CULTURA

L’artista cinese Wu Weishan dona un’opera alla città di Vinci

L’artista cinese Wu Weishan dona un’opera alla città di Vinci
La scultura raffigura Leonardo e Qi Baishi e verrà inaugurata venerdì 17 gennaio

VINCI – Il 17 gennaio una nuova, pretigiosa opera entrerà a far parte del patrimonio artistico e culturale della Città di Vinci. All’indomani delle celebrazioni per il quinto centenario della morte di Leonardo e al principio dell?anno in cui ricorre il 50esimo anniversario dell?avvio delle relazioni diplomatiche fra Italia e Cina, infatti, il grande artista cinese Wu Weishan, direttore del Museo Nazionale d’Arte della Cina (NAMOC) di Pechino nonché presidente dell’Associazione Cinese degli Scultori Urbani, ha voluto omaggiare Vinci donando alla città una maestosa opera scultorea dal titolo “Dialogo oltre il tempo e lo spazio: il maestro dell?arte italiana Leonardo da Vinci e il pittore cinese Qi Baishi”.

L’imponente scultura, alta più di tre metri, è composta da due bronzi che raffigurano il genio vinciano e il padre della pittura moderna cinese Qi Baishi, intenti in una sorta di ipotetica conversazione al di là del tempo e della distanza geografica. Un sentito omaggio a due artisti che seppero innovare in maniera inedita la tradizione figurativa del loro tempo.

Due figure emblematiche, vissute a distanza di tempo e in luoghi geograficamente lontani, si incontrano per un dialogo immaginario, assurgendo a simbolo dell’incessante colloquio artistico e culturale tra Oriente e Occidente.

L’opera verrà installata in modo permanente in uno spazio esterno antistante una delle vie d’ingresso al Museo Leonardiano, nella sede della Palazzina Uzielli, dove ha inizio il percorso museale dedicato a Leonardo nella sua città natale. Tale collocazione consentirà non soltanto una grande visibilità delle due statue, ma anche un suggestivo dialogo delle stesse con il paesaggio circostante, ancora oggi simile a quello che fece da sfondo alla nascita e all’infanzia di Leonardo.

“L’accentuata verticalità che contraddistingue i due bronzi – spiega la direttrice del Museo Leonardiano, Roberta Barsanti – rende i due personaggi simili a tronchi secolari, dalle radici profonde quanto le culture alle quali appartengono. Nella collocazione che il Comune di Vinci ha riservato a questo monumento, i due protagonisti sono rivolti verso la natura, della quale entrambi furono attenti osservatori, e la loro presenza suggerisce un invito a soffermarsi sull’armoniosa bellezza del paesaggio circostante, modellato nel corso del tempo dalla mano dell’uomo”.

Alla cerimonia inaugurale di venerdì 17 gennaio, il cui inizio è previsto alle ore 11 presso il Teatro di Vinci, oltre al sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, il suo vice con delega alla Cultura, Sara Iallorenzi, e la direttrice Barsanti, interverranno l’artista cinese Wu Weishan, uno dei curatori della mostra, Alfred Mirashi Milot, il Sottosegretario di Stato del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, Lorenza Bonaccorsi, e il Console generale della Cina a Firenze, Wang Wengang.

“La prestigiosa donazione – dichiara il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia – si compie nell’anno della ricorrenza dei 50 anni dall’avvio delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Cina: si tratta di una concomitanza dal grande valore simbolico che invita a immaginare ulteriori e proficui rapporti di amicizia e di scambio culturale tra i due paesi. Sono pertanto estremamente onorato di accogliere quest’opera e ntendo esprimere a nome mio, dell’Ammninistrazione Comunale e di tutta la cittadinanza, profonda gratitudine al maestro Wu Weishan per il generoso dono, che auspico possa essere, per i suoi contenuti simbolici, un invito al pacifico incontro tra i popoli”.

“L’opera di Wu Weishan – aggiunge il vicesindaco con delega alla Cultura, Sara Iallorenzi – diverrà patrimonio museale permanente della città di Vinci ed entrerà a far parte di un itinerario d’arte contemporanea dedicato al grande artista e scienziato del Rinascimento al quale hanno già contribuito artisti di fama internazionale quali Mario Ceroli, Nina Akamu, Mimmo Paladino e Cecco Bonanotte. Questa iniziativa contribuirà a consolidare il rapporto di amicizia e di scambio culturale tra l’Italia e la Cina attraverso il linguaggio universale dell’arte”.

Franca Ciari

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