 1973 il manuale diagnostico della American Psychiatry Association Il DSM 3rd diagnosticava come affetti da psicopatologia tutti coloro che non erano eterosessuali senza avere nessuna prova scientifica per sostenerlo, anzi l’opposto sin dal 1957 e 1958….

Esempio uso linguistico di negro verso nero: Capire che negro è giustamente ritenuto una offesa dai neri visto che negro è la parola spagnola per nero, i mercanti di schiavi in genere parlavano spagnolo e quindi quando dicevano nero lo dicevano in spagnolo negro

A me nessuno me l’aveva detto

Razzismo pseudo scientifico: Samuel Cartwright (1793-1863), medico chirurgo e psicologo statunitense pubblicò nel 1851 alcune sue riflessioni sul tema Diseases and peculiarities of the negro race , pubblicato sul New Orleans Medical and Surgical Journal», maggio 1851, pp. 691-715.

Dove descrive una nuova patologia mentale, tipica degli schiavi neri: la drapetomania.

Con il termine drapetomania (dal greco fuggitivo, disertore) Cartwright descrive la patologia mentale che portava lo schiavo a fuggire

Scrive Cartwright:

Il termine è sconosciuto alle nostre autorità mediche, anche se il suo sintomo diagnostico, la fuga per evitare di svolgere il proprio dovere, è ben noto ai nostri piantatori e sorveglianti. […] Nel notare una malattia che non è stata finora classificata nella lunga lista di malattie cui l’uomo è soggetto, era necessario avere un nuovo termine per esprimerla. La causa nella maggior parte dei casi che induce il negro a scappare dal suo dovere, è tanto una malattia della mente quanto una qualsiasi altra specie di alienazione mentale, e, come regola generale, molto più curabile. Con il vantaggio che, con una corretta consulenza medica, rigorosamente seguita, questa pratica molesta che molti negri hanno di scappare può essere quasi del tutto impedita con successo anche quando gli schiavi si trovano ai confini di uno Stato libero, a pochi passi dagli abolizionisti. […]

Se l’uomo bianco tenta di opporsi alla volontà del Signore, cercando di fare del negro qualcosa di diverso da quell’ essere “genuflesso e sottomesso” che l’Onnipotente indica dovrebbe essere, cercando di elevarlo al proprio livello o mettendosi allo stesso suo livello; o se abusa del potere conferitogli da Dio trattandolo crudelmente, punendolo nei momenti di rabbia, non proteggendolo dagli abusi sfrenati dei suoi compagni e di altri, negandogli il necessario per vivere, il negro fuggirà. Ma se il negro mantiene la posizione indicata dalle Scritture, ossia la sottomissione; e se il padrone e il sorvegliante lo ascoltano, sono gentili con lui, ma senza condiscendenza, e allo stesso tempo soddisfano i suoi bisogni fisici, lo proteggono dagli abusi, il negro rimarrà ammaliato e non scapperà.

Secondo la mia esperienza, bisogna pretendere dal negro soggezione e riverenza, altrimenti diventerà scortese e ingovernabile, e scapperà via. […] Due gruppi di persone tendono a perdere i loro negri: quelli che concedono loro troppa famigliarità, trattandoli da uguali, e quelli che li trattano con crudeltà, negando loro il necessario per vivere, non proteggendoli dalle violenze degli altri o spaventandoli, dando in escandescenze nel punirli anche per piccoli sbagli. I negri prima di fuggire, a meno che non siano spaventati o in preda al panico, si fanno scontrosi e mai contenti. La causa di questo stato d’animo dovrebbe essere ricercata e rimossa , altrimenti o cominciano a pensare alla fuga o cadono nell’inedia tipica del negro.

Nel caso in cui l’insoddisfazione e la rabbia del negro non avessero motivo, e fossero pertanto sintomo di una possibile fuga imminente, Cartwright si dichiarava esplicitamente favorevole, quale “misura preventiva, a “una dose di violente di frustate”. Questo si chiamava “cacciare il diavolo a frustate”.

Come rimedio alla drapetomania, i medici potevano prescrivere l’amputazione dei due alluci in modo da rendere impossibile la corsa.

Insomma, i negri potevano essere governati assai facilmente, più di qualsiasi altro essere al mondo, se trattati bene, nutriti e vestiti, lasciando loro la possibilità di tenere un piccolo fuoco acceso tutta la notte, ciascuno nella propria famiglia, nella propria casa, impediti di girare la notte a far visita ai vicini o di ricevere visite, o bere liquori, non sovraccaricati di lavori, specie se troppo esposti alle intemperie. Quando tutto questo fosse fatto, se qualcuno di loro alzava la testa per mettersi al livello del padrone o del sorvegliante, l’umanità e il loro stesso bene richiedevano che fossero puniti finché non si ritrovassero in quello stato di sottomissione ereditato dai loro antenati che ricevettero il destino di esseri genuflessi e sottomessi. Dovevano essere tenuti in quello stato e trattati come dei bambini.

