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Spesa, pane e pizza: tutto ‘sospeso’ in nome della solidarietà. Il Comune rilancia le tre iniziative

Spesa, pane e pizza: tutto ‘sospeso’ in nome della solidarietà. Il Comune rilancia le tre iniziative
Ecco come funzionano i servizi che non si sono mai fermati dal lockdown di primavera


EMPOLI – Come altri servizi sostenuti e a inizio lockdown, fra marzo aprile scorsi, l’amministrazione comunale di Empoli rilancia la campagna di sensibilizzazione “la spesa sospesa”.
Si tratta di una iniziativa che coinvolge alcune attività commerciali di generi di prima necessità. L’obiettivo è quello dare l’opportunità a tutti i cittadini di aiutare famiglie più bisognose e più provate da questo periodo difficile a causa della pandemia.
Come? Acquistando alimenti e destinandoli ad altre persone.
I prodotti saranno raccolti e donati a chi non ha risorse per comprarli.
Un gesto di solidarietà urbana sociale per le persone più fragili e in difficoltà.

SPESA SOSPESA – Chi si reca al supermercato, alla bottega di frazione o comunque in  qualsiasi esercizio commerciale che aderisce alla campagna, potrà comprare generi alimentari per sé e contemporaneamente potrà fare un’altra piccola spesa per chi ne ha bisogno. I prodotti saranno quindi lasciati in un punto di raccolta messo a disposizione dal negozio.

Il principio è quello della ‘colletta alimentare’: se compro un pacco di pasta per me, posso comprarne uno in più per un’altra famiglia che vive con difficoltà questo momento.

Questo non vale solo per la spesa o comunque per generi alimentari a lunga conservazione, ma sono sempre attivi, grazie all’associazione VNP (Vecchie e Nuove Povertà), il ‘pane sospeso’ e la ‘pizza sospesa’.

Gli esercenti e le pizzerie che partecipano all’iniziativa vengono inseriti sul sito del Comune di Empoli, nella pagina della spesa sospesa, sezione “iorestoacasa – #SempreUtili” e a loro viene comunicato il numero di telefono dell’associazione VNP, che terrà i contatti con le famiglie.

 

PANE SOSPESO – Quando un cliente acquista un chilo di pane, può decidere di pagarne due, pur ricevendone uno soltanto. In questo modo chi entra può chiedere se c’è un “pane sospeso” e ritirare quello donato.

PIZZA SOSPESA – Chi acquista una pizza a domicilio può lasciare un piccolo contributo a colui che viene a ritirarla. Con quanto ricavato la pizzeria consegna delle pizze a domicilio alle famiglie coi bambini che hanno bisogno di ricevere un sorriso.


È un progetto realizzato in collaborazione con VNP (vecchie e nuove povertà), che contatta le famiglie e le avvisa dell’iniziativa, specificando chi è la pizzeria che porterà loro la pizza a casa.

Tutto questo va ad accrescere in maniera davvero positiva ed importante la rete di aiuti alle famiglie che sono in difficoltà proprio a causa causa dell’emergenza sanitaria. Oggi più che mai prendersi cura dell’altro significa prendersi cura di noi stessi. 

Come avvenuto per la ‘spesasospesa’ il Comune è pronto a distribuire di nuovo le locandine ai punti vendita che aderiscono, e l’iniziativa sarà pubblicizzata sui social.

Informazione molto importante: le attività che vogliono aderire alla campagna di sensibilizzazione potranno inviare una mail con ‘oggetto’ Spesa Sospesa a retecivica@comune.empoli.fi.it con nome, indirizzo e numero telefonico dell’attività commerciale.

Saranno così inseriti all’interno di un elenco pubblicato su questa pagina (https://www.empoli.gov.it/iorestoacasa) e riceveranno una locandina da mostrare nel proprio punto vendita.

 

«L’idea è quella di innescare una catena di aiuti rivolta a tutta la cittadinanza e rafforzare un valore fondamentale, la solidarietà di vicinato, che caratterizza da sempre gli Empolesi – spiega l’assessore alle politiche sociali Valentina Torrini –, affinché sia possibile aiutare coloro che vivono accanto a noi, nella nostra stessa via, frazione o comunità e che sono in difficoltà proprio a causa dell’emergenza sanitaria. Oggi più che mai prendersi cura dell’altro significa prendersi cura di noi stessi».

 

SOSPESA ALTRE INFO – Per la SpesaSospesa la distribuzione dei prodotti è molto semplice e lasciata all’iniziativa di coloro che partecipano alla raccolta, a seconda delle sensibilità e della tipologia dei soggetti che vivono o si trovano in prossimità dell’esercizio.

Il negozio che aderisce alla campagna potrà infatti prevedere direttamente la consegna dei prodotti, al suo interno, a coloro che li richiedono per sé o per altre persone oppure consegnare quanto raccolto alla parrocchia della frazione, al comitato di quartiere, al circolo, a gruppi di cittadini, insomma a tutte le realtà del territorio che decidono di organizzarsi per la distribuzione a chi ne ha bisogno.

I prodotti non distribuiti con queste modalità potranno essere conferiti a RE.So ‘Recupero Solidale’, chiamando il numero telefonico 3281552608. Re.So è la realtà empolese che dal 1998 si occupa ad Empoli di ritiro delle merci invendute e della loro distribuzione a chi vive in condizione di bisogno.

Con la “spesa sospesa” potranno essere raccolti preferibilmente generi alimentari a lunga conservazione, tra i quali pasta, pane, riso, latte, tonno, carne in scatola, pelati, legumi, patate e cipolle, ma anche prodotti per l’infanzia o comunque non alimentari come quelli per l’igiene intima, i detersivi, gli utensili e molto altro.

Ufficio Stampa Comune di Empoli

 

Skype: giacomo.cioni1976

Franca Ciari

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