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“Non giocarti la vita”: campagna per il contrasto al gioco d’azzardo

Al via la campagna pubblicitaria promossa dalla Fondazione I Care in collaborazione con la Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa e i comuni di Fucecchio, Castelfranco di Sotto, Montopoli Val d’Arno, San Miniato e Santa Croce sull’Arno

 

Devastanti sono le conseguenze del gioco d’azzardo, anche quello legale, quando da curiosità e divertimento si trasforma in mania, persecuzione e si cade nel vortice della dipendenza, mettendo a rischio la nostra salute e quella dei nostri familiari. Troppi sono i fatti di cronaca nera che hanno come causa scatenante il gioco d’azzardo e non ci stancheremo mai di ripeterlo, chiedendo a voi giornalisti di continuarlo a scrivere. Vogliamo essere invasivi vogliamo gridare la nostra rabbia ed il nostro sdegno verso la pubblicità ingannevole, verso i messaggi subliminali che modificano il nostro modo di percepire la realtà ed inconsapevolmente entrano nella nostra mente, mentre le lobby del gioco d’azzardo lucrano sulla debolezza altrui. Perché se è pur vero che qualcosa sta cambiando nella legge a tutela della salute dei cittadini, a partire dal decreto Balduzzi del 2012, non siamo ancora soddisfatti; troppe sono le norme che tutelano le concessionarie dello stato contro quei Comuni che cercano di mettere un freno ed uno ostacolo con provvedimenti a tutela dei loro cittadini.  E se le istanze e le proteste non bastano, noi abbiamo scelto di partire dal basso, dai cittadini cercando di avvertirli e prevenire i rischi del gioco patologico.  Per questo siamo qui oggi a comunicare alla stampa l’avvio, a partire dal mese di febbraio, di una campagna pubblicitaria che investe i Comuni del Valdarno Inferiore e che avverte del rischio che stiamo correndo. Se vedrete tappezzate i muri con manifesti grandi e piccoli con lo slogan “non giocarti la vita” quelli siamo noi, ma non ci fermeremo qui; i nostri Comuni hanno stilato un protocollo di lavoro per il contrasto al gioco d’azzardo, con controlli alle sale slot esistenti, con incentivi agli esercizi commerciali slot free, riconoscimenti di benemerenza e, se la legge ce lo consente, vorremmo limitare l’orario di apertura delle sale slot.

Ma il nostro progetto non parte da oggi ma come già sapete abbiamo aperto sul territorio degli sportelli di ascolto per chi è venuto a contatto direttamente o indirettamente con questa dipendenza. Per contrastare il gioco d’azzardo, ormai riconosciuto come una vera e propria malattia, la fondazione I CARE, in collaborazione con i Comuni di Fucecchio, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di sotto e Montopoli in Val d’Arno, ha aperto degli sportelli amici di ascolto sul territorio, che sono gestiti con volontari appositamente formati. Gli sportelli oltre che essere di conforto, indirizzo e dispensatori di consigli utili per chi è caduto nel vortice del gioco d’azzardo offrono tutte le informazioni sulla rete di aiuti esistenti per questa patologia.

I punti di ascolto, grazie alla disponibilità delle Pubbliche Assistenze, Misericordie e Oratori, sono così distribuiti sul territorio:

–          Pubblica Assistenza di Fucecchio (via Ugo Foscolo 22), aperto il 2° e 4° sabato di ogni mese dalle ore 10 alle ore 12 – tel. dedicato 3703072716.

–          Pubblica Assistenza di Santa Croce sull’Arno (largo Bonetti 5), aperto il 1° e 3° lunedì di ogni mese dalle ore 10,00  alle ore 12,00 – tel dedicato 3703072713.

–          Pubblica Assistenza di Ponte a Egola (via Curtatone e Montanara 63), aperto il 2° e 4° giovedì di ogni mese dalle ore 10,00 alle ore 12,00 – tel dedicato 3703072713.

–          Consultorio Familiare Diocesano “A.Giani” di Montopoli Val d’Arno (via G. Matteotti 139, loc. S.Romano), aperto il 1° e 3° venerdì di ogni mese dalle ore 10,00 alle 12,00 – tel. dedicato 3703072728.

–          Misericordia di Castelfranco di sotto (via dei Mille 5), aperto il 1° e 3° sabato di ogni mese dalle ore 10,00 alle ore 12,00 – tel dedicato 3703072728.

Il nostro intervento si rivolge anche alle scuole, in ambito preventivo delle nuove e vecchie dipendenze:

–          Promozione del gioco degli scacchi, come simbolo dei giochi positivi e di relazione, che hanno coinvolto 200 ragazzi delle scuole e che avrà la sua conclusione in un torneo in programma la mattina di sabato 8 febbraio presso la sede della Fondazione I Care;

–          Realizzazione da parte dei ragazzi delle scuole medie e dell’ITC Checchi (per un totale di circa 120 studenti coinvolti) di una campagna di sensibilizzazione mediante materiale pubblicitario, video, ecc. da presentare e diffondere in tutte le scuole del territorio dei 5 Comuni del Valdarno; lo slogan di tutto questo sarà “i ragazzi parlano ai ragazzi”.

Il nostro progetto coinvolge molte persone che a mero titolo di volontariato offrono il loro tempo per contribuire a risolvere un problema in forte ascesa, ed è stato reso possibile da un contributo che ha avuto il nostro progetto elargito per l’80% dalla Regione Toscana. Se vogliamo che i servizi che stiamo realizzando (sportelli, laboratori con le scuole ecc) continuino a produrre effetti benefici, occorre che anche i servizi preposti (Comuni, S.D.S ed ASL) svolgano il loro ruolo sul territorio.

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Franca Ciari

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

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