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MICHELE SERRA chiude la rassegna RIDERE SUL SERIO | giovedì 4 maggio

L’ironia di Michele Serra con tutto il suo universo di parole per chiudere in bellezza la rassegna “Ridere sul serio” 

 

giovedì 4 maggio, ore 21
L’AMACA DI DOMANI
Conversazioni in pubblico alla presenza di una mucca
di e con Michele Serra
regia Andrea Renzi
scene e costumi Barbara Bessi
produzione SPAlive in collaborazione con Teatri Uniti

 

Prato, 29 aprile 2023 – Dalla rubrica quotidiana su Repubblica a uno spettacolo teatrale per riflettere sull’importanza e il potere salvifico delle parole. I corsivi sul punto della situazione, l’opinione su ciò che accade nella politica e nella società lo rendono da trent’anni anni un acuto osservatore del nostro tempo e ora anche protagonista di un monologo teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente. Michele Serra racconta di sé e del mestiere fragile dello scrittore in L’amaca di domani giovedì 4 maggio (ore 21), per chiudere in bellezza la rassegna “Ridere sul serio” al Politeama Pratese.
Giornalista, scrittore, autore teatrale e televisivo, Serra apre al pubblico la sua bottega di scrittura prendendo spunto dal suo libro intitolato La sinistra e altre parole strane: fatti e persone trattate nel corso degli anni – la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa. «Lo leggo ogni mattina perché mi sembra uno dei pochi interpreti davvero lucidi del nostro tempo – sottolinea la presidente del Politeama Pratese Beatrice Magnolfi – Vederlo a teatro è una grande novità, per ridere e pensare allo stesso tempo».

Con una dose di ironia pungente e provocatoria, L’amaca di domani descrive i rischi e i piaceri della scrittura, la potenza delle parole che può essere anche distruttiva e per questo richiede un’assunzione di responsabilità. Cosa significa essere “opinionista”? Come si fa a interpretare ogni giorno per milioni di italiani gli aspetti meno banali della cronaca, della politica, del costume, mantenendo uno sguardo ironico e intelligente su tutto? Serra lo fa da trent’anni, ma ora porta in scena i suoi tormenti, i suoi dubbi e gli aspetti perfino grotteschi di un mestiere fatto di parole e pensieri, ma soprattutto di senso del limite e della misura.  Mai invettive, che oggi vanno tanto di moda, mai insulti taglienti a chi non la pensa come lui, mai slogan polemici, mai la predica accademica. Le sue critiche vanno alla destra come verso la sinistra, la presa in giro va agli altri come a se stesso, il gusto della satira mette a nudo i potenti ma anche i vizi della gente comune. Tutto questo con la leggerezza di uno sguardo acuto che non cade mai nel moralismo.

L’autore si confessa sul palcoscenico del Politeama alla presenza di una mucca, in una scena immersa fra le nuvole a dare un tocco di leggerezza. Il perché è racchiuso nelle domande da cui il giornalista ha preso spunto per il suo spettacolo: «Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare?».  Dipanando la matassa della propria scrittura, l’autore fornisce anche traccia delle proprie debolezze e manie. Per Serra il vero bandolo, come per ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere. La regia è di Andrea Renzi, le scene e i costumi dello spettacolo sono di Barbara Bessi. Nato a Roma nel 1954 e cresciuto a Milano, Michele Serra scrive su la Repubblica e L’Espresso. Ha scritto per il teatro e per la televisione. Ha fondato e diretto il settimanale satirico Cuore. Tra i suoi libri, Tutti al mare (1986), Il nuovo che avanza (1989), Canzoni politiche (2000), Tutti i santi giorni (2006), Breviario comico. A perpetua memoria (2008), Gli sdraiati (2013), Ognuno potrebbe (2015). Tra le opere più recenti la raccolta scelta delle rubriche quotidiane Il grande libro delle amache (2017), la riflessione sul mestiere di scrivere in La sinistra e altre parole strane (2017), il romanzo Le cose che bruciano (2019) e Osso. Anche i cani sognano (2021). È autore di programmi televisivi tra i quali, dal 2003 al 2013, Che tempo che fa (Rai 3), condotto da Fabio Fazio.

Per L’amaca di domani il costo del biglietto è di 25 euro (posto unico in platea), ridotto 20 euro per under 25 e iscritti newsletter. Prevendite on line su Ticketone, nei punti vendita Boxoffice o direttamente alla biglietteria del teatro, aperta da martedì a sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Informazioni: www.politeamapratese.it.

 

Laura Petra
Laura Pietra

Ufficio Stampa Teatro Politeama Pratese
Maria Lardara
| +39 338 4005369

Teatro Politeama Pratese  |  Via Garibaldi 33  |  59100 PRATO
+39 0574 603758  |  ufficiostampa@politeamapratese.it |  www.politeamapratese.it

Franca Ciari

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