Understanding the role that education and higher education played in the colonizing purposes of the rich nations of the North, how epistemic injustice has characterized colonial higher education systems.

how colonialism, coloniality, and colonization have impacted indigenous people’s ways of knowing, feeling, behaving, valuing, being, and becoming in fundamental ways and how the West’s idea of education and schooling have been used as key instruments in the project of world domination and subjugation.

The need to examine and critique interconnected barriers rooted in experiences and ideologies of class, gender, sexual orientation, race, ethnicity, body, language, literacy, and religion that marginalize students and scholars, particularly those with multiple minority identities. Chapters identify persistent gaps in policy and practice in the experiences of students and scholars, including those from the Global South, despite growing equity, diversity, and inclusion mandates and discourses promoted by Norwegian higher education. To address such challenges, this volume advocates for decolonization, pluriversality, and systemic changes in higher education and academic practices through intersectionality to create a more inclusive and equitable higher education landscape.

Utili sinergie che io uso nel mio lavoro:

Ubuntu rappresenta un concetto della tradizione africana.

Si tratta di una parola che deriva dalla lingua Bantu ed indica un’etica o un modo di vivere diffuso nell’Africa sub-sahariana.

Si riferisce ad una maniera di sentire la vita e di ragionare molto intensi e può essere tradotta come “umanità attraverso gli altri” o “benevolenza verso il prossimo”.

Il pensiero Ubuntu abbraccia delle virtù molto profonde: il suo intento è mantenere l’armonia nel mondo e lo spirito di condivisone tra tutti membri di una società.

L’etica Ubuntu sottolinea il valore della compassione, delle relazioni umane e della vita, intesa come aiuto reciproco.

Un modo molto popolare per descrivere il concetto di Ubuntu è anche “Io sono perché noi siamo“, ovvero “una persona è una persona attraverso le altre persone“.

Si tratta di un valore condiviso universalmente anche sotto altri nomi in diverse lingue.

Il concetto di Ubuntu implica un grande apprezzamento delle tradizioni e delle credenze più antiche e racchiude la consapevolezza costante di vivere sapendo che le azioni che un uomo compie oggi sono il riflesso delle azioni passate e che il comportamento di una persona avrà degli effetti di vasta portata nel futuro.

Chi vive con Ubuntu sa quale è il suo posto nell’universo e di conseguenza è in grado di interagire con gli altri con grazia e armonia.

Nel pensiero Ubuntu gli antenati e le generazioni future fanno tutti parte della stessa comunità e per estensione ne è parte anche la natura.

Colpisce il fatto che l’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco contenga qualcosa di simile: «Ognuno è pienamente persona quando appartiene a un popolo, e al tempo stesso non c’è vero popolo senza rispetto per il volto di ogni persona» (182). In altre parole, noi siamo «tutti fratelli e sorelle» (8).

Papa Francesco Fratelli tutti e anche Luadato si riprende concetti simili a UBUNTU

“Laudato si'”, pubblicata nel 2015. tratto dal Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi e pone al centro l’interconnessione tra la crisi ambientale e quella sociale, proponendo un approccio di ecologia integrale dove è fondamentale sentirci e comportarci come parte del tutto.

In Fratelli tutti Papa Francesco cita, tra gli altri, l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu come un’ispirazione per la sua enciclica (286). Tutu è il principale sostenitore dell’Ubuntu, la filosofia umanista africana basata su una cultura di condivisione, apertura, mutua dipendenza, dialogo e incontro interpersonale. Nella visione Ubuntu, l’esistenza umana raggiunge il suo massimo grado quando fa parte di un tutto, la società cresce sulla base di un’umanità comune, e il perdono e la riconciliazione sono prerequisiti per preservare l’armonia sociale.

Camminare nella bellezza dei nativi americani Navaho

Noi abbiamo inserito il concetto e la pratica di camminare nella bellezza nei nostri corsi del Kids’ Workshop e i corsi Gordon per Insegnanti efficaci

La filosofia del “Camminare nella Bellezza” (Walking in Beauty) è un concetto centrale nella cultura Navajo, che si riferisce a un modo di vivere in armonia con tutto ciò che ci circonda. Non si tratta solo di bellezza estetica, ma di un percorso spirituale che implica armonia, equilibrio e rispetto per la sacralità della vita

Alessandro Lazzeri

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio