CULTURA

Per San Valentino :“Il bacio la sua evoluzione nel tempo”. Martedì 14 febbraio 2023, alle 18:00 la Galleria del Palazzo Coveri ospita la presentazione del libro di Oronzo Ricci

E’ stato un lavoro impegnativo quello che l’autore ha raccolto nel tempo, per questa innovativa ricerca con il fine di raccogliere il maggior numero di segnalazioni relative, a tutto tondo, sull’argomento con gran entusiasmo, curiosità e tanta pazienza.
La lingua, non solo la italiana, è in continua evoluzione, come un fiume che esce e rientra negli argini portando ciò che trova sul suo defluire.
I parlanti non sempre considerano l’etimologia delle parole, semplicemente le usano con naturalezza certi che sono comprese, in quanto parlano contemporaneamente con persone che conoscono il significato attuale delle parole. Il tempo forma e trasforma, anche il bacio ha subito le sue trasformazioni che continuano sotto i nostri occhi. Gli umani cominciarono a baciarsi con l’acquisizione della stazione eretta e impiegarono millenni prima di baciarsi come intendiamo oggi. Nel cammino evolutivo dell’uomo ciò che ora è una spinta emozionale, nel passato remoto era un’attività dell’istinto di conservazione della specie. Il bacio è l’espressione d’amore, la più naturale e spontanea che possa esserci. Fra la tipologia del bacio la più conosciuta si dice sia il “bacio alla francese”, pochi sanno che l’origine è Firenze. La fiorentina Caterina de’ Medici lo portò in Francia, era detto dai nostri cugini “alla fiorentina” mentre a Firenze, era chiamato “alla francese”.

Ma cosa mai era questo bacio alla francese? Altro non era che un innocente pizzicotto sulla gota.
La confusione nasce intorno agli anni ‘20 del secolo scorso. Più propriamente con l’interruzione della pubblicazione del Vocabolario dell’Accademia della Crusca. Il problema nasce quando si legge la definizione di una parola in un vocabolario vetusto. Non accade spesso, ma a volte troviamo un significato a nostro avviso bizzarro. E’ questo il caso del bacio alla francese…

Oronzo Ricci. pittore. musicista. scrittore. nasce a Cervinara per trasferisci in seguito a Firenze dove attualmente vive e lavora. Allievo di Goffredo Trovarelli e Mimmo Paladino al Liceo e all’Accademia di Belle Arti. Sul fascino delle tele di Morandi i suoi primi lavori ritraggono nature morte. Poi negli anni 90 la svolta radicale del suo lavoro. Da semplici soggetti figurativi le sue tele si trasformano in spaccati di realtà, rendendo pubblica la nascita della corrente il Distruttivismo da lui creata. Ha studiato flauto al Conservatorio Cherubini.
Oronzo Luciano Vittorio Ricci alias Vladimir Swarovski è lo scrittore che la Galleria del Palazzo Coveri ospita per la presentazione del suo libro. Ha pubblicato Il bacio del Diavolo, Piccolo manuale di Pigheologia. A fior di labbra – non tutto ma quasi tutto sul bacio.

RINGRAZIAMENTI A corollario di questo evento la partecipazione di Baci Perugina di omaggiare gli ospiti presenti con loro deliziosi cioccolatini.

INFO Galleria del Palazzo –Coveri. Lungarno Guicciardini 19 Firenze Oronzo Ricci
beatrice@galleriadelpalazzo.com +39 055 264410 – +39 339 3456316 oronzoricci@gmail.com. +39 334 3490971

Alessandro Lazzeri

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